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    Allerta meteo Protciv per piogge a centro-sud

     

     

    Allerta meteo Protciv per piogge a centro-sud

    01 feb 14 Il maltempo che sta interessando diverse zone dell'Italia continuerà a persistere sulle nostre regioni, con precipitazioni insistenti sulle regioni meridionali mentre una nuova perturbazione, in arrivo dall'Atlantico, porterà instabilità su buona parte del centro. Lo rende noto la Protezione civile. Sulla base delle previsioni disponibili il Dipartimento, d'intesa con le Regioni coinvolte, ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi. L'avviso prevede il persistere delle precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, nonché su Campania, Lazio, Umbria e settori occidentali di Abruzzo e Molise. I fenomeni saranno accompagnati da attività elettrica e forti raffiche di vento. Inoltre, da domani mattina si prevede venti di burrasca, con rinforzo fino a burrasca forte, da ovest su Sardegna in estensione alla Sicilia, e possibili mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base delle previsioni, è stata valutata una criticità rossa per rischio idraulico e idrogeologico per tutta la Sicilia, per buona parte della Basilicata e della Calabria e per la zona del tarantino, oltre che per le pianure emiliane, per il Friuli Venezia Giulia e per buona parte del Veneto. Per domani, la criticità è invece arancione per le restanti parti di Veneto, Emilia Romagna, per i settori interni di Umbria e Lazio - compresa l'area di Roma - e tutto il resto delle regioni meridionali. Le altre Regioni interessate dal maltempo sono indicate in criticità gialla. La Protezione civile raccomanda di: usare la massima prudenza nella guida, informandosi sulle condizioni della viabilità per il percorso che si intende seguire, riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza; evitare di transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d'acqua sopra ponti o passerelle; fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d'acqua; durante intensi scrosci di pioggia prestare attenzione quando ci si reca in scantinati, piani bassi o garage, a forte rischio di allagamento.

    Temporali si spostano a Sud. L'ondata di maltempo che sta interessando l'Italia non accenna a diminuire e dopo Toscana e Lazio si concentra adesso sul Nord Est e al Sud. Una perturbazione che continuera' a stazionare sulla penisola per qualche altro giorno, con un allarme piu' marcato per Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia orientale. ''L'intensa perturbazione che si è abbattuta sulla nostra Penisola rimarrà letteralmente intrappolata sul Mediterraneo per qualche giorno; da qui continuerà a 'pescare' aria molto umida che alimenterà l'ondata di forte maltempo - spiega Francesco Nucera di 3BMeteo.com - In particolare le precipitazioni più intense e persistenti riguarderanno fino a domenica i due estremi opposti dell'Italia. Al Nord saranno colpiti da piogge abbondanti soprattutto Friuli e Veneto; al Sud, invece, il maltempo si accanirà con temporali anche di forte intensità su Calabria ionica, Sicilia orientale, Basilicata e Puglia''. Proprio su queste ultime regioni tenderà a concentrarsi fino ai primi giorni della nuova settimana il nucleo principale del maltempo. Ancora abbondanti nevicate sulle Alpi. Maltempo che sarà pero' accompagnato da forti venti di Scirocco che renderanno l'aria più umida ma mite. Il miglioramento però è ancora lontano: altre perturbazioni raggiungeranno l'Italia anche la prossima settimana con tempo inaffidabile ma meno estremo. Per un deciso miglioramento bisognerà aspettare il prossimo fine settimana. "La situazione è anomala - conclude Nucera - con un'eccessiva piovosità e nevicate eccezionali sulle Alpi. E' come se fossimo ancora in Autunno, con le perturbazioni che smaltiscono un surplus di energia accumulato nel corso degli ultimi mesi. La colpa è dovuta, da un lato, alle temperature miti, dall'altro a masse d'aria molto umide che provengono sia dall'Atlantico che dal Nord Africa. Altra particolarità è che le perturbazioni, una volta giunte sul Mediterraneo, stazionano un periodo più lungo rispetto al normale"

    Neve a nord-est. Mentre il centro-sud è interessato da perturbazioni a carattere temporalesco particolarmente violente, nelle regioni del nord ed in particolare in tutto il nord-est sono in atto precipitazioni nevose, specialmente sopra i 1200 metri e localmente anche di forte intensità. Lo rende noto Meteomont (Corpo forestale). I settori maggiormente interessati sono quelli dolomitici e le Alpi Giulie e Carniche, dove nelle ultime ore è stato intenso il quantitativo di neve fresca che si è posato sul manto già presente creando una situazione di instabilità forte, specialmente a causa delle piogge in atto e previste anche nelle prossime ore. In questa situazione è probabile il distacco di molte valanghe di medie dimensioni ed in diversi casi anche di grandi volumi lungo i pendii più ripidi. Distacchi provocati sono probabili già con debole sovraccarico anche su pendii moderatamente ripidi: nelle ultime ore sono stati segnalati, infatti, attività valanghive spontanee, con distacchi diffusi. Per questo motivo, il Corpo forestale dello Stato invita a evitare escursioni di ogni tipo al di fuori delle piste già battute. Inoltre, per evitare di intralciare l'opera del personale impegnato nelle attività di monitoraggio e soccorso pubblico, invita a non mettersi in viaggio se non per ragioni di necessità nelle aree montane colpite dagli eventi. La situazione è tendenzialmente in miglioramento e già da lunedì si prevede una diminuzione dell'intensità delle precipitazioni nevose, con un graduale assottigliamento delle nubi e il sole farà la sua comparsa fra mercoledì e giovedì. Questo però non deve far abbassare la guardia, perchè il rischio per il manto nevoso instabile sarà comunque molto alto e il pericolo connesso a escursioni sulla neve fresca particolarmente elevato. Sono fortemente sconsigliati i fuori pista fino a tutto il prossimo fino settimana, così come sono da evitare anche le passeggiate a piedi e con le ciaspole. Infatti, oltre alle possibili valanghe che potrebbero avvenire a causa dell'innalzamento della temperatura e dalle precipitazioni abbondanti, vi sono seri pericoli anche per chi vuole vivere la montagna camminando: la neve fresca si è posata anche sugli alberi appesantendo le chiome ed è fortemente probabile uno spezzamento dei rami o la caduta di interi alberi che potrebbero colpire ignari escursionisti.

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