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    Sette milioni di italiani a rischio per l'alcol

     

     

    Sette milioni di italiani a rischio per l'alcol

    09 apr 14 L'alcol e' un problema per sette milioni di italiani. Tra i giovani, consumatori per lo più occasionali, il rischio maggiore e' il binge drinking (che consiste nel bere molti alcolici anche diversi in un periodo piu' o meno breve di tempo), mentre tra adulti e anziani a destare preoccupazione e' il consumo giornaliero eccessivo di vino, birra o superalcolici. A lanciare l'allarme e' l'Istat, nel suo report sull'uso e l'abuso di alcol in Italia diffuso in contemporanea con l' "Alcohol Prevention Day", una giornata dedicata alla prevenzione organizzata dall'Osservatorio nazionale Alcol- Cnesps dell'Istituto Superiore di Sanità e dalla Società italiana di Alcologia. Sono 34 milioni 644mila gli italiani che dichiarano di bere almeno un alcolico all'anno, evidenzia l'Istat, 12 milioni e 300 mila dei quali ne hanno fatto uso quotidianamente. Evidenti sono le differenze di genere (consuma alcol almeno una volta l'anno il 77,5% degli uomini contro il 51,2% delle donne) ma anche i differenti stili di vita tra italiani e stranieri che vivono in Italia, che sembrano nel complesso consumare meno alcolici. I luoghi dove si eccede sono sempre di più e diversi: bar, pub o birrerie la propria casa o quella di amici o parenti, la discoteca o night e, infine, il ristorante, pizzeria, osteria , i luoghi all'aperto o per strada e persino i punti per la degustazione o i vinoforum. Nonostante il nostro Paese abbia complessivamente ridotto i consumi attestandosi a 6,10 litri di alcol puro annuali pro-capite, evidenziano invece i dati dell'Osservatorio nazionale Alcol-Cnesps dell'Iss, la situazione rimane ancora difficile, anche perché la riduzione non riguarda i consumatori definiti come "heavy drinkers" (i bevitori pesanti, che cioè superano i 40 grammi giornalieri se donne e i 60 se uomini) e per i quali sono necessari percorsi terapeutici specifici. Inoltre, anche in considerazione del pericoloso fenomeno in crescita tra i giovani denominato "Neknomination", in cui si beve, ci si filma e tramite il social network si invitano gli amici a fare di più, gli esperti pongono l'accento sul fatto che l'alcol può anche uccidere. In Italia nel 2010 sono morte per cause totalmente o parzialmente attribuibili all'alcol 16.829 persone al di sopra dei 15 anni. Nel complesso, il 20% dei decessi tumori maligni negli uomini e il 6,9% di quelli nelle donne e' attribuibile all'alcol, così come il 37% delle morti in incidenti stradali per gli uomini e il 18% per le donne. A livello regionale i valori più elevati di decessi attribuibili all'alcol tra gli uomini si registrano in Valle d'Aosta, nella Provincia Autonoma di Trento, in Molise , in Basilicata e in Calabria, mentre tra le donne in Molise, Valle d'Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria, Piemonte e Veneto.

    Rischio per i giovani. Nel 2013 sono state 34 milioni e 644 mila le persone di oltre 11 anni di età (il 63,9% del totale) che hanno dichiarato di avere consumato almeno un tipo di bevanda alcolica nell'anno. Di queste 12 milioni e 300 mila ne hanno fatto uso quotidianamente e 7 mln hanno comportamenti a rischio. Molto elevate sono le differenze di genere: consuma alcol almeno una volta l'anno il 77,5% degli uomini contro il 51,2% delle donne. E' quanto emerge da un report dell'Istat sull'uso e l'abusivismo di alcol in Italia. Nel complesso - rileva Istat - i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato, binge drinking, consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni) hanno riguardano 7 milioni e 144 mila persone, il 13,2% del totale, con delle differenze legate all'età, come spiega Emanuela Bologna dell'Istituto nazionale di statistica, presente all'Alcochol Prevention Day organizzato oggi a Roma dall'Osservatorio nazionale Alcol- Cnesps dell'Istituto Superiore di Sanità e dalla Società italiana di Alcologia. "Nei giovani il consumo e' più spesso occasionale, ma con un forte rischio di binge drinking (consumo eccessivo), mentre tra adulti e anziani a destare maggiore preoccupazione e' il consumo giornaliero eccessivo di alcol". Il 51,6% di coloro che hanno consumato alcolici nell'anno beve vino, il 45,3% birra e il 39,9% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori- emerge ancora dal rapporto Istat- e luoghi dove si eccede di più sono bar, pub o birrerie (40,5%), la propria casa o quella di amici o parenti (38%), la discoteca o night (16,2%) e, infine, il ristorante, pizzeria, osteria (7,3%), i luoghi all'aperto o per strada (6,8%), altri luoghi come i punti per la degustazione o i vinoforum.

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