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    Il ministro Lanzetta ai funerali della donna uccisa a Monasterace

     

     

    Il ministro Lanzetta ai funerali della donna uccisa a Monasterace

    24 ago 14 Il Ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, sta partecipando a Monasterace ai funerali di Mary Cirillo, di 31 anni, uccisa lunedì scorso dal marito, Giuseppe Pilato, di 30, che ieri si è costituito ai carabinieri. Tra le corone di fiori giunte nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore, dove è in corso il rito funebre, anche quella del presidente della Camera, Laura Boldrin. Molta la gente, dentro e fuori la chiesa, che sta partecipando ai funerali. I funerali di Mary Cirillo vengono officiati dal vescovo di Locri, mons.Francesco Oliva. A concelebrare il rito il parroco di Monasterace, Francesco Passerelli. Il feretro con la salma di Mary Cirillo è stato portato nella chiesa di San Giuseppe lavoratore due ore prima dell'inizio dei funerali e fino a quando il rito non è cominciato c'è stato un flusso ininterrotto di persone che hanno voluto salutare per l'ultima volta l'ennesima vittima di femminicidio. Il ministro Lanzetta è stata a lungo sindaco di Monasterace.

    I familiari; chiediamo giustizia. "Al momento la famiglia Cirillo chiede solo che sia fatta giustizia, riponendo la massima fiducia nell'autorità giudiziaria". È quanto affermano i familiari di Mary Cirillo, la donna uccisa lunedì scorso a Monasterace dal marito, Giuseppe Pilato, che si è costituito ieri, in una nota diffusa dai loro legali di fiducia, gli avvocati Maria Roccisano, Marco Ruga e Marcello Manna. I familiari di Mary Cirillo, nel comunicato, "ringraziano la Comunità ed il sindaco di Monasterace, Cesare Deleo; tutti i rappresentanti politici, gli esponenti delle forze dell'ordine, e delle numerose associazioni e, in generale, tutti i coloro che hanno presenziato ai funerali della giovane mamma ed hanno manifestato il loro affetto e la loro solidarietà". "Un ringraziamento particolare - prosegue la nota - viene rivolto al pm della Procura di Locri, Rosanna Sgueglia; al colonnello Giuseppe De Magistris, che guida il Gruppo carabinieri di Locri; al capitano Marco Comparato, della Compagnia carabinieri di Roccella Jonica; al maresciallo Antonio Longo, della stazione carabinieri di Monasterace, e a tutti gli investigatori per l'impegno profuso nella conduzione delle indagini per il delitto di Mary. Particolare gratitudine viene altresì rivolta agli operatori Diano, Titty e Daniela Labate per la disponibilità e la preparazione che stanno dimostrando nell'assistere i piccoli figli di Mary ed i genitori della giovane madre, aiutandoli a superare il grave trauma che hanno vissuto e stanno vivendo".

    Vescovo: Continua a vegliare sui figli. "A te, Mary, dico: dormi mamma, ma continua a vegliare sui tuoi figli. E il Signore non tolga loro la gioia di vivere e la speranza". Sono le parole conclusive dell'omelia pronunciata dal vescovo di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, nel corso dei funerali di Mary Cirillo, uccisa lunedì scorso a Monasterace dal marito, Giuseppe Pilato. "Abbiamo bisogno di silenzio. Signore - ha detto ancora il vescovo Oliva - apri il nostro cuore e la nostra mente a comprendere che amore e responsabilità vanno insieme. Che nulla può giustificare gesti di violenza, che distruggono una vita, tante vite ed altre fanno piombare nell'abbandono e nella solitudine". "Se la nostra fede di fronte a certi fatti vacilla - ha affermato il vescovo in un altro passaggio dell'Omelia - lascia che ci chiediamo: dove stiamo andando? Che ne è dei nostri sentimenti? E degli affetti più cari? Come poter guarire il nostro cuore malato? Come salvaguardare l'amore dell'uomo e della donna senza che si trasformi improvvisamente in lacrime e pianto? Ti chiediamo qual è la via che ci porta alla vita? Non abbiamo dubbi: è il comandamento dell'amore, quello che abbiamo sempre conosciuto, ma poco praticato. Aiutaci a superare la terribile frattura che c'è dentro di noi tra la via del bene che ammiriamo e quella del male nella quale cadiamo. Questa 'divisione' in noi si chiama infedeltà, tradimento, ambizione, intrigo e tornaconto. E così il nostro mondo piomba nelle tenebre. Perdonaci, Signore. Rimuovi da noi l'indifferenza di fronte ad ogni forma di violenza nei confronti di donne madri, speranza di futuro, di vita e di fecondità. Rompi la solitudine fra le mura domestiche ed abbatti i muri eretti dal nostro egoismo e perbenismo". Mons. Oliva si è rivolto poi a Mary Cirillo esprimendole un "grazie se la tua morte - ha detto - apre la nostra riflessione alla sacralità della vita. Grazie se fai sorgere in noi il disprezzo per la violenza sulle donne, che sono le nostre madri. E su ogni forma di violenza. I tuoi occhi implorano pietà per i tuoi quattro figli generati nell'amore. Per l'amore fragile, tradito e dimenticato. Una pietà che siamo chiamati ad accogliere e ad invocare: pietà, Signore, pietà. La vita di una famiglia è stata ferita, sconvolta, invasa da domande e indiscrezioni: abbiamo bisogno di silenzio. Il nome di questo piccolo paese fatto di gente normale è risuonato dappertutto accompagnato da un senso di orrore e di inquietudine. Le parole sono come travolte dal disagio di avere perduto il significato che sembrava ovvio, il significato che tiene in piedi il mondo. Dopo quello che è successo, che cosa significano parole come 'marito', 'moglie', 'figlio', 'amore'?".

    La sorella: quante paure. Si sono conclusi a Monasterace i funerali di Mary Cirillo, uccisa dal marito. Insieme al Ministro Lanzetta hanno partecipato alle esequie alcuni deputati del Pd tra cui Doris Lo Moro e Enza Bruno Bossio. Presenti anche i consiglieri comunali di Monasterace, con in testa il sindaco, Cesare De Leo, ed alcune rappresentanti del gruppo facebook "Solo donne" a cui era iscritta la vittima. Ai funerali non c'era nessuno dei quattro figli di Mary Cirillo, di età compresa tra i 10 ed i due anni, e nessun familiare del marito della donna. In prima fila c'erano i genitori, il fratello e la sorella della donna uccisa. La sorella di Mary Cirillo, Giovanna, ha letto una lettera rivolta alla donna. "Nonostante le paure ed i problemi che hai vissuto, cara Mary - è scritto nella missiva - con noi eri sempre presente".

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