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    Illegittima norma Regione su consiglieri, max 30 consiglieri e 6 assessori

     

    Illegittima norma Regione su consiglieri, Consulta ribadisce: 30 consiglieri e 6 assessori

    06 mar 14 La delibera della Regione Calabria che stabilisce la riduzione da 50 a 40 dei consiglieri regionali e la composizione della giunta non superiore a otto componenti è incostituzionale, perché sulla base delle disposizioni statali tarate sulle rilevazioni Istat sulla popolazione, i consiglieri della Calabria non possono essere superiori a 30 e gli assessori superiori a sei. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza n. 35 depositata oggi, di cui è relatore il giudice Sabino Cassese, che ha dichiarato illegittimi gli articoli 1 e 2 della delibera legislativa approvata in prima lettura dal Consiglio regionale con deliberazione n. 230 del 9 ottobre 2012 e in seconda lettura con deliberazione n. 279 del 18 marzo 2013. Il provvedimento era stato impugnato dal Consiglio dei ministri con ricorso notificato nell'aprile 2013. La Corte Costituzionale ha bocciato la disposizione perché lede i principi di coordinamento della finanza pubblica e di conseguenza viola l'art. 117, terzo comma, della Costituzione sulla potestà legislativa dello Stato e delle Regioni. La legge statale, e in particolare il decreto legge 138 del 2011 stabilisce, tra le varie misure, quella della riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori regionali con l'obiettivo di contenere la spesa pubblica, e per questo dispone che le Regioni adeguino, nell'esercizio della propria autonomia statutaria e legislativa, i rispettivi ordinamenti ad alcuni parametri. "La norma statale - spiega la sentenza della Consulta - fissando un rapporto tra il numero degli abitanti e quello dei consiglieri, e quindi tra elettori ed eletti (nonché tra abitanti, consiglieri e assessori), mira a garantire proprio il principio in base al quale tutti i cittadini hanno il diritto di essere egualmente rappresentati. In assenza di criteri posti dal legislatore statale, che regolino la composizione degli organi regionali, può verificarsi - come avviene attualmente in alcune Regioni, sia nell'ambito dei Consigli che delle Giunte regionali - una marcata diseguaglianza nel rapporto elettori-eletti (e in quello elettori-assessori)". La legge statale prevede che per le Regioni la cui popolazione sia inferiore a due milioni di abitanti, il numero di consiglieri regionali non debba essere superiore a 30, mentre il numero degli assessori regionali non debba superare un quinto del numero dei componenti del Consiglio regionale, quindi sei. Considerato che, secondo le rilevazioni Istat nel periodo 2010-2013, la popolazione della Regione Calabria è stata inferiore a due milioni di abitanti, l'art. 1 della delibera legislativa impugnata è in contrasto con la norma nazionale, perché prevede che il calo dei consiglieri sia da 50 a 40, anziché 30 come dovrebbe essere; mentre per quanto riguarda gli assessori, si prevede un numero non superiore a otto, anziché un numero non superiore a sei.

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