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    Class Action di Confindustria Calabria contro ritardi VIA

     

     

    Class Action di Confindustria Calabria contro ritardi VIA

    18 feb 14 "Lo sviluppo di un sistema economico, oltre che sull'iniziativa privata e sul sostegno pubblico ai progetti di crescita, si realizza anche e soprattutto attraverso la loro concreta, reale e tempestiva attuazione. Non basta cioè stanziare risorse finanziare per promuovere e accompagnare la crescita del sistema produttivo ma renderle tempestivamente fruibili e quindi velocemente spendibili". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente degli Industriali calabresi, Giuseppe Speziali. "Il paradosso - aggiunge - è che la nostra regione sembra davvero fare di tutto per rallentare, attraverso percorsi e procedure complicate ed inattuabili, la spendibilità di molte risorse finanziarie, anche comunitarie, che sarebbero un vero toccasana nell'attuale asfittico sistema economico regionale. E' il caso del funzionamento, o sarebbe meglio dire del mancato funzionamento, del Nucleo regionale per il rilascio delle autorizzazioni d'impatto ambientale Via e Vas. E' una storia infinita quella di questo Nucleo insediato presso l'Assessorato regionale all'Ambiente, che da più di tre anni, passando attraverso vicende politiche prima e giudiziarie e amministrative poi, non riesce più a produrre uno straccio di lavoro o di risposta alle numerose richieste che pervengono sia dal sistema privato che da quello pubblico. Questo stallo dell' attività (l'Amministrazione regionale non riesce a nominare un nuovo Comitato e quello vecchio non raggiunge mai il numero legale per il rilascio delle autorizzazioni) continua a tenere bloccate centinaia e centinaia di domande, con effetti devastanti sulla realizzazione di moltissimi progetti di sviluppo di imprese ed Amministrazioni". "E' appena il caso di ricordare - dice ancora Speziali - che circa l'80% delle progettualità sia pubbliche che private sono assoggettate alle autorizzazioni di impatto ambientale (Piani Comunali, PISL, bandi regionali) e questo dato da solo basta per dare la misura di quale danno si stia arrecando alle imprese ed ai cittadini calabresi con le 'non decisioni'. Un Comitato regionale, quello per la valutazione d'impatto ambientale che funziona, quando funziona, a singhiozzo, costringendo quasi sempre gli operatori ad affidarsi nelle mani della divina provvidenza perché, di volta in volta, si possa sperare che il 'numero legale' sia raggiunto". "In una celeberrima, quanto purtroppo sempre attuale, battuta, il grande Antonio De Curtis diceva : e io pago! Perciò se non ci saranno, nel breve, risposte adeguate e soluzioni definitive all'ormai endemico problema - conclude Speziali - ci faremo promotori di una 'class action' per far valere i diritti ad oggi ancora e ripetutamente negati alle nostre imprese. Non è più possibile rimanere indifferenti rispetto a quanto sta succedendo ed i cui effetti compromettono l'attività e le possibilità di sviluppo dell'intero tessuto produttivo calabrese"

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