Mons. Nunnari alla festa di San Francesco di Paola "Cosentini siate generosi, accogliete gli ultimi"

01 giu 14 "Ho chiesto a San Francesco che guardi con attenzione, in questo momento storico così difficile, ai problemi della nostra città, della nostra provincia e della nostra Calabria" Così l'arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari al termine di una affollatissima funzione in onore di San Francesco di Paola, celebrata nella basilica santuario di Cosenza a lui dedicata, alla presenza, tra gli altri, del Prefetto di Cosenza, S.E: Gianfranco Tomao, del Sindaco, Mario Occhiuto, ed in rappresentanza dela Provincia dell'Ass. Corigliano questa mattina. "Ho chiesto ha poi aggiunto il Presule, che il nostro santo guardi con attenzione ai tanti problemi che affliggono la nostra Cosenza, i senza casa, i rom. Quanti problemi! Sono affidati e' vero alla mente ed al cuore del nostro Sindaco, ma anche alla responsabilità di tutti noi". Mons. Nunnari, presidente della Conferenza dei Vescovi Calabresi, da sempre vicino agli ultimi, ha voluto così sottolineare le tantissime criticità che vive il territorio che, ha poi preseguito Nunnari "Ha un Prefetto che vigila come un buon Padre di famiglia e lo ringrazio non solo a nome della chies ama anome del popolo che mi sforzo di rappresentare". Il Vescovo ha poi rivolto il discorso alla solidarietà della gente di Csoenza che sembra aver dimenticato questa parola. "La gente deve riscoprire uno di quei valori che è sempre stato la sua ricchezza: la soliodarietà". Il discorso è rivolto agli immigrati ed a quanti per bisogno hanno lasciato lal loro terra pensando di trovare nellanostra terra un paradiso. "Questa gente che lascia casa,che soffre e pensa di approdare nell'Eden invece trova l'inferno. Abbia almeno la nostra comprensione. Cosenza città solidale, città di Francesco che ha predicato la carità". Conclude poi il presule con un appello quasi implorato "Cosentini siate generosi. Siate solidali con gli altri. Sono sempre nostri fratelli e sorelle". Al termine della funzione il Vescovo ha poi messo in pratica il nuovo corso voluto da Papa Francesco. Quella vicinanza al popolo anche con i gesti. Così con un gruppo di suonatori di tamburi che intonavano una tarantelle nel chiostro del Convento, in un momento di agape fraterna, non si è tirato indietro ed ha ballato la tarantella con alcuni fedeli. Prima ha provato il suono dei tamburi. Apprezzandolo poi è seguito il ballo. Stare tra la gente è anche questo. Nel pomeriggio la processione ha invaso le strade della città, come tradizione si è svolta con la partecipazione di tantissimi devoti e fedeli, ha chiuso le celebrazioni del novenario che il parroco di San Francesco nuovo, e superiore del convento di Cosenza, padre Francesco Cassano, ha organzzato sulla traccia della spiritualità e della preghiera. I fuochi d'artificio hanno chiuso la manifestazione del Santo Taumaturgo co patrono della città e patrono della Calabria.

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