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    Procuratore aggiunto Borrelli lascia Catanzaro

     

     

    Procuratore aggiunto Borrelli lascia Catanzaro

    20 feb 14 Il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, lascia il suo ufficio e stamane ha voluto salutare tutti i magistrati del capoluogo calabrese ed il personale amministrativo. Borrelli ora si insiederà a Napoli come procuratore aggiunto, così come è stato deciso all'unanimità nel settembre scorso dal Consiglio superiore della magistratura. Borrelli, entrato in magistratura nel 1986 e giunto a Catanzaro nel gennaio del 2009, ha coordinato le principali inchieste contro le cosche della 'ndrangheta e i reati che riguardano la pubblica amministrazione. A lui si devono i risultati ottenuti nel contrasto alle cosche, in modo particolare nell'area del vibonese e del lametino. Giunto a Catanzaro dopo lo scontro tra i magistrati del capoluogo calabrese e quelli di Salerno, è riuscito a riorganizzare, insieme al Procuratore della Repubblica, Vincenzo Antonio Lombardo, gli uffici e l'attività investigativa. Negli uffici giudiziari, infatti, viene riconosciuto a Giuseppe Borrelli il merito di aver saputo garantire professionalità dal punto di vista sia della produttività che dell'efficienza della Procura della Repubblica. Nel momento del suo arrivo a Catanzaro Borrelli proveniva dall'Ispettorato generale del Ministero della Giustizia, dove aveva svolto gli ultimi due anni di attivita'. In precedenza il magistrato aveva prestato servizio in Campania, prima alla Pretura di Aversa, poi alla Procura circondariale di Napoli e, infine, alla Procura della Repubblica del capoluogo campano. Alla Procura di Napoli, Borrelli ha lavorato alla Dda, occupandosi di alcune tra le principali organizzazioni criminali tra le quali quelle facenti capo a Carmine Alfieri e a Pasquale Galasso (poi divenuti collaboratori di giustizia), a Ferdinando Cesarano, a Mario Fabbrocino e alla famiglia Nuvoletta. Nel corso della sua attivita' in Campania ha coordinato le indagini finalizzate alla cattura di latitanti come Angelo Nuvoletta, Ferdinando Cesarano e Mario Fabbrocino. Esperto in materia di indagini patrimoniali, Borrelli si è anche occupato delle infiltrazioni della camorra nei lavori di ammodernamento del tratto campano dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ha anche collaborato con la Repubblica di Macedonia nell'organizzazione dell'unita' di contrasto al crimine organizzato e alla corruzione, nell'ambito di un progetto europeo, e con l'Albania per un progetto di formazione dei magistrati locali organizzato dalla Unicri, l'agenzia delle Nazioni Unite per il contrasto al crimine organizzato. Nel suo saluto Borrelli ha affermato che "quella di Catanzaro è stata una esperienza bellissima. In questo momento provo sentimenti di gioia ed allo stesso momento di commozione per il distacco da un ufficio dove ho trascorso cinque anni. Posso affermare che, tutti insieme, abbiamo fatto un lavoro eccezionale".

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