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    Confindustria Calabria "Su rifiuti nostro appello inascoltato"

     

     

    Confindustria Calabria "Su rifiuti nostro appello inascoltato"

    10 feb 14 "Il grido d'allarme sull'emergenza rifiuti in Calabria l'avevamo già lanciato lo scorso anno, ma il nostro appello è rimasto inascoltato". Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente di Confindustria Calabria, Giuseppe Speziali, "facendo riferimento - è detto in un comunicato - alla nuova difficile situazione che si sta venendo a creare per lo smaltimento dei rifiuti in Calabria". "Era l'aprile del 2013 - aggiunge - quando, alla presenza dell'allora Ministro all'Ambiente, Corrado Clini, avevamo non soltanto denunciato una situazione di totale disastro, ma anche responsabilmente avanzato una serie di proposte operative per uscire gradualmente dall'emergenza. Proposte che avevano trovato forte e positivo riscontro. A distanza di nove mesi sembra però che poco sia cambiato in termini di qualità ed efficienza del servizio: i nostri rifiuti continuano ad essere conferiti fuori regione come 'tal quale' e con costi esorbitanti per il loro trasporto e smaltimento. Ma perché, come allora da noi proposto, non si è voluto affidare un ruolo proattivo anche alle imprese private del settore e della cui disponibilità Confindustria si era fatta tramite? Un loro diretto coinvolgimento nelle attività avrebbe portato non soltanto a sostenere costi enormemente inferiori rispetto a quelli oggi sostenuti dalla pubblica amministrazione, ma avrebbe potuto, a regime, assicurare tra il 45% ed il 50% dello smaltimento dei rifiuti nell'intera regione". "Il coinvolgimento dei privati - dice ancora il presidente Speziali - si sarebbe dovuto accompagnare ad una nuova politica di sviluppo della raccolta differenziata più vicina e prossima ai cittadini ed agli enti locali. Oggi, invece, siamo di fronte al paradosso che i calabresi sono costretti a pagare il doppio ma per un servizio che, in realtà, non hanno o non hanno come dovrebbero. Ed allora è necessario rimettere profondamente mano alla materia, anche attraverso una rivisitazione normativa e regolamentare, per consentire di poter pianificare una serie di interventi efficaci e duraturi che consentano alla Calabria ed ai calabresi di non dover più trattare l'argomento 'rifiuti' solo e soltanto come emergenza".

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