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    Mons. Morosini "Non coniugare la Fede col malaffare"

     

     

    Mons. Morosini "Non coniugare la Fede col malaffare"

    14 set 13 ''Reggio ha bisogno di ritornare al Signore, ai grandi valori cristiani, ad una grande e rinnovata testimonianza di vita. Miei cari fratelli, in questo momento storico difficile per la città, i cristiani cattolici devono dare una grande prova di coerenza. Maria ci dice: fate quello che Gesù vi dice di fare''. E' un passo del discorso del nuovo arcivescovo di Reggio Calabria mons. Giuseppe Fiorini Morosini in occasione della consegna del Quadro della Madonna della Consolazione da parte dei frati Cappuccini nell'ambito della festa dedicata alla Vergine. ''O Maria, in questo momento difficile della vita della nostra città - ha aggiunto il presule - dall'alto di quel quadro tu sembri dire a tutti noi, quasi come risposta di fede al nostro grido: sulu a maronna 'ndhi restau, tu sembri dire a tutti, forse con materno tono di rimprovero: Nun sugnu sulu ieu che vi restai, ca ci siti puru vui ccu mia. Si, o Maria, noi accogliamo queste tue parole come richiamo forte alle nostre coscienze di credenti, perché assumiamo nei confronti della nostra città la responsabilità di cittadini. Ci siti puru vui: Con queste parole ci dici che non possiamo rinunciare alla speranza, che ci portiamo dentro come cristiani, e, quindi all'obbligo di annunciarla, secondo le parole di S. Pietro: voi dovete rendere ragione della speranza che è in voi. Ci siti puru vui. Ci esorti a riscoprire il gusto della partecipazione alla cosa pubblica, mettendo il bene comune sopra gli interessi personali. Ci siti puru vui. Ci solleciti a purificare le nostre coscienze dall'apatia, dall'egoismo, dall'invidia. Ci siti puru vui. Ci gridi forte che non possiamo coniugare fede e malaffare. Quante critiche riceve la Chiesa per questa connivenza. O Madre, tu ci chiedi di interrompere questa sciagurata e dannosa connivenza. Ci siti puru vui. Ci spingi, o Maria, ad andare avanti con fede, indicandoci in quella comunione di fede con gli apostoli nel Cenacolo, la tua presenza di speranza e di vita''. ''Allora tu davi coraggio a un manipolo di poveri uomini, distrutti dalla paura - prosegue mons. Morosini - a iniziare la grande avventura della predicazione del Vangelo, che ha cambiato il mondo. Noi non abbiamo il mondo davanti; abbiamo solo la nostra città. Reggio non arrenderti. Dinanzi all'immagine di Maria devi promettere a te stessa che scommetterai sulla speranza, sull'impegno, sulla rinascita, sul superamento delle conflittualità, sulla comunione, sul futuro possibile. E' un atto di amore alla città, che diventerà atto di amore a Maria''.

    Le parole dell'arcivescovo di Reggio Calabria mons. Giuseppe Fiorini Morosini sono ''un messaggio soprattutto di speranza'': lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti presente alla processione della la Sacra Effige della Madonna della Consolazione, Patrona della città di Reggio. ''L'ennesima testimonianza - ha aggiunto Scopelliti - di un Arcivescovo che si è da poco insediato che lancia messaggi forti, coerenti, soprattutto messaggi di unità, di coesione, che vanno accolti e devono trovare anche la capacità di sintesi da parte di chi ha il compito di mettere in atto questi indirizzi''. Lungo il tragitto, fino all'ingresso in città, accolta da numerose autorità cittadine, la Vara con la Sacra e Venerata Effige della Madonna della Consolazione ha sostato, prima davanti ad alcune strutture sanitarie e davanti alla sede del Consiglio regionale della Calabria. Ad attenderla assieme al Gonfalone c'erano il vicepresidente dell'Assemblea Alessandro Nicolò, il segretario-questore Giovanni Nucera, il presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Campanella Candeloro Imbalzano, l'assessore ai Trasporti Luigi Fedele ed il capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, Pasquale Crupi.

    ''La celebrazione in onore di Maria della Consolazione salda il secolare momento di straordinaria unità dei reggini attorno alla loro Protettrice. Un appuntamento, quello delle Festività Mariane, intriso di emozioni profonde e particolarmente avvertito nel profondo dei cuori''. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio reginale Alessandro Nicolò che stamani ha reso omaggio alla Sacra Immagine della Madonna della Consolazione durante il passaggio della Varia dinanzi a Palazzo Campanella. ''All'immagine della Madre del Cristo - prosegue Nicolò - i fedeli innalzano le richieste di speranza, di conforto, da quasi cinque secoli ininterrottamente. Anche quest'anno, a migliaia, uomini e donne di ogni censo sociale hanno voluto seguire l'Immagine Sacra, affiancando l'intero Capitolo della Curia arcivescovile Metropolitana, oggi presieduto dal nuovo Vescovo, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, a cui rivolgo il mio deferente omaggio. Una manifestazione di accorata commozione popolare, di tutto il popolo reggino, che si ritrova sotto lo sguardo protettore della sua Signora''. ''Reggio sta vivendo comprensibili inquietudini - sostiene ancora Nicolò - ma anche molte speranze. E con questo spirito che la cittadinanza eleva alla sua Signora le proprie preghiere per un futuro più sereno, per un avvenire di lavoro per i suoi giovani, di pace e sicurezza per le famiglie, di giustizia sociale e di solidarietà con gli ultimi. Si tratta di questioni su cui spesso la Chiesa calabrese interroga la politica, con domande e richieste che suonano da sprone per le istituzioni, nazionali e locali, per conquistare obiettivi di crescita che pongano al centro i bisogni dei più deboli e dei meno garantiti. In Calabria, si sta lavorando in maniera coerente per rafforzare le istituzioni e sottrarle al condizionamento dei 'poteri forti' e del crimine organizzato, un impegno che impone un alto tasso di coesione della nostra società ed il ripudio di occasioni di improduttive polemiche''. ''Una Calabria, dunque - sostiene ancora il vicepresidente del Consiglio regionale - cosciente dei suoi diritti e più determinata nelle sue rivendicazioni, e che non intende rinunciare al riconoscimento di quel debito storico che l'Italia ha nei suoi confronti da cui dipendono gli esiti futuri per un più radicato e duraturo sviluppo delle condizioni civili e socio-economiche di questa nostra terra. L'agire della Regione, dunque, è costante ed efficace, e nonostante le impigliature nel filo spinato delle burocrazie, sta iniziando a produrre risultati concreti e si lavora con caparbietà e determinazione per creare un sistema virtuoso per riportare ad una gestione ordinata il debito della sanità, gli interventi per l'ambiente, la sicurezza sociale ed il sostegno alle nostre imprese. La nostra voglia di fare rimane alta e sotto l'egida protettrice della Madre della Consolazione, riusciremo a salvaguardare gli interessi di tutta la collettività calabrese che ci ha affidato il mandato di rappresentarla in questo tempo. I richiami del nuovo arcivescovo, mons. Morosini, alle pubbliche amministrazioni contenuti nella sua omelia di insediamento, permeati da preoccupazione e da elevata responsabilità sociale, incrociano la nostra volontà di rinnovare la Calabria''. ''Intendo rivolgere un devoto saluto a mons. Vittorio Mondello - conclude Nicolò - per il modo con cui egli è stato vicino in questi lunghi anni alla comunità reggina, protettore degli ultimi e dei più bisognosi, stimolando con la sua opera le istituzioni pubbliche a far sempre di più affinchè nessuno mai resti solo''

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