No del tribunale del riesame agli arresti del senatore Aiello

05 dic 14 I giudici del tribunale della libertà di Catanzaro hanno rigettato la richiesta d'arresto nei confronti del senatore del Nuovo Centrodestra Piero Aiello, difeso dall'avvocato Nunzio Raimondi, coinvolto per il reato di voto di scambio nell'inchiesta 'Perseo' contro le cosche della 'ndrangheta di Lamezia Terme. La decisione - secondo quanto riporta stamane la Gazzetta del sud - giunge dopo la pronuncia della Corte di Cassazione del maggio scorso con la quale era stata annullata con rinvio una precedente decisione del tribunale della libertà che aveva confermato il no all'arresto. La seconda decisione del tribunale del riesame pone quindi la parola fine alla vicenda. La Dda di Catanzaro aveva sostenuto che in occasione delle elezioni regionali del 2010 Piero Aiello, candidato per il Pdl, aveva incontrato i boss Giuseppe Giampà e Saverio Cappello per ottenere voti. Il giudice per le indagini preliminari aveva ritenuto che non ci fossero elementi per accogliere la richiesta di arresto avanzata dalla Dda di Catanzaro. Dello stesso parere erano stati i giudici del tribunale della libertà che a loro volta aveva rigettato il ricorso contro la decisione del Gip accogliendo la tesi difensiva dell'avvocato Raimondi.

"Per l'ennesima volta il tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto la richiesta di custodia cautelare per il senatore Pietro Aiello, che sta affrontando con grande dignità una vicenda che lo vedrà innocente". Lo affermano i senatori del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile, Nico D'Ascola e Giovanni Bilardi. "Anche stavolta la magistratura ha agito con equilibrio - aggiungono - e la stragrande maggioranza dei giornali ha trattato il caso con estrema professionalità. È necessario non perdere mai di vista i diritti delle persone, la cui sensibilità può essere annientata da esposizioni al pubblico ludibrio. Al collega Aiello, nostro caro amico, vada il nostro abbraccio"