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    Dipendenti Fondazione Campanella in stato di agitazione: domina il caos

     

     

    Dipendenti Fondazione Campanella in stato di agitazione: domina il caos

    26 set 13 Caos e confusione. All'indomani della decisione di bloccare i ricoveri, avviare le procedure di licenziamento e disporre il trasferimento dei pazienti, presa dal presidente della Fondazione Campanella Paolo Falzea, è questa la situazione che si vive negli ambienti e tra i dipendenti del Polo oncologico di Catanzaro. Nella struttura sanitaria da oggi, sulla carta, sono bloccate le prenotazioni per quanto riguarda gli ambulatori e i ricoveri anche se il direttore sanitario Ubaldo Prati, ha scritto una lettera al management della struttura, dopo la comunicazione di ieri del presidente, per manifestare le difficoltà e l'impossibilità di dare seguito alle disposizioni soprattutto per quanto attiene al trasferimento dei pazienti in altre strutture. In molti casi, infatti - fanno notare i medici - si tratta di pazienti che seguono protocolli sperimentali, hanno bisogno di cure cadenzate nel tempo e che potrebbero essere per questo esposti a gravi rischi. Si teme anche per ripercussioni che si potrebbero avere sull'ordine pubblico. I dipendenti che non ricevono lo stipendio da mesi ormai ed hanno a che fare anche con la penuria di materiali, da stamani, sono in stato di agitazione e stanno manifestando davanti all'ingresso del rettorato per chiede un incontro ad uno dei soci della Fondazione. L'altro è la Regione Calabria. ''I reparti sono pieni - spiegano - si continua a lavorare ma domina la massima incertezza sulle prospettive future. Da una parte viene comunicato il blocco delle attività, dall'altra c'è la necessità di dare risposte alle esigenze dei malati dovendo combattere anche con la mancanza dei materiali necessari. In mezzo c'è la latitanza di chi dovrebbe dare delle risposte''.

    Sindacati: convocare tavolo. ''Le notizie di stampa relative al grave stato di crisi economica nel quale versa il Centro Oncologico - Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Tumori Tommaso Campanella, condizione che non lascia presagire nulla di positivo, sono elementi di evidente sconforto per i ricoverati ed i pazienti in cura fruitori della struttura stessa, oltre che per i 257 dipendenti a rischio di licenziamento''. E' quanto si afferma in una lettera inviata dalle segreterie di Fp-Cgil, Cisl-Fp e UIl-Fpl al prefetto di Catanzaro e per conoscenza, tra gli altri, al presidente della Regione, al rettore dell'Università Magna Grecia con lo scopo di chiedere un incontro immediato per discutere della vertenza. Questioni che sollevano - prosegue la lettera - ''molti dubbi ed interrogativi sul futuro della struttura sanitaria ad indirizzo oncologico. Il pesante indebitamento della Fondazione Campanella dovuto al progressivo taglio del finanziamento da parte della Regione ed all'applicazione della legge regionale n. 63 del dicembre 2012 così come modificata dal Dpgr 123 dell'11 settembre 2013 che modifica la natura giuridica della stessa in Ente di diritto privato, pone in grave crisi la continuità assistenziale dei ricoverati e dei pazienti oncologici e la tenuta occupazionale di tutto il personale ivi afferente, che ormai da quattro mesi non riceve gli emolumenti stipendiali, pur garantendo con sacrifici ed abnegazione il servizio di cura ed assistenza''. A giudizio dei sindacati ''la comunicazione del management di formale avvio della procedura di licenziamento collettivo e di messa in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 92/2012 di tutto il personale della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Tumori "Tommaso Campanella" Catanzaro; la sospensione dell'attività delle unità operative e la sospensione dell'erogazione dei servizi assistenziali agli ammalati di cancro e l'interruzione dei ricoveri degli ammalati oncologici sono le azioni che non hanno bisogno di ulteriori indugi per la convocazione di un tavolo urgente di confronto con i soggetti istituzionali per individuare e definire, nel rispetto della L.R. n.63/12, i tempi e le soluzioni finalizzate a garantire la necessaria e dovuta assistenza agli ammalati oncologici e la tenuta occupazionale delle professionalità che operano nella struttura sanitaria le cui prestazioni sono riconosciute anche in campo scientifico "di eccellenza".

    Martedì tavolo in Prefettura. E' stato convocato per martedì in Prefettura, a Catanzaro, il tavolo che si dovrà occupare della situazione della Fondazione Tommaso Campanella dopo la decisione del management di bloccare le prenotazioni ed i ricoveri, di trasferire i pazienti in altre strutture e di avviare le procedure di licenziamento dei dipendenti. Alla riunione con il prefetto Raffaele Cannizzaro, secondo quanto si è appreso, parteciperanno il rettore dell'Università Magna Grecia Aldo Quattrone, il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, i sub commissari per il piano di rientro dal debito sanitario, Luciano Pezzi e Luigi D'Elia, e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. La richiesta di apertura di un tavolo di confronto, alla luce delle ultime decisioni maturate dai vertici della Fondazione, era stata avanzata anche dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. In tarda mattinata una delegazione di lavoratori della Fondazione Campanella, in rappresentanza dei tanti dipendenti radunatisi davanti all'ingresso del rettorato a Germaneto, ha incontrato il rettore Quattrone. Nel corso dell'incontro, per quel che si è potuto sapere, è stato chiesto di intervenire nei confronti della Regione. La tutela dei posti di lavoro dei dipendenti della Fondazione Tommaso Campanella è stata il fulcro, riporta una nota del Comune di Catanzaro, del colloquio che il sindaco Abramo ha avuto con una delegazione del personale della struttura a palazzo De Nobili. Nel corso dell'incontro, il primo cittadino ha confermato, ancora una volta, la sua intenzione di difendere il ruolo della Fondazione all'interno del sistema sanitario del Capoluogo e ha assicurato che nell'incontro previsto per martedì prossimo, 1 ottobre, con il prefetto Raffaele Cannizzaro, riproporrà la necessità di trovare una soluzione definitiva e non penalizzante per tutti i 270 lavoratori.

    ''Il sindaco di Catanzaro non resterà a guardare davanti allo spettacolo, per nulla decoroso, di una burocrazia che tratta il problema di una struttura oncologica, dei suoi pazienti e dei suoi dipendenti come una pratica non degna nemmeno di un approfondimento''. E' quanto afferma, in una dichiarazione, il primo cittadino del capoluogo, Sergio Abramo, in relazione agli ultimi sviluppi della vicenda che riguarda la Fondazione Campanella. ''Gli impegni contenuti nel protocollo d'intesa firmato solennemente a Palazzo De Nobili dal presidente Scopelliti e dal rettore Quattrone - prosegue Abramo - vanno rispettati, così come vanno rispettati tutti i passaggi dell'iter di accreditamento della Fondazione Campanella. Non ho nulla da aggiungere, se non che il Comune di Catanzaro difenderà in tutte le sedi, non esclusa quella giudiziaria, gli impegni sottoscritti, opponendosi alla visione miope di chi, nascondendosi dietro il Tavolo Massicci, intende colpire la città capoluogo e la sua facoltà di medicina. Per quanto mi riguarda, continuerò a difendere il posto di lavoro di tutti i dipendenti della Fondazione, senza distinzioni. Mi attendo una reazione forte e autorevole del presidente Scopelliti, a cui spetta il compito di ripristinare il primato della politica sulle resistenze conservatrici di certi settori burocratici''.

    ''C'è una lobby burocratica, nemica della città, che vuole vanificare l'ottimo lavoro svolto dal presidente Scopelliti per salvare e rilanciare la Fondazione Campanella. L'insopportabile 'balletto delle carte' tra dirigenti del dipartimento della salute e il sub commissario D'Elia somiglia molto ad una congiura che si vuole tessere ai danni della città capoluogo, del suo sistema sanitario e della sua facoltà di medicina''. Lo afferma, in una dichiarazione, l'assessore regionale Domenico Tallini. ''Sono sicuro che il Governatore, che ha dimostrato finora con i fatti di amare Catanzaro - prosegue Tallini - non consentirà che burocrati probabilmente non disinteressati (è il caso del cosentino D'Elia che guarda con simpatia all'accordo tra La Sapienza e l'Asp di Cosenza) distruggano il grande patrimonio costituito dall'università Magna Graecia e dalla Fondazione Campanella. E con la massima chiarezza, assumendomene pienamente la responsabile, dico di ritenere scandaloso che il dirigente del settore Piano di rientro, Gianluca Scaffidi, abbia, d'intesa, ma sarebbe meglio dire in combutta, con il sub commissario D'Elia, restituito la proposta di revoca del Dpgr 123/13 che ha, nei fatti, snaturato la legge regionale n.63, ridimensionando la Fondazione Campanella alla quale sono stati sottratti, al di là dei posti-letto, soprattutto i rapporti con l'Università e le attività di ricerca''. ''La proposta di revoca - prosegue Tallini - è stata restituita al mittente senza il minimo approfondimento e senza nessuna motivazione. Il che è sinceramente inaccettabile. Non c'è bisogno di essere esperti di organizzazione sanitaria per capire che dietro la scusa di superare le criticità segnalate dai Ministeri competenti e dal Tavolo Massicci si nasconde una subdola manovra per depotenziare la legge 63 e derubricare la Fondazione Campanella a semplice clinica privata. Quanto sta avvenendo in alcuni settori del dipartimento della salute e nell'ufficio del sub commissario D'Elia non solo entra in rotta di collisione con la visione politica che noi abbiamo della Fondazione Campanella, ma vanifica anche i contenuti del verbale d'intesa, firmato proprio nelle stanze del Comune di Catanzaro, tra il presidente Scopelliti ed il rettore Quattrone che assegnava un preciso ruolo alla "Campanella" e puntava a rafforzare l'integrazione tra Facoltà di medicina e Aziende ospedaliere''. ''Se la lobby burocratica - conclude Tallini - che s'incunea tra il dipartimento della salute e l'ufficio del sub commissario D'Elia pensa di piegare la politica ai propri interessi si sbaglia di grosso. E sarà il Governatore Scopelliti a debellarla".

    ''La propaganda di regime e le false promesse del governatore Scopelliti non sono servite ad evitare che la situazione della Fondazione Campanella esplodesse in maniera drammatica, ben oltre i timori di dipendenti e pazienti''. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono il deputato del Pd Alfredo D'Attorre, i consiglieri regionali del partito Pierino Amato e Tonino Scalzo, il dirigente provinciale Enzo Bruno e il coordinatore cittadino di Catanzaro Beppe Marcucci. ''Il management del Polo oncologico - prosegue la nota - si è visto costretto a procedere al blocco dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali, dal 30 settembre, al trasferimento dei pazienti attualmente in carico alla Fondazione, ma soprattutto ha avviato il licenziamento del personale. I proclami da passerella e i protocolli d'intesa che per giorni hanno permesso al governatore, anche nella sua veste di commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, di assurgere al ruolo di indiscusso risolutore, dando lustro al governo del centrodestra, non sono serviti. Così come non sono bastate le migliaia di euro spese per pubblicizzare la 'buona sanità' calabrese quando i problemi scoppiano, nonostante i bei manifesti affissi dovunque, prendendo la forma di un dramma che rischia di diventare una pericolosa emergenza sociale. Il tutto si consuma nel silenzio assordate della Regione''. ''Bisogna essere pratici: alla Fondazione Campanella, per sperare nella ripresa dell'attività - sostengono ancora gli esponenti del Pd - servono circa 20 milioni di euro per saldare i debiti pregressi, perché la Roche e le altre industrie farmaceutiche non sono disposte a fare più credito. Il provvedimento che trasforma il Polo oncologico in una struttura sanitaria privata assicura risorse appena necessarie al pagamento degli stipendi del personale. E' il momento che il presidente della Giunta regionale prenda una posizione chiara, e nello stesso tempo si coinvolgano tutte le istituzioni interessate, a partire dal ministero della Salute, per affrontare in maniera risolutiva le cause di una situazione che si trascina da anni e rischia di danneggiare decine di famiglie, violando il sacrosanto diritto alla salute dei calabresi''.

    Una delegazione dei gruppi consiliari di minoranza al Comune di Catanzaro, composta dal capogruppo del Pd Salvatore Scalzo, dal vice presidente del consiglio comunale Roberto Guerriero e dal consigliere Vincenzo Capellupo, ha incontrato il presidente della Fondazione Campanella, Paolo Falzea, in seguito alla decisione di procedere al blocco dei ricoveri e l'avvio delle procedure di licenziamento. Lo riferisce un comunicato dei gruppi di minoranza. ''Guerriero, Scalzo e Capellupo - prosegue la nota - hanno espresso la propria vicinanza ad una delegazione dei lavoratori che presidia i corridoi della struttura dopo il confronto con Falzea che ha spiegato le serie difficoltà in cui versa la struttura. L'accreditamento di 35 posti letto e il trasferimento delle unità non oncologiche all'Azienda ospedaliera 'Mater Domini' mette in seria difficoltà il proseguimento delle attività della Fondazione declassata a struttura privata e nello stesso tempo il futuro della centralità del ruolo dell'Università di Catanzaro. La Fondazione sganciata dal ruolo della ricerca e della formazione - è emerso nel corso del confronto - a metà strada tra struttura pubblica e privata risulta definitivamente compromessa''. ''Serve in sostanza - affermano Guerriero e Scalzo - una visione progettuale definitiva del futuro della struttura nella quale rischiano il posto di lavoro 170 persone: la salvaguardia del livello occupazionale resta una priorità''. ''I consiglieri del centrosinistra - riporta ancora la nota - hanno invitato i lavoratori a rimanere uniti nella sacrosanta battaglia per la difesa per proprio posto di lavoro, garantendo il proprio sostegno a tutte le iniziative che intenderanno intraprendere. A partire dal presidio che dovrebbe essere organizzato in occasione del tavolo istituzionale che si terrà martedì 1 ottobre in prefettura. Scalzo, Guerriero e Capellupo si sono, quindi, recati a Palazzo Alemmani per chiedere un incontro urgente al presidente della Giunta regionale, Scopelliti, in merito alla Fondazione Campanella. Incontro che dovrebbe tenersi la prossima settimana al rientro del governatore in sede''.

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