NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Emergenza rifiuti in Calabria sotto osservazione dalla UE

     

    Emergenza rifiuti in Calabria sotto osservazione dalla UE

    02 dic 14 La situazione dei rifiuti in Calabria rimane sotto la lente della Commissione europea che si aspetta che le autorità regionali adottino al più presto un nuovo piano di gestione che rispetti pienamente le norme comunitarie. E' quanto emerso da un dibattito sulla situazione in Calabria che si è svolto oggi alla commissione Petizioni del Parlamento Ue. ''Da diciassette anni la Calabria sta facendo i conti con un'emergenza ambientale e sanitaria, con centinaia di discariche dismesse e siti inquinati da bonificare'', ha detto Maurizio Benedetto, uno dei promotori di una petizione presentata a Bruxelles. Il rappresentante della Commissione Ue presente in aula ha ricordato che la sentenza di oggi della Corte di giustizia, con cui l'Italia è stata condannata al pagamento di una sanzione per il mancato rispetto della direttiva rifiuti, riguarda molte regioni italiane, fra cui la Calabria. L'esecutivo Ue continua comunque a esaminare la situazione nella regione meridionale, dove al momento rimane in vigore un piano di gestione dei rifiuti che risale al 2007. ''Si tratta di un piano ormai datato, che ci aspettiamo sia aggiornato come previsto dalla relativa direttiva Ue'', ha spiegato il rappresentante della Commissione, promettendo che Bruxelles valuterà se tale piano ''rispetta i requisiti minimi'' stabili dalle norme comunitarie. Durante il dibattito è intervenuta anche l'eurodeputata del M5S Laura Ferrara, che ha chiesto alla Commissione Ue d'intervenire e di ''occuparsi delle criticità del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria''. La parlamentare ha invitato in particolare l'esecutivo comunitario a esaminare la possibilità di creare ''una task-force che indaghi e intervenga sulle criticità del sistema calabrese di gestione dei rifiuti''.

    Multa milionaria della UE per i rifiuti. Multa record per l'Italia condannata a pagare una sanzione forfettaria di 40 milioni e una penalità di 42,8 mln per ogni semestre di ritardo nel mettersi in regola, rispetto alla sentenza del 2007 sui rifiuti. E' quanto prevede la condanna inflitta dalla Corte Ue nei confronti del nostro Paese per non essersi ancora adeguata alla direttiva sulle discariche. Una stangata milionaria respinta con vigore dal ministro per l'Ambiente, Gian Luca Galletti, che annuncia che non verrà pagato "nemmeno un euro", ricordando che il governo ormai da tempo ha voltato pagina. La sanzione, sottolinea il ministro, è "riferita al passato. Le discariche abusive in Italia sono già in sicurezza. Andremo in Europa - prosegue Galletti - con la forza delle cose fatte per chiudere i conti con la vecchia e pericolosa gestione" e "per non pagare nemmeno un euro di quella multa". "Siamo passati - spiega il ministro - da 4866 discariche abusive contestate a 218, nell'aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso accordi di programma sottoscritti in questi giorni con Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia". Mentre "le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro". Anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, trova "inaccettabile" la punizione all'Italia sul fronte dei rifiuti. Tuttavia, ritiene che "sia giusto far pesare le multe sulle amministrazioni inadempienti". Parole che non convincono la Commissione europea. "Ci sono stati chiaramente alcuni miglioramenti da parte dell'Italia ma non abbastanza" in quanto "non sono state adottate tutte le misure necessarie per adeguarsi alle norme Ue", spiega il portavoce della Commissione Ue per l'Ambiente Enrico Brivio. L'Italia, ribadisce Brivio, dovrà pagare i 40 mln, mentre per la penalità di 42,8 mln ogni sei mesi "potrebbe diminuire se l'Italia dimostra la conformità" con la sentenza e le norme Ue. Durissimo contro Galletti, il movimento Cinque Stelle. "Oggi dice che non pagheremo un euro. Non sappiamo come faccia ad affermarlo. Forse - attaccano i deputati pentastellati della Commissione Ambiente - vive in un mondo magico, senza discariche abusive né illegali. Con bonifiche realizzate a norma. Poi però si sveglierà e prenderà atto della realtà. Peccato che nel frattempo a pagare saremo tutti noi cittadini". Per i Cinque Stelle la condanna "era purtroppo annunciata. Abbiamo più volte, con atti di indirizzo e interrogazioni, chiesto al governo di affrontare la questione ma evidentemente c'erano sempre altre cose più importanti". Critico anche il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli: "Le politiche del ministro Galletti sui rifiuti porteranno ad altre inflazioni europee, perchè si sta puntando tutto su inceneritori e discariche".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore