Corte Appello Catanzaro dissequestra beni confiscati - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Corte Appello Catanzaro dissequestra beni confiscati

04 apr 14 "Non sussiste alcuna sproporzione tra valore dell'incremento patrimoniale rappresentato dal complesso Villa Filomena e le possibilità economiche di Paolo Ripepi, essendo risultato che la gran parte degli immobili sottoposti a confisca erano stati già edificati prima del lascito testamentario ufficializzato nel novembre 2006". Con questa motivazione la Corte d'appello di Catanzaro ha accolto il ricorso degli avvocati Nicola Cantafora, Giovanni Vecchio e Sandro D'Agostino, annullando il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Vibo Valentia il 15 luglio del 2011 nei confronti di Ripepi. L'uomo è stato condannato in via definitiva a tre anni e quattro mesi di reclusione nel processo "Dinasty" contro il clan Mancuso e contestualmente era stato avviato un procedimento di prevenzione patrimoniale che aveva portato, il 25 maggio 2012, alla conferma del provvedimento di sequestro emesso quattro anni prima dal Tribunale di Vibo Valentia. Il provvedimento riguardava un terreno di 500 metri quadri a Ricadi con annesso un prefabbricato removibile e il complesso residenziale denominato Villa Filomena, formalmente intestata alla figlia. Il tutto per un valore di circa 4 milioni di euro. Accogliendo il ricorso dei difensori, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il decreto della Corte d'Appello limitatamente ai beni immobili costituenti il complesso Villa Filomena, con cui veniva in sostanza convalidato il pronunciamento del Tribunale di Vibo. Corte che oggi si è pronunciata a favore di Ripepi.