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    Giovani di Locri incontrano Presidente Senato Grasso: "Non lasciateci soli"

     

     

    Giovani di Locri incontrano Presidente Senato Grasso: "Non lasciateci soli"

    06 giu 14 Il Mezzogiorno d'Italia offre sempre meno opportunità per bambini e adolescenti e si allarga sempre di più il divario con il resto del Paese e con l'Europa. Ma c'è chi sta lavorando per cambiare le cose: una rete di più di 40 organizzazioni nazionali e locali si sta muovendo per ridare a questi ragazzi, insieme a loro, una speranza di futuro. Oggi 200 adolescenti di Bari, Napoli, Palermo e Locri hanno incontrato a Roma il presidente del Senato Pietro Grasso e hanno raccontato in video-inchieste il disagio e la sfida di crescere al Sud. Dalla grave penuria dei servizi per la prima infanzia - solo il 2,5% dei bimbi presi in carico in Calabria, per esempio, a fronte del 26,5% in Emilia Romagna e al 33% dell'obiettivo Ue; alla dispersione scolastica che ha raggiunto livelli di guardia con il 24,8% in Sicilia e Sardegna, il 21,8% in Campania, il 19,7% in Puglia e il 17,3% in Calabria, a fronte della soglia europea del 10%; circa 500.000 sono i minori in povertà assoluta, il 13,9% del totale dei minori che vivono al sud, con una crescita del 20% rispetto al 2011. "Crescere al Sud" è la rete di organizzazioni, promossa da Fondazione con il Sud e Save the Children, che ha organizzato l'incontro al Senato. I ragazzi hanno potuto raccontare a Grasso i problemi della loro vita quotidiana e i loro sogni: dal ragazzo della Locride che sogna un pullman in orario a quello palermitano che ha puntato il dito contro la dispersione scolastica. Molte anche le richieste: Fabrizio di Bari ha chiesto che i giovani non vengano lasciati soli dalle istituzioni e dallo Stato. E il presidente del Senato ha promesso il suo impegno. "La crisi che colpisce l'infanzia del Mezzogiorno è sotto gli occhi di tutti ed è di una gravità senza precedenti. Per questo oggi torniamo a chiedere al nuovo Governo e al Parlamento di ascoltare i ragazzi e le ragazze del Sud che raccontando la loro vita quotidiana esprimono sogni, speranze e una grande volontà di migliorare il proprio futuro e quello delle loro città" ha detto Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. "Quando sono i ragazzi a raccontare le proprie difficoltà, a prendere la parola per esprimere i loro bisogni non possiamo far finta di nulla - ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud - ignorare i diritti dei più piccoli significa costruire un futuro illusorio. Significa pensare che si può fare sviluppo indebolendo il capitale sociale". Per facilitare la creazione di aree ad alta densità educativa, la rete chiede al Governo di impegnarsi per garantire le risorse destinate all'aumento del tempo pieno a scuola e dello "spazio extra scuola", per rendere le scuole luoghi aperti e accessibili, da trasformare in centri per le famiglie e i giovani del quartiere. "Crescere al Sud" propone poi di sottrarre alla regola del patto di stabilità le risorse destinate agli investimenti per l'istruzione e l'educazione dei minori.

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