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    A Petilia un monumento a Lea Garofalo inaugurato da Lanzetta e Don Ciotti

    L'ultima foto di Lea Garofalo viva

     

    A Petilia Policastro un monumento a Lea Garofalo inaugurato da Lanzetta e Don Ciotti

    03 mag 14 "Lea Garofalo è stata una donna coraggiosa. A lei dobbiamo gratitudine e rispetto per la scelta di riscatto che ha pagato con la sua stessa vita". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, intervenendo all'inaugurazione del monumento realizzato in onore della testimone di giustizia a Petilia Policastro, suo paese natale. L'inaugurazione è stata organizzata nell'ambito della "Giornata del coraggio femminile" promossa dal sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi. "Se vogliamo rendere giustizia alla sua battaglia, privata e pubblica - ha aggiunto il ministro Lanzetta - dobbiamo continuare a parlare di lei, a ricordare sempre, nelle scuole, nelle piazze, nei luoghi istituzionali, il suo gesto, la sua scelta di dire 'no', perché la criminalità organizzata si sconfigge solo con l'aiuto di una coscienza civile diffusa e solo se l'opinione pubblica viene a conoscenza dei fatti, dei loro protagonisti. Con la giornata di oggi la nostra terra restituisce qualcosa ad una persona, ad una donna cui deve molto. Lea è stata brutalmente uccisa perché aveva avuto il coraggio di parlare, di interrompere la catena di violenza e silenzi nella quale era cresciuta e dalla quale voleva liberare se stessa e sua figlia Denise. Si era ribellata scegliendo di affrontare un percorso difficile e troppo spesso in solitudine come quello del testimone di giustizia". "Per ricordarla con il rispetto che merita - ha detto ancora il ministro - le istituzioni hanno il dovere di continuare a raccontare la sua storia. Dobbiamo farlo qui, in Lombardia dove è stata uccisa, e in tutto il Paese, perché il contributo che ha reso alla verità e alla giustizia con il sacrificio della sua vita non sia vano". All'inaugurazione del monumento a Lea Garofalo è intervenuto anche il sottosegretario al Lavoro, Franca Biondelli. "Non ho mai conosciuto Lea e Denise - ha detto - ma ho conosciuto la loro storia e sono sicura che la porterò sempre nel mio cuore. Anzi, il loro esempio, mi fa essere orgogliosa di essere donna. Perché sono le donne così che fanno grande l'Italia". Il sindaco Nicolazzi ha affermato che la "'Giornata del coraggio femminile' sarà istituzionalizzata per ricordare Lea ed i tanti che si sono ribellati alla criminalità, ma anche per dire che Petilia Policastro non è omertosa".

    Don Ciotti: Calabria nome di un popolo non di un clan. "Calabria è il nome di un popolo, non di un clan": lo ha detto il fondatore di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo a Petilia Policastro all'inaugurazione del monumento a Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa dalla 'ndrangheta. "Siate orgogliosi di essere calabresi" ha detto ancora don Ciotti, rivolgendosi alle persone che sono intervenute all'inaugurazione. "Il mio desiderio - ha aggiunto - è di tornare presto a Petilia Policastro insieme ala figlia di Lea, Denise. Che il suo paese la accolga senza che lei abbia timore di poterlo fare"

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