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    Cassazione riduce pena a Matacena da 5 a 3 anni

     

     

    Cassazione riduce pena a Matacena da 5 a 3 anni

    21 giu 14 La Cassazione ha annullato, rideterminando la pena da cinque anni inflitti in precedenza a tre anni, la sentenza della stessa Suprema Corte emessa il 5 giugno 2013 a carico dell'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena. La I sezione penale della Cassazione ha quindi in parte accolto il ricorso straordinario dei legali di Matacena, che chiedevano appunto la rideterminazione della pena, ritenendo che fosse stata applicata "per errore di fatto" la pena più alta prevista dalla legge "intervenuta successivamente", nel 2005, che inaspriva le pene per il concorso esterno in associazione mafiosa. In prima battuta gli avvocati avevano chiesto di decretare la prescrizione del reato all'aprile 2013 due mesi prima della condanna definitiva.

    Legali: Parzialmente soddisfatti. "Siamo solo parzialmente soddisfatti, poiché speravamo che venisse riconosciuta l'intervenuta prescrizione ad aprile 2013 prima della sentenza definitiva". Così Giuseppe Verdirame, uno dei legali dell'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, commenta la decisione della Cassazione di rideterminare la pena da cinque a tre anni per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. "Anche i giudici della Cassazione possono sbagliare" ha detto l'avvocato, spiegando la riduzione della pena, "ma l'importante è che ora sia stato riscontrato l'errore dei colleghi". "E' stato riconosciuto l'errore di fatto" ha osservato l'avvocato, aggiungendo che ora "faremo di tutto per ottenere qualcosa in più, sia per quanto riguarda il processo principale che per tutti quelli che si sono generati da questo"

    Ora nuovo ordine di carcerazione. Un nuovo ordine di carcerazione, con la nuova pena, sarà emesso dalla Procura generale di Reggio Calabria nei confronti di Amedeo Matacena. E' questo l'effetto della decisione della Cassazione che stamani ha ridotto la condanna inflitta dalla stessa Corte dall'ex deputato di Fi da 5 a 3 anni di reclusione. Il nuovo provvedimento, secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, sarà emesso non appena il dispositivo della Cassazione sarà notificato alla Procura generale. Ma, sostanzialmente, hanno riferito le stesse fonti, non cambia la posizione di Matacena se non per il periodo di detenzione che dovrà scontare una volta che sarà arrestato. Matacena si trova attualmente a Dubai, privo di passaporto.

    Matacena: Sono deluso. "Sono veramente deluso, mi aspettavo la prescrizione che, come hanno spiegato i miei legali, scattava nel 2013". Così Amedeo Matacena ha commentato via skype con l'Ansa la decisione della Cassazione che gli ha ridotto la pena da 5 a 3 anni ma non ha invece riconosciuto l'intervenuta prescrizione. "Adesso - ha aggiunto Matacena - sono curioso di vedere le motivazioni della sentenza. Sono molto amareggiato, ma con le motivazioni poi capiremo". Resta in piedi, intanto, il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ma su questo versante, ha detto Matacena, "ancora l'udienza non è stata fissata e dobbiamo attendere".

    Temo paura legali che possono essere indagati. "Ho la sensazione che i miei legali abbiano paura di contattarmi perché temono di essere indagati a loro volta". A dirlo è Amedeo Matacenza in collegamento skype con l'Ansa. "Li chiamo, invio loro delle mail - spiega l'ex deputato - e non mi rispondono. Non so cos'altro pensare. E' una paura, una tensione che lede il diritto di difesa. Anche sulla vicenda del mio ritorno non ho alcuna notizia. Non credo ci sia niente di male a chiedere un appuntamento con chi può decidere". "La più amara considerazione - ha proseguito Matacena - è pensare che per Tony Negri, che aveva una condanna e reati ben più gravi di quello contestato a me, un accordo è stato trovato. Invece per me, per un reato che per la legge italiana non esiste ma solo per la giurisprudenza, non è possibile". "Si preferisce - ha detto poi Matacena - tenere in carcere un'incensurata piuttosto che agevolare il rientro di un condannato per concorso esterno. Mia moglie non ha schermato alcun bene e non ha spostato fondi. Questo è il medioevo". "La mia speranza, comunque - ha aggiunto l'ex parlamentare - è che si possa accelerare per trovare una soluzione. E per far questo servono anche gli avvocati di mia moglie. Tecnicamente io non so come si possa fare"

    A mia moglie attacchi cecità ma nessuno la visita. "Mia moglie soffre di attacchi di panico e di claustrofobia. Inoltre, per lo stress, la tensione ed il nervosismo ha attacchi di cecità a causa dei quali perde temporaneamente la vista, ma nessuno ha pensato di farla visitare in carcere. Questo mi lascia stupito". Lo ha detto all'Ansa, via Skype, Amedeo Matacena. "Mia moglie sta male - ha aggiunto - ed a maggior ragione per questo suo stato non può rimanere in carcere". "Io - ha detto poi Matacena - sto malissimo. Non ho più occhi per piangere". "Più di arrendermi e dare la totale disponibilità a rientrare in Italia per fare uscire la loro madre non so che fare" ha detto poi, rivolgendosi alla moglie Chiara Rizzo ed ai figli.

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