Vicenda Scajola, legali della Rizzo chiedono i domiciliari - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Vicenda Scajola, legali della Rizzo chiedono i domiciliari

23 giu 14 Gli avvocati Carlo Biondi e Bonaventura Candido, difensori di Chiara Rizzo, moglie di Amedeo Matacena, hanno depositato un nuovo appello al tribunale del Riesame di Reggio Calabria contro l'ordinanza del gip Olga Tarzia, che aveva rigettato l'istanza di revoca della misura applicata alla loro assistita, con la quale chiedono la fissazione dell'udienza di riesame "nel più breve tempo possibile" e la concessione degli arresti domiciliari. Secondo i legali, "il comportamento dell'indagata, le dichiarazioni rese e la produzione documentale effettuata propendono per la cessazione delle esigenze cautelari e, comunque, evidenziano un notevole ridimensionamento delle stesse. Ciò - sostengono - avrebbe dovuto determinare la revoca della misura e/o comunque la sua sostituzione con altra meno afflittiva". Il fatto che la Rizzo, rilevano ancora i due legali, "ancorché si trovasse all'estero, è spontaneamente rientrata ben sapendo di dover subire la custodia cautelare in carcere", è una circostanza che "elimina in nuce quasiasi ipotesi di pericolo di fuga. In merito alla possibilità che la revoca della misura e/ o la sua sostituzione possano favorire accordi con altri indagati per concordare versioni difensive - proseguono - tale tesi non tiene conto del fatto che tutti gli altri indagati sono stati interrogati ed hanno, pertanto, tracciato ciascuno una propria ben precisa linea difensiva che non può subire modificazioni postume". Così come "non può altresì ritenersi, contrariamente a quanto sostenuto dal gip, che la revoca e/o la sostituzione della misura possa favorire la reiterazione del reato da parte della Rizzo". Gli avvocati Biondi e Candido chiedono, nell'istanza, che "l'udienza del riesame venga fissata al più presto, e comunque prima dell'incombente sospensione feriale".