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    La mamma di Cocò ai domiciliari in una casa famiglia

     

    La mamma di Cocò ai domiciliari in una casa famiglia

    30 gen 14 Ha ottenuto gli arresti domiciliari nella casa famiglia dove si trovano le altre due figlie, Antonia Iannicelli, mamma di Cocò Campolongo, il bimbo ucciso e bruciato a Cassano allo Jonio insieme al nonno ed alla compagna di quest'ultimo. Il tribunale dei minori di Catanzaro ha dato il via libera per consentire alla donna di raggiungere le due figlie. Antonia Iannicelli ha lasciato il carcere di Castrovillari, dove si trovava detenuta con il marito Nicola Campolongo. Già nei giorni scorsi i giudici avevano accolto l'istanza dei difensori per concedere la detenzione domiciliare. Nei giorni scorsi il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, aveva più volte rivolto appelli ai giudici perchè disponessero gli arresti domiciliari per la donna. Corbelli ha anche incontrato i genitori di Cocò, dai quali ha ricevuto una lettera indirizzata a Papa Francesco dopo che quest'ultimo aveva rivolto le sue preghiera all'Angelus di domenica. Antonia Iannicelli e Nicola Campolongo hanno anche espresso il desiderio di incontrare il Pontefice.

    Non lascerò mai più le mie figlie. "Finalmente ho potuto riabbracciare le mie due figlie che mi hanno chiesto di non lasciarle mai più". E' quanto ha detto Antonia Iannicelli, la mamma del bimbo di tre anni ucciso e bruciato a Cassano allo Jonio, dopo il suo arrivo nella casa famiglia dove sarà agli arresti domiciliari. La donna ha ricevuto la telefonata del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, al quale ha manifestato la sua commozione per avere potuto riabbracciare le figlie. "Ho sentito al telefono la mamma del piccolo Cocò - ha detto Corbelli - che è appena arrivata nella casa famiglia. Era serena, pur nel suo immane e indelebile dolore, di aver potuto riabbracciare le sue bambine che l'aspettavano con ansia. L'hanno abbracciata forte e le hanno chiesto di non lasciarle mai più. Antonia Iannicelli ha voluto ringraziarmi ed ora sono commosso e contento. Ho a lungo combattuto per far uscire dal carcere e riportare la giovane mamma del piccolo Cocò alle sue due figlie. Il risultato di oggi è per me motivo di gioia".

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