NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Prete ucciso a Sibari, conoscenti sotto torchio; da loro richieste di denaro

     

    Prete ucciso a Sibari, conoscenti sotto torchio; da loro richieste di denaro

    03 mar 14 E' stato ucciso mentre, presumibilmente, andava a prendere la sua auto, don Lazzaro Longobardi (nella foto in alto), il sacerdote assassinato a Cassano allo Ionio. Vicino al cadavere, infatti, gli investigatori hanno trovato un mazzo di chiavi ed i documenti della vettura. Don Longobardi, contrariamente a quanto è stato riferito in un primo momento, non era il parroco della chiesa di San Giuseppe della frazione Sibari, dove è avvenuto il delitto, ma della chiesa di frazione Lattughelle, che dista 5-6 chilometri. Nella chiesa di San Giuseppe il sacerdote ci viveva, ospitato in un alloggio annesso. Il delitto, quindi, sarebbe avvenuto mentre don Longobardi si apprestava a prendere l'auto per recarsi nella sua parrocchia. Vicino al corpo è stata trovata anche la spranga di ferro usata per uccidere. Non è ancora chiaro se il sacerdote sia stato aggredito alle spalle o se vi sia stata una colluttazione prima. A trovare il cadavere, riverso in una pozza di sangue, è stata una donna che andava a fare le pulizie nella chiesa.

    Il sacerdote aveva segnalato conoscente per richieste denaro. Aveva segnalato ai carabinieri, ma senza fare denuncia, che un conoscente negli ultimi tempi gli aveva chiesto più volte del denaro, Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Cassano allo Ionio. La persona in questione, secondo quanto si è appreso, è tra quelle convocate in caserma dai carabinieri e viene attualmente sentito al pari di altri. L'ipotesi che trova maggior credito tra gli investigatori come movente del delitto è proprio quella legata ad una richiesta di denaro. Il sacerdote è stato descritto da tutti come una persona generosa che cercava di aiutare tutti. Magari qualcuno, è l'ipotesi degli investigatori, si è spinto a una richiesta eccessiva per le possibilità del sacerdote ed al suo rifiuto potrebbe avere reagito violentemente, colpendolo con una spranga di ferro alla testa.

    CC interrogano conoscenti. Alcune persone sono state invitate in caserma e vengono sentite in queste ore dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza allo scopo di ricostruire le ultime ore di vita di Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso stamani a Cassano allo Ionio e cercare di risalire al suo assassino. Sul luogo dell'omicidio, intanto, si sono recati i militari della sezione rilievi del Comando provinciale di Cosenza alla ricerca di tracce utili a risolvere il caso. Sul posto c'e' anche il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Giuseppe Brancati.

    Due persone in caserma. Due persone sono sotto interrogatorio in una caserma dell'Arma del Cosentino in relazione all'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Al momento nessun provvedimento è stato adottato, ma la posizione dei due, di nazionalità straniera, è al vaglio degli inquirenti. Uno sarebbe l'autore delle richieste di denaro che nelle scorse settimane avevano preoccupato padre Longobardi, che le aveva segnalate ai carabinieri senza però fare denuncia. Non è escluso che a breve possano esserci sviluppi investigativi.

    Esame dei RIS sulla spranga. Accertamenti dei tecnici della sezione rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sono in corso sulla spranga di ferro usata per uccidere il parroco Lazzaro Longobardi e ritrovata vicino al cadavere. Gli investigatori, infatti, sperano che l'assassino possa avere lasciato una traccia di sé su quella spranga, a cominciare dalle impronte digitali. Un reperto che sarebbe fondamentale per risalire all'assassino del sacerdote.

    Mons. Galantino rientrato da Roma. Il Vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, è rientrato in Calabria da Roma dopo aver appreso la notizia dell'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Mons. Galantino è giunto in Calabria in aereo ed ora si sta recando a Cassano allo Ionio per avere notizie sull'accaduto.
    "Ha dato la vita per quei poveri per i quali s'era sempre speso con tutte le sue energie. Di recente mi aveva confidato la volontà di accettare l'invito di una delle tante famiglie di extracomunitari che aveva aiutato, che lo avrebbero voluto con sé a Trieste, dove grazie a lui avevano ritrovato la speranza. Non ne ha avuto il tempo". Tristezza e amarezza sono i sentimenti che ispirano le parole di mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all'Jonio. Il presule, segretario generale della Cei, è rientrato in mattinata da Roma, appena avuta notizia della morte di padre Lazzaro Longobardi, titolare della parrocchia di san Raffaele Arcangelo, a Sibari. Il sacerdote, originario di Gragnano (Napoli), dopo la licenza in teologia aveva ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1971. Appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore e nel 1980 aveva conseguito la laurea in lingue e letteratura straniera. Dal 1987 era parroco a Sibari, amato stimato e benvoluto dall'intera comunità parrocchiale, in favore della quale s'era impegnato nell'opera di promozione del Vangelo, al fianco dei giovani e, da sempre, degli ultimi e degli emarginati, in particolare delle migliaia di immigrati che affollano i campi della Piana in cerca di lavoro. "Nei giorni scorsi - ricorda mons. Galantino - mi aveva messo al corrente dei timori che in lui avevano ingenerate continue, pressanti richieste di aiuto in denaro. Gli avevo suggerito di parlarne anche con Carabinieri e col consiglio parrocchiale, e mi risulta lo abbia fatto, anche se formalmente non ha sporto querela perché si diceva certo che col dialogo ogni difficoltà sarebbe stata superata. Siamo sconvolti da questo episodio di tremenda, incredibile brutalità. Padre Lazzaro ha sempre dato tutto se stesso per il prossimo: mancherà a Sibari e a tutta la diocesi ed a quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene". Condoglianze e sentimenti di vicinanza, ma pure l'assicurazione che le forze dell'ordine faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili dell'omicidio di padre Longobardi sono stati espressi a mons. Galantino, nel corso di una telefonata, dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

    In omelia Vescovo sottolinea: forse lasciato da solo. "Solo la tenerezza sconfigge la violenza. Volevo che questa Messa si svolgesse nella chiesa di Lattughelle per sentire più vicino a noi padre Lazzaro". E' quanto ha detto, tra l'altro, mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario della Cei, nella sua omelia nella messa celebrata oggi pomeriggio nella chiesa di sant'Eusebio a Sibari. "Bisogna pregare - ha continuato - perché quello che è successo non passi invano. Come credenti bisogna rinnovare la fiducia nel Signore. Padre Lazzaro mi aveva confidato una sua preoccupazione. La sua grande generosità gli aveva fatto accogliere una persona che poi aveva iniziato ad estorcergli dei soldi. Io lo avevo invitato ad andare dai carabinieri e a dirlo chiaramente ai suoi parrocchiani. Non lo ha fatto. Non l'ha denunciato perché sperava di convincerlo. Forse abbiamo lasciato solo padre Lazzaro. Bisogna stare tutti assieme per affrontare le difficoltà. Mi interrogo e mi chiedo: abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarlo? Chiedo di non scoraggiarci''. ''Le parrocchie - ha evidenziato il vescovo - devono diventare dei presidi per i ragazzi e per le famiglie in difficoltà. Non possiamo fare finta che non sia successo niente, così facendo padre Lazzaro morirebbe per la seconda volta. C'è troppa gente che pensa a se stessa. Bisogna iniziare a fare pulizia dentro di noi e soprattutto la politica deve alzare il tiro non badando più agli interessi personali. Dobbiamo essere più uniti per raggiungere obiettivi sempre più ambiti. Il prezzo che ha pagato don Lazzaro non può rimanere isolato".

    Alfano telefona a Galantino: massimo impegno. Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha telefonato in mattinata al vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, esprimendo a lui ed all'intera Diocesi le condoglianze per l'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. E' quanto si è appreso in ambienti della Curia. Alfano ha anche assicurato al vescovo il massimo impegno per la cattura dell'autore del delitto.

    Sindaco: Era persona eccezionale. ''Esprimo profondo dolore, mio e della comunità cassanese, che è costernata, per questo gravissimo fatto che colpisce in maniera feroce la Chiesa cassanese e l'intera comunità". Lo ha detto il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso. ''Padre Lazzaro - ha aggiunto - era un uomo semplice, una persona speciale, dolce, umile, che stava nella vigna del Signore a lavorare per gli altri. Il suo percorso è intriso di tante azioni positive a favore dei più deboli. Al Vescovo ed al clero cassanese esprimo l'affetto e la vicinanza di tutta la comunità che rappresento. Insieme ancora dobbiamo percorrere un lungo tragitto e recuperare il gravissimo disagio culturale e sociale esistente nella nostra comunità. Il disagio sociale e la crisi che stiamo vivendo fanno ancora più cadere nel pessimismo la nostra comunità. E' inutile ribadire che da soli non ce la facciamo e non andiamo da nessuna parte''. ''In questa zona - ha concluso Papasso - c'è bisogno di un profondo intervento della Regione e dello Stato per garantire una nuova speranza, soprattutto per le giovani generazioni''.

    Niente feste di carnevale a Cassano. L'amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, ha annullato tutte le iniziative programmate in occasione del carnevale. La decisione è stata presa in segno di lutto dopo l'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi.

    Messaggi di cordoglio sono giunti al vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Nunzio Galantino, dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale italiana, e dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia. Lo ha reso noto la Curia di Cassano. Oggi pomeriggio, con inizio alle 18, mons. Galantino celebrerà una messa nella parrocchia del sacerdote scomparso, in contrada Lattughelle.

    "L'efferata uccisione di don Lazzaro Longobardi è un fatto di inaudita e sconvolgente violenza, l'ennesimo avvenuto nella zona di Cassano Ionio, dove è assolutamente indispensabile un impegno straordinario dello Stato sul fronte della sicurezza". Lo afferma la coordinatrice calabrese di Forza Italia, la deputata Jole Santelli. "L'escalation criminale - aggiunge - in atto nella Sibaritide e, più in generale, in provincia di Cosenza, impone al Governo un'immediata terapia d'urto per quest'area del Paese. Sono ancora sotto gli occhi di tutti le drammatiche immagini dell'auto bruciata il 19 gennaio scorso, dove hanno trovato la morte, proprio a Cassano, tre persone tra cui il piccolo Cocò. La situazione dell'ordine pubblico è di assoluta emergenza: è necessario mettere in campo un'azione forte ed immediata che dia ai cittadini la percezione concreta della presenza dello Stato in un territorio che non può essere abbandonato. Sono certa che l'impegno delle forze dell'ordine porterà in tempi brevi all'individuazione del responsabile di questo feroce delitto, ancora più grave perché va a colpire un uomo di Chiesa". "A monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario generale della Cei - conclude Jole Santelli -, giungano i sensi della profonda vicinanza e della nostra partecipazione al dolore che in queste ore colpisce la comunità dei fedeli della sua Diocesi".

    "Esprimo vicinanza e solidarietà a mons. Nunzio Galantino, alla diocesi e a tutta la comunità di Cassano, scossa per il feroce fatto di sangue in cui ha perso la vita il sacerdote Lazzaro Longobardi". Lo dichiara Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta. Magarò ricorda in proposito che in occasione della riunione straordinaria della Commissione regionale, il mese scorso a Sibari, "era stato registrato, nel corso delle audizioni di associazioni di volontariato e rappresentanze istituzionali, un forte allarme per la recrudescenza di fatti criminali e i fenomeni di disagio sociale".

    "Profondo sdegno e sgomento per la barbara uccisione del parroco di Cassano allo Jonio Lazzaro Longobardi". E' la dura reazione del deputato di Forza Italia, Giuseppe Galati, in riferimento all'episodio criminale avvenuto nel Comune del Cosentino. "Non ci sono parole - aggiunge - per commentare un gesto di una violenza inaudita che ha gettato nello sconforto l'intera popolazione. Mi auguro che le forze inquirenti possano individuare il responsabile di questa immane atrocità ed esprimo la mia vicinanza a tutta la comunità di Cassano allo Jonio ed al Vescovo Nunzio Galantino per la violenza subita".

    link correlati:

    --- Sacerdote ucciso a sprangate a Sibari

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore