CamCom Reggio: Nel 2013 imprese in aumento +0,65% - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

CamCom Reggio: Nel 2013 imprese in aumento +0,65%

10 feb 14 Le 49.946 imprese complessivamente registrate al Registro Imprese della Camera di Commercio di Reggio Calabria, alla fine del 2013, sono il frutto di 2.526 nuove iscrizioni e 2.204 cessazioni (al netto delle cancellazioni d'ufficio). Un tasso di crescita, quello determinato dal saldo positivo di 322 imprese, pari al +0,65%, in controtendenza con la variazione avvenuta nel 2012 (-1,61%) e, soprattutto, con quella registrata a livello regionale (-0,17%) e nazionale (-0,50%). In linea con gli ultimi trimestri, continua, inoltre, nella provincia reggina il percorso di ristrutturazione del sistema imprenditoriale, con le società di capitali (S.p.a., S.r.l...) che crescono a un ritmo annuo del +5,11% (+1,32% nel solo quarto trimestre del 2013), grazie a un saldo di 313 imprese, tra le 411 iscrizioni e le 98 cancellazioni. In altre parole, questi anni di crisi hanno accelerato il processo di selezione delle nostre imprese: quelle più strutturate sembrano reggere alle sfide crescenti dei nostri tempi, mentre le piccolissime, pur se ancora evidentemente in superiorità, mostrano più diffusi segnali di difficoltà. Le necessità di maggior strutturazione imprenditoriale per reggere alla crescente competitività dei mercati passano anche per la diffusione dei processi di aggregazione tra le imprese reggine. Ciò spiega la crescita fino a 30 imprese (erano appena 21 a fine luglio) del numero di soggetti che, al primo dicembre 2013, hanno aderito all'istituto giuridico del contratto di rete. Il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola, ha affermato che "l'estenuante crisi ha messo a dura prova il nostro sistema imprenditoriale, generando numerosi casi di insuccesso e fallimenti. Ma anche in momenti di estrema incertezza, la voglia di "fare impresa" non sembra dissolversi. E' proprio il sistema imprenditoriale a lanciare i primi confortanti segnali di risveglio dell'economia locale. Lo dimostrano i dati positivi sulle iscrizioni e la crescente inclinazione verso percorsi di aggregazione di imprese, più solide e, quindi, competitive. Il nostro compito non può che essere quello di facilitare, semplificare e supportare quest'innata attitudine, cercando di proporre, così facendo, un percorso di crescita che origini dal territorio e dai nostri talenti". Ulteriori dati significativi riguardano il settore manifatturiero, che registra, purtroppo, nel 2013 una riduzione del numero di imprese di oltre cento unità (63 iscrizioni contro 169 cessazioni). Un problema certamente da affrontare perché senza industria non può esserci innovazione, produttività e progresso tecnologico. Ciò vale ancora di più se si ricorda come sia la manifattura a garantire l'export e quanto l'interscambio con l'estero possa contribuire al miglioramento dei bilanci delle società. In effetti, guardando a un campione rappresentativo di oltre mille società di capitale elaborato dall'osservatorio camerale, le performance aziendali (riferite al triennio 2010-2012) sono ancora tutt'altro che positive, anche se si evidenzia un lieve miglioramento dei principali indicatori di bilancio. Infine, se l'anno appena concluso ha visto, purtroppo, ridursi la percentuale di imprese giovanili (-4%), a conferma delle difficoltà incontrate dai giovani della nostra provincia, dall'altro la dinamica di crescita delle imprese straniere è stata decisamente positiva, con un incremento percentuale pari addirittura a +4,9%, ancora più accentuato rispetto a quello regionale (+4,2%) e nazionale (+4,1%). Un ritmo di crescita che, oltre ad essere un indicatore delle possibilità di "fare impresa" offerte dal territorio, rappresenta sicuramente una testimonianza concreta dell'atteggiamento anche culturale e sociale di accoglienza da parte della comunità reggina.