Il 27 lo sgombero del palazzo occupato a Falerna, preoccupazioni proprietà - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Il 27 lo sgombero del palazzo occupato a Falerna, preoccupazioni proprietà

20 mag 14 Il 28 febbraio 2013, con una circolare emanata il 18 febbraio dal Ministero dell’Interno, è stata sancita la fine del programma ENA “Emergenza Nord Africa” – destinato alle persone arrivate in Italia a seguito della “Primavera araba” e della crisi libica – e si è chiusa l’attività di accoglienza, o almeno quella che avrebbe dovuto essere accoglienza! Nel maggio del 2011 a Falerna Marina, importante centro del lametino in provincia di Catanzaro, era stato istituito un centro di accoglienza, utilizzando gli appartamenti del “Residence degli Ulivi”, che la società Eurolido SRL, nella persona del proprio legale rappresentante Vittorio Palermo, aveva dato in locazione al consorzio “Calabria Accoglie” costituito dalle due cooperative sociali “Il Delfino” e “Promidea”. Nel marzo del 2013 è pertanto cessato il rapporto di convenzione che le cooperative consorziate avevano instaurato prima con la Protezione Civile e poi con la Prefettura, ed i responsabili e gli operatori delle stesse cooperative hanno dismesso l’assistenza. Ciò è avvenuto nonostante che all’interno del residence fossero rimasti decine di migranti che non sapevano dove andare, tra cui famiglie con donne e bambini, e che l’immobile non fosse mai stato riconsegnato alla società titolare. Tra la società Eurolido SRL e le cooperative consorziate si è di conseguenza instaurato un contenzioso giudiziario, ed il Tribunale di Lamezia Terme – in via cautelare e nelle more del giudizio definitivo – ha riconosciuto che la riconsegna della struttura alla società titolare non è mai avvenuta; ha conseguentemente ordinato alle cooperative consorziate il rilascio degli immobili liberi da persone e cose; ha accolto la richiesta di sequestro giudiziario di un ingente importo, a danno delle medesime cooperative consorziate, a garanzia dei canoni non pagati sin dal novembre 2012, nonché dei danni arrecati alla struttura. Dopo un tentativo già effettuato dell’ufficiale giudiziario nel dicembre 2013, per il 27 maggio prossimo è previsto un nuovo accesso dell’ufficiale giudiziario presso la struttura di Falerna, al fine di riconsegnare l’immobile libero da persone e cose alla società titolare per come ordinato dal Tribunale di Lamezia Terme. A tutt’oggi, il residence è abitato da circa 200 persone, ed è impossibile prevedere cosa accadrà il 27 maggio, quando l’ufficiale giudiziario si recherà di nuovo presso la struttura. Con questa nota vogliamo portare la situazione descritta all’attenzione di tutti, istituzioni, associazioni, cittadini e loro rappresentanti in Parlamento, ed al tempo stesso proporre concretamente una soluzione che abbia riguardo per i migranti che utilizzano abusivamente la struttura. In questa prospettiva, la società titolare della struttura di accoglienza, anche al fine di agevolare la definizione del contenzioso giudiziario in corso, offre la propria disponibilità a rientrare in possesso degli immobili, alla condizione che un Ente istituzionalmente competente si assuma la responsabilità di gestire il centro di accoglienza e di progettare un percorso di integrazione per i migranti attualmente presenti, garantendo però la restituzione definitiva degli immobili entro un periodo massimo di 12 mesi, così da consentire la ripresa dell’attività commerciale e di porre fine alla situazione di disagio che la società titolare sta subendo. ??????????? Anche al fine di sensibilizzare le coscienze di tutti, si invitano mass media, istituzioni, associazioni, cittadini e loro rappresentanti in Parlamento a presenziare il 27.05.2014 alle operazioni di rilascio della struttura “Residence degli Ulivi” in Falerna Marina, condotte dall’ufficiale giudiziario e previste dalle ore 10,00 in poi.