NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Gratteri "Perfezionare 41bis tutelando diritti umani

     

     

    Gratteri "Perfezionare 41bis tutelando diritti umani, sistema saturo"

    04 giu 14 ''Aumentare il numero di aree riservate al 41 bis, per non consentire la comunicazione tra i detenuti''. Destinare la detenzione dei capi delle organizzazioni mafiose a carceri in ''aree insulari''. Assicurare ''un'adeguata rotazione del personale Gom'', per ''non creare assuefazione del personale all'ambiente''. Attuare, inoltre, video conferenze per tutti i detenuti per risparmiare sui costi del personale e delle traduzioni. Sono alcune proposte che il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, ha presentato oggi, durante un'audizione in Commissione Diritti umani al Senato sul regime di detenzione 41 bis, per ''perfezionare un percorso di differenziazione, senza incidere su diritti umani ma con unico obiettivo: sconfiggere le organizzazioni mafiose''. Il 41 bis, per Gratteri, è ''uno strumento irrinunciabile contro la mafia e la 'ndrangheta e va affrontato con obiettivi chiari perché solo così c'è un bilanciamento con i diritti umani''.

    Troppi 750 detenuti, sistema ne regge 500". ''I 41 bis oggi sono 750 ma il sistema non può gestire più di 500. Limiterei il numero dei 41 bis, ma per quelli che sono in questo regime di detenzione, dovremmo stare più attenti. Dobbiamo pensare a un 41 bis che funzioni veramente, dobbiamo essere seri e severi sull'applicazione su chi è veramente pericoloso''. Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, in audizione oggi alla Commissione Diritti umani del Senato. Gratteri ha sollevato anche la questione della mancanza di personale e, contemporaneamente, la necessità di potenziare i controlli anche durante i colloqui: ''Nel momento in cui c'è un colloquio bisogna guardare la mimica facciale, i segni che il detenuto fa ai parenti con braccia e mani. Ci vuole un Gom esperto, non è una cosa semplice. C'è sovrannumero di 20 mila militari nell'esercito. Potremmo istruire ogni mese 20 di loro per Gom. Diminuiamo poi la polizia penitenziaria a via Arenula, ce n'è assai''. Uno dei problemi dei colloqui, ha concluso, riguarda anche il caso in cui ''la moglie del detenuto è anche avvocato: quel colloquio non si registra. Il legislatore ha il dovere di intervenire su questo vuoto enorme di cui nessuno parla. In Calabria ci sono una decina di casi''.

    Detenuti coltivino terra come terapia: ''Io sono per i campi di lavoro, non per guardare la tv. Chi è detenuto sotto il regime del 41 bis coltivi la terra se vuole mangiare. In carcere si lavori come terapia rieducativa''. Lo ha affermato il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, durante un 'audizione in Commissione Diritti umani in Senato. ''Il tossicodipendente deve lavorare otto ore al giorno, perché un altro può stare 10 ore davanti tv? Occorre farli lavorare come rieducazione, non a pagamento. Se abbiamo il coraggio di fare questa modifica, allora ha senso la rieducazione. Ci sono capi mafia di 60 anni che non hanno mai lavorato in vita loro. Farli lavorare sarebbe terapeutico e ci sarebbe anche un recupero di immagine per il sistema''.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore