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    Pg Cassazione, inammissibile ricorso straordinario Matacena

     

     

    Pg Cassazione, inammissibile ricorso straordinario Matacena

    20 giu 14 L'inammissibilità del ricorso straordinario: questa la richiesta della procura generale della Cassazione, nell'udienza a porte chiuse davanti alla Prima Sezione penale, sull'istanza avanzata dai legali dell'ex parlamentare di Fi Amedeo Matacena. I legali chiedono di "correggere gli errori" della sentenza con cui la stessa Cassazione, un anno fa, ha reso definitiva la condanna a 5 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i difensori di Matacena, gli avvocati Enzo Caccavari e Giuseppe Verdirame, la prescrizione sarebbe scattata già in aprile dello scorso anno, due mesi prima della sentenza definitiva della Cassazione, il 5 giugno 2013, e sarebbe stata applicata una pena più severa in base ad una legge intervenuta successivamente. "La prescrizione è già un motivo serissimo", ha detto l'avvocato Caccavari al termine dell'udienza, "ma noi contestiamo anche che sia stata applicata la legge del 2005, che ha aggravato le pene, ad un reato commesso fino al '98. Nel caso avrebbero dovuto condannarlo a 3 anni e non a 5". "Abbiamo avuto a che fare - ha detto l'avvocato Verdirami, che ha difeso Matacena fin dal giudizio di merito - con una 'giustizia arcigna', che esclude ogni possibilità di rivedere il proprio errore". La decisione del collegio, presieduto da Maria Cristina Siotto, è attesa per la tarda serata o per domani.

    Matacena come Tony Negri. ''Per far uscire l'incensurata madre dei miei figli dal carcere, di fatto un ostaggio'', ''ho dato la mia disponibilità a rientrare ed aspetto nuove dai miei e suoi legali che devono definire la cosa con le autorità preposte tenendo per ciò presente, per esempio, uno fra i tanti effettuati, l'accordo fatto dallo Stato per far rientrare il fuggitivo Toni Negri, i cui reati non sono paragonabili per gravità a quello a me contestato''. Lo dice in un'intervista al Tempo l'ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, che si trova a Dubai. Se Scajola ha tentato di trasferirlo in Libano per sfuggire al carcere è stato per ''amicizia sicuramente e nient'altro''. L'ex ministro invaghito di sua moglie? ''Nella vita tutto è possibile, come pure che su questo fatto la segretaria di Scajola abbia mentito per gelosia''. La Porsche regalata a Chiara Rizzo da Caltagirone? ''Sicuramente non sono prove di reato''. ''La mafia - sottolinea Matacena - con la mia attività imprenditoriale non c'è entrata mai nulla, sapevano che con me non c'era pane, lo dimostra il fatto che in tutti gli atti dei miei processi mai è emerso un mio rapporto con esponenti di mafia collegabili a mie questioni imprenditoriali''.

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