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    A Reggio incontro internazionale sui beni confiscati

     

     

    A Reggio incontro internazionale sui beni confiscati

    02 apr 14 È iniziata questa mattina a Reggio Calabria, presso l'aula "Giuditta Levato" del Consiglio Regionale, la riunione internazionale di esperti nell'ambito del Progetto "Gestione, uso e destinazione dei beni sequestrati e confiscati", organizzato dall'United Nations Office on Drugs and Crime (Unodc) e dalla Regione Calabria. Al meeting - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - partecipano oltre 70 esperti, provenienti da tutto il mondo. Si tratta di funzionari governativi e di agenzie nazionali per la gestione dei beni confiscati, esponenti di forze dell'ordine e magistratura, funzionari di organizzazioni internazionali e studiosi. Obiettivo di questa prima riunione è l'identificazione di aspetti rilevanti e buone pratiche nella gestione dei beni sequestrati e confiscati, attività inserita nell'ambito della Conferenza degli Stati Parte della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione. Il meeting si è aperto con il saluto iniziale dell'Assessore ai Trasporti e all'Internazionalizzazione della Regione Calabria, Luigi Fedele. "Vi porgo il benvenuto a Reggio Calabria - ha detto l'assessore Fedele - per il meeting internazionale nell'ambito di questo progetto fortemente voluto dal Presidente Scopelliti. La scelta della città non è casuale, dato che qui vi ha sede l'Agenzia nazionale per i beni confiscati, ma avrete modo anche di apprezzare anche la bellezza e le straordinarie peculiarità del nostro territorio. È ben noto che la legislazione italiana, su questo tema, ha portato numerose innovazioni e siamo convinti che questa cabina di regia sarà in grado non solo di mettere in rete i diversi Stati, ma anche di valorizzare gli aspetti più importanti per il contrasto alla criminalità e la buona gestione dei beni confiscati, oltre che superare le criticità dei vari Paesi, al fine di fare rete e creare una strategia comune capace di armonizzare le azioni da porre in essere a livello internazionale. Mi preme anche ringraziare magistratura e forze dell'ordine per il loro quotidiano impegno nel contrasto alla criminalità organizzata". Il progetto ha nel complesso una durata di due anni e ha come fine ultimo l'elaborazione di linee guida e raccomandazioni agli Stati parte della Convenzione.

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