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    Crollo parziale del tempio di Kaulon per le mareggiate a Monasterace

     

    Crollo parziale del tempio di Kaulon per le mareggiate a Monasterace

    02 feb 14 Il maltempo che sta interessando la Calabria ha provocato il parziale crollo del tempio dorico dell'antica Kaulon, a Monasterace. L'area archeologica si trova a ridosso del mare ed è stata colpita dalle violente mareggiate, oltre che dalla pioggia intensa. Nell'area si trova anche il mosaico ellenistico, di recente scoperta, più grande della Magna Grecia. Le mareggiate di di fine novembre 2013 avevano divorato la duna che aveva protetto finora gli antichi resti del parco archeologico. Al crollo è stata interessata parte della muratura esterna del tempio che guarda verso il mare. Nei mesi scorsi, dopo le mareggiate di novembre, da più parti era stato lanciato l'allarme per la situazione dell'antica Kaulon, lasciata esposta al mare dopo il crollo della duna che la proteggeva naturalmente. La Provincia di Reggio Calabria è intervenuta con lavori di somma urgenza ed ha allestito una barriera in pietra sulla spiaggia. La barriera, ha detto all'Ansa la soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, sarà rinforzata non appena le acque torneranno a calmarsi. "Interverremo anche noi - ha spiegato - con la somma urgenza ma certamente non basta. Tutta l'area dove si trova il mosaico è senza protezione. Dovremo quindi verificare col ministero se ci sono risorse per poter installare la protezione lungo tutto il fronte del parco che dà sulla spiaggia. Al momento, però, nessun intervento è possibile perché con queste condizioni di mare sarebbe a rischio la vita dei lavoratori". "Dopo la mareggiata di novembre - ha aggiunto la Bonomi - che provocò il crollo della duna, la nuova ondata di maltempo ha danneggiato gravemente la muratura del tempio. Cercheremo di recuperare i blocchi di pietra portati via dal mare per risistemarli al loro posto, ma è necessario creare una protezione a tutta l'area".

    A rischio il più grande mosaico ellenico. Il più grande e articolato mosaico ellenico della Magna Grecia è a rischio. La mareggiata che oggi ha danneggiato gravemente le mura del tempio dorico dell'antica Kaulon, a Monasterace, infatti, ha indebolito ulteriormente le difese dell'area archeologica, sempre più esposta all'azione del mare, distante ormai solo una ventina di metri. Il mosaico è venuto alla luce al termine di una campagna di scavi avviata nel 1998 e che già nel 2012 aveva portato alla scoperta di un mosaico raffigurante un drago, un rosone e sei riquadri con motivi floreali. Al termine dei lavori di pulizia, coordinati dall'archeologo Francesco Cuteri, lo scorso anno, sono emersi nuovi riquadri che compongono la pavimentazione a mosaico della sala termale della cosiddetta Casa Matta. I riquadri scoperti raffigurano un piccolo delfino, un nuovo drago ed un altro grande delfino che fronteggia il drago scoperto nel 2012. L'ambiente e' stato ribattezzato ''La sala dei draghi e dei delfini''. La datazione del mosaico oscilla tra la fine del IV ed i primi decenni del III sec. a.c. E proprio Cuteri, nel dicembre scorso, dopo che un'altra mareggiata aveva divorato la duna che aveva protetto l'area fino a quel momento, lanciò un appello ad intervenire per salvare l'area archeologica di Monasterace, rivolgendosi al Capo dello Stato ed al ministro per i Beni culturali. Un appello a cui hanno aderito enti ed istituzioni. Anche la soprintendenza ai Beni archeologici è intervenuta commissionando un sopralluogo alla geologa dell'Università della Calabria Maria Pia Bernasconi dal quale è emersa la "gravita' della situazione". La Provincia di Reggio Calabria ha disposto lavori di somma urgenza, facendo collocare una fila di massi a protezione dell'area archeologica, ma la violenza del mare ha reso vano l'intervento e oggi ha danneggiato il basamento del tempio.

    Dal ministero 300 mila euro. Per un primo intervento di messa in sicurezza del sito di Kaulonia, dopo la violenta mareggiata avvenuta nei pressi di Monasterace Marina (Reggio Calabria) il ministero dei beni culturali e turismo ha previsto ''lo stanziamento urgente e straordinario di 300 mila euro''. Lo annuncia il ministero guidato da Massimo Bray sottolineando che la somma ''sarà messa immediatamente a disposizione della Soprintendenza per i beni archeologica della Calabria''. Lo stanziamento, informano dal ministero, è stato deciso dopo che un sopralluogo della Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria oggi nel Parco Archeologico della polis greca di Kaulonia aveva evidenziato il danneggiamento di parte della duna costiera che ingloba i resti monumentali della città magno greca. Nel sopralluogo, conferma la nota del Mibact, ''È stato riscontrato il parziale danneggiamento di strutture greche relative a muri e stratigrafie archeologiche monumentali e di alcuni blocchi di arenaria pertinenti all'elevato del tempio dorico''.

    Parentela "Imobilismo della politica". "Domani il MoVimento 5 Stelle chiederà un incontro urgente con il Ministro Bray per cercare una soluzione rapida ed efficace per salvare il parco archeologico di Monasterace che rischia di crollare sotto i colpi delle mareggiate di questi giorni". Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela. "L'immobilismo della politica - prosegue - si è tradotto nel serio rischio di vedere scomparire la nostra storia e il nostro futuro sotto i colpi del maltempo degli ultimi giorni". Parentela, dopo l'ondata di maltempo di fine novembre, aveva già presentato un'interrogazione parlamentare denunciando, è scritto in una nota, il rischio a cui era sottoposta l'antica Kaulon, portata alla luce da circa dieci anni di scavi nella zona. "Avevo già pregato il Ministro Bray - continua Parentela - attraverso l'interrogazione ad impegnarsi per non vedere scomparire l'importante centro storico/culturale di Monasterace, ma le mie prediche sono rimaste inascoltate quanto quelle della soprintendenza ai beni culturali, che da mesi reclamano un intervento urgente per salvare il parco archeologico". Una settimana fa, prosegue la nota, "Parentela, insieme agli attivisti del M5S, aveva visitato il parco archeologico e lanciato un ulteriore disperato appello alle istituzioni, denunciando la latitanza dell'assessore regionale Caligiuri e proponendosi come punto di riferimento in Parlamento per poter risolvere la faccenda". "La classe politica calabrese - continua Parentela - sembra non interessarsi del patrimonio della nostra magnifica regione, che invece potrebbe rappresentare un importante volano di sviluppo per rilanciare il turismo nella nostra terra, che non è solo bel mare e splendide montagne, ma anche storia e cultura di rilievo internazionale". Parentela si è anche attivato, insieme ad alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle della zona, per ottenere un appuntamento anche con l'assessore Caligiuri a cui verrà chiesta un'azione concreta ed immediata. "Sono pronto - conclude Parentela - a fare di tutto affinché venga tutelata la conservazione del nostro patrimonio storico"

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