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    Goletta Verde torna a Crotone: serve più attenzione

     

     

    Goletta Verde torna a Crotone: serve più attenzione

    23 lug 14 "Goletta Verde torna a Crotone per rilanciare l'attenzione sulla depurazione, dopo che lo scorso anno consegnò la bandiera nera alla 'Società Acque Krotonesi Spa', società pubblica partecipata esclusivamente dai Comuni e dalla Provincia di Crotone cui è affidato il ciclo delle acque, compresa la gestione delle reti fognarie e la conduzione degli impianti di depurazione". Lo afferma la stessa Goletta verde in un comunicato. "Un cattivo funzionamento del sistema di depurazione in provincia - prosegue la nota - dimostrato, tra l'altro, dalle analisi che il laboratorio mobile dell'imbarcazione ha effettuato quest'anno alla foce del fiume Esaro (che raccoglie, tra l'altro, anche le acque del Papaniciaro nel quale scarica il depuratore di Crotone), risultato fortemente inquinato. Un chiaro monito contro una mala gestione che rischia arrecare danni incalcolabili all'ambiente, alla salute dei cittadini, nonché al turismo e allo sviluppo economico del territorio". Da Goletta Verde arriva anche l'appello "a mantenere alta l'attenzione contro l'aggressione delle coste, altra grave emergenza della Calabria. Vorremo meglio approfondire il piano di bacino stralcio per l'erosione costiera, presentato ieri in conferenza stampa e che sarà adottato subito dopo la pubblicazione sul Burc, il quale individua le aree a pericolosità per valutare nel merito come si affronta la gestione dell'erosione costiera che prevede un investimento di 400 milioni di euro ed altro strumento approvato il "Master Plan". Goletta verde ricorda che a gennaio inizierà il processo che vede imputati i vertici di Soakro. Le indagini hanno preso avvio dal sequestro del depuratore di Crotone, avvenuto nel maggio del 2012, e si sono allargate alla gestione dei depuratori dell'intera provincia. Nel marzo del 2013 Legambiente ha presentato una denuncia alla Procura di Crotone, chiedendo nuovi controlli sul funzionamento del depuratore dopo una segnalazione anonima corredata da foto che mostravano lo sversamento diretto dei liquami nel torrente Papaniciaro. Anche per questo nell'estate 2013 Goletta Verde assegnò la Bandiera nera a Soakro. "Al di là dell'esito del processo - afferma Francesca Travierso, presidente del circolo Ibis di Crotone - quello che appare evidente e non più tollerabile è il disinteresse totale verso la reale soluzione dei problemi. Quello di Crotone è solo uno dei punti critici del sistema di trattamento delle acque reflue, per cui chiediamo che le istituzioni locali e regionali vigilino sull'operato delle società cui è affidata la gestione della depurazione nel Crotonese e nel resto della Calabria. Purtroppo, si continua a non affrontare il problema, con rischi molto seri per l'economia del territorio e soprattutto per la salute pubblica". Altra emergenza che Goletta Verde chiede di affrontare al più presto è quella legata all'aggressione alle coste. "Per cambiare davvero volto a questa terra - afferma Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria - occorre rimediare agli errori del passato. Il consumo di suolo in Calabria ha superato da tempo ormai i livelli di guardia soprattutto a causa dell'abusivismo che rappresenta una delle piaghe più evidenti di questi ultimi decenni di illegalità diffusa.

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