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    Il "biondo tardivo" tutto succco, l'agrume d'eccellenza che si coltiva a Trebisacce

     

    Il "biondo tardivo" tutto succco, l'agrume d'eccellenza che si coltiva a Trebisacce

    06 mag 14 I suoi frutti profumati, sapidi e dal succo abbondante giungono a maturazione da aprile a luglio, garantendo a queste produzioni una presenza che va ben oltre il tradizionale periodo di commercializzazione delle arance. Si chiama "Biondo tardivo di Trebisacce" l'agrume, coltivato fin dall'antichità nelle "vigne", gli aranceti, della cittadina dello Jonio cosentino, che è possibile reperire anche in estate. Per anni la coltivazione del "tardivo", cullato dalla vicinanza al mare della Magna Grecia e dal particolare micro-clima della zona, ha consentito a tanti agrumicoltori della zona di imporre fuori stagione il prodotto sui mercati ortofrutticoli, anche nazionali. Da qualche anno, però, rispetto al passato, l'arancia di Trebisacce, che sconta le conseguenze dell'abbandono di molte delle "vigne" che, una volta, alimentavano la produzione e costituivano una risorsa fondamentale per l'economia locale, sta subendo i colpi della concorrenza di Paesi come la Spagna e il Marocco. In questi giorni, anche per richiamare l'attenzione sulle sue grandi potenzialità, l'agrume "estivo", caratteristico della Sibaritide, è stato al centro della seconda edizione della Festa del Biondo tardivo 2014, promossa dal Comune di Trebisacce in collaborazione con la Provincia di Cosenza, Associazione degli operatori economici (Assopec), Regione Calabria e altri enti e associazioni. La kermesse ha proposto passeggiate negli aranceti, degustazioni e momenti di riflessione mirati a rilanciare il prodotto come strumento per promuovere l'economia della zona ma anche per veicolare le tante bellezze naturali, archeologiche, ed enogastronomiche della zona. In attesa che si possa ottenere l'Indicazione geografica protetta (Igp) è bene ricordare che la straordinaria qualità del "biondo tardivo" è stata riconosciuta a livello nazionale dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che, con decreto del 14 giugno 2002, ha inserito le arance di Trebisacce tra le eccellenze agroalimentari italiane, con la denominazione di "Biondo Tardivo".

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