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    2 mesi di interdizione per il direttore Asp Scarpelli

    Asp Cosenza

     

    Sanità sotto inchiesta a Cosenza: 2 mesi di interdizione per il direttore Asp Scarpelli

    17 feb 14 I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno notificato al direttore generale dell'Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per la durata di due mesi. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura nell'ambito dell'inchiesta su presunti indebiti conferimenti, da parte dell'Azienda, di incarichi esterni. Per la stessa inchiesta, Scarpelli, insieme ad altre otto persone tra componenti del management pro-tempore dell'Azienda sanitaria, dirigenti, uno dei quali esterno, ed un libero professionista, ha ricevuto nei giorni scorsi l'avviso di conclusione indagini.

    Novecentomila euro incarichi. E' di circa 900 mila euro la somma ingiustamente percepita da un legale al quale il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza Gianfranco Scarpelli avrebbe indebitamente affidato incarichi legali. Lo si legge nel provvedimento di interdizione dalle funzioni per due mesi notificato oggi a Scarpelli dalla guardia di finanza e firmato dal gip di Cosenza Luigi Francesco Branda su richiesta del procuratore Dario Granieri, dell'aggiunto Domenico Airoma, e del pm Domenico Assumma. Il provvedimento è stato emesso sulla base delle indagini condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Cosenza concluse nel settembre scorso per primo filone ed a febbraio di quest'anno per un secondo dalle quali sarebbe emerso che Scarpelli ha conferito incarichi all'avvocato Nicola Gaetano senza il rispetto delle procedure ad evidenza pubblica e senza la preventiva autorizzazione regionale. "Il direttore generale Scarpelli - scrive il gip nel provvedimento di sospensione - a fronte di una asserita carenza di organico all'interno dell'ufficio legale dell'Asp, anziché stipulare convenzioni di incarico con professionisti scelti mediante procedure di evidenza pubblica, ha designato, di fatto, Nicola Gaetano quale consulente legale di riferimento, procedendo al conferimento di innumerevoli incarichi di patrocinio legale in favore del medesimo, per attività duratura e non limitata al singolo procedimento, per un notevolissimo importo complessivo delle parcelle, senza specificazione della precipua competenza del nominato in relazione all'attività svolta, determinando la liquidazione, nel periodo di gestione Scarpelli, di compensi ingiusti per 900 mila euro circa in favore del suddetto avvocato. Le manifeste violazioni di legge e i plurimi elementi emersi in sede di indagini - prosegue il gip - comprovano la doppia ingiustizia e il dolo intenzionale che caratterizzano i reati di abuso d'ufficio contestati in rubrica. Si deve certamente affermare che il conferimento di innumerevoli incarichi conferiti da Scarpelli all'avv. Nicola Gaetano per la prestazione di servizi legali da quest'ultimo effettuati in favore dell'Asp, come riassunti nell'imputazione e documentati con l'acquisizione delle relative delibere, sia avvenuto in violazione di legge''. In merito al conferimento di incarichi legali, anche la Commissione prefettizia di Accesso presso l'Asp di Cosenza, nella relazione conclusiva del 10 giugno 2013, citata dal gip nell'ordinanza, ha stigmatizzato il comportamento del management dell'Azienda Sanitaria cosentina.

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