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    Donna che ha ucciso figlio chiusa nel silenzio

     

    Donna che ha ucciso figlio chiusa nel silenzio. Condizioni stabili dopo operazione

    04 mar 14 Aveva lo sguardo assente ed era chiusa in un silenzio totale. Così viene descritta da un investigatore Daniela Falcone, la donna di 43 anni che ha ucciso il figlio undicenne nel cosentino e poi ha tentato il suicidio. Gli investigatori della squadra mobile di Cosenza hanno incontrato per pochi minuti la donna per verificare se fosse in condizione di essere interrogata. Daniela Falcone è rimasta sempre in silenzio e con lo sguardo rivolto nel vuoto. Ora i poliziotti attendono il via libera dei medici per interrogare la donna, che si trova sotto sedativo post-operatorio.

    Dopo operazione è in condizioni stabili. Sono stazionarie le condizioni di Daniela Falcone, la donna di 43 anni che ha ucciso il figlio di 11 anni e ha tentato poi il suicidio. La donna è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza. Ieri i medici hanno sottoposto la donna ad un delicato intervento chirurgico e sono riusciti a salvarle la vita. Ora si trova sotto sedativo post-operatorio e non è in condizioni di parlare. Gli agenti della squadra mobile di Cosenza ed i magistrati della Procura di Paola, il procuratore Bruno Giordano ed il sostituto Linda Gambassi, attendono il via libera dei medici per interrogare la donna. Al momento Daniela Falcone è formalmente indagata per l'omicidio del figlio ed è piantonata in ospedale. Non è escluso che nelle prossime ore venga emesso un provvedimento giudiziario nei suoi confronti. Gli inquirenti intendono sentire la donna per ricostruire le ore successive all'allontanamento da Rovito (Cosenza) fino al momento dell'omicidio del figlio. Daniela Falcone, infatti, è l'unica testimone di quanto è avvenuto e gli inquirenti intendono acquisire le sue dichiarazioni che faranno luce su alcuni aspetti non ancora ben delineati. Secondo la prima ricostruzione la donna, dopo una lite con il marito in seguito alla scoperta di una relazione extraconiugale. domenica sera ha prima fatto addormentare il figlio, probabilmente utilizzando dei farmaci, e poi lo ha ucciso colpendolo con un paio di forbici alla gola. Successivamente ha tentato di impiccarsi con una cintura ma, non riuscendoci, ha preso le stesse forbici usate per uccidere il figlio ed ha tentato il suicidio ferendosi alla gola e all'addome.

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