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    Spacciava da casa protetto da telecamere, uomo arrestato da CC a Fagnano

     

    Spacciava da casa protetto da telecamere, uomo arrestato da CC a Fagnano

    16 giu 14 Si era costruito un sistema di video sorveglianza artigianale davanti la propria abitazione per spacciare con tutta tranquillità. Ma i militari della stazione di Fagnano Castello coadiuvati dai colleghi del Norm di San Marco Argentano questa mattina hanno smontato la cortina televisiva e l'hanno arrestato. In manette è finito, Raffaele Merenda (nella foto a destra) , di 32 anni, originario di Roggiano Gravina ma residente a Fagnano Castello. L'uomo era noto alle forze dell'ordine perchè lo scorso mese fu arrestato in flagranza di reato dopo che nella sua abitazione i carabinieri avevano trovato, dopo una perquisizione, circa 40 gr. di stupefacente tipo “cocaina”, con una percentuale di principio attivo pari al 44% ed idonea alla realizzazione di circa 104 dosi, nonché un bilancino di precisione e materiale idoneo al confezionamento. Per tale circostanza, lo stesso aveva poi patteggiato una pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione e tremila euro di multa. Assieme a lui i militari hanno fermato altri due ragazzi L.I. e M.D., rispettivamente di anni 25 e 20, sono stati invece sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre giorni alla settimana. A carico dei tre soggetti risulterebbero gravi indizi raccolti nel corso di una prolungata attività indagine espletata dagli uomini dell’Arma, sia con attività di tipo tradizionale che tecnico, intrapresa fin dallo scorso anno e che ha consentito, oltre all’esecuzione degli odierni provvedimenti, anche la segnalazione all’autorità competente di 14 persone quali assuntori di stupefacenti e di recuperare complessivamente 120 grammi circa di droga tipo “cocaina” e “marijuana”. Nel dettaglio, il Merenda, sulla base della ricostruzione compiuta dagli investigatori, sarebbe responsabile dell’attività di cessione di stupefacente, risalente al luglio 2013, eseguita all’interno della sua abitazione. Al riguardo, gli inquirenti hanno individuato e posto sotto sequestro un sofisticato sistema di videosorveglianza predisposto lungo l’intero perimetro dell’abitazione, verosimilmente per rendere più agevole l’attività criminosa e “proteggersi” dagli eventuali improvvisati controlli da parte delle forze dell’ordine. Nei confronti degli altri due individui, sottoposti all’obbligo di firma presso la locale caserma, sono stati raccolti indizi tali da poterli ritenere responsabili di altrettante cessioni di stupefacente in zone isolate del centro abitato fagnanese, ad acquirenti provenienti dai vicini comuni con i quali mantenevano costanti contatti telefonici.

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