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    Il S.Anna Hospital centro pilota studio "Gissi"

     

     

    Il S.Anna Hospital centro pilota studio "Gissi"

    19 ott 13 Due riconoscimenti, secondo quanto riferisce un comunicato, per il Centro calabrese di Alta Specialità del Cuore, con sede a Catanzaro. Entrambi importanti e significativi. Il primo: il S.Anna Hospital è diventato centro pilota nell'ambito dello studio "Gissi Outliers Var" sulla bicuspidia valvolare aortica (Bav), avviato a suo tempo su iniziativa dell'Anmco, l'Associazione dei medici cardiologi ospedalieri e della Fondazione "per il Tuo cuore" Onlus, nata su impulso della stessa Anmco. L'arruolamento dei pazienti era stato avviato al S.Anna nel marzo di quest'anno e la struttura ospedaliera era stata l'ultima a partire tra quelle che, in Italia, da ottobre 2012, partecipano allo studio. In pochi mesi dunque il "sorpasso", grazie al numero complessivo di pazienti che, nel frattempo, sono stati curati a Catanzaro. "È un fatto di grande rilevanza - spiega il direttore generale del Sant'Anna Hospital, Giuseppe Failla - non solo sul piano medico ma anche perché aiuta a capire le ragioni per cui il numero di casi trattati ogni anno è uno dei requisiti principali che a norma di legge identificano un'Alta Specialità di Eccellenza". In effetti, a proposito dello studio Gissi e della bicuspidia valvolare aortica, basti pensare che solo una parte dei pazienti affetti da Bav sviluppa nel tempo complicanze e, in più, alcuni studi evidenziano come le diverse caratteristiche della patologia possono identificarne differenti fenotipi (complesso dei caratteri fisici esterni di un individuo, risultato del suo patrimonio genetico). Questo fa sì che, allo stato attuale, non esista un criterio per definire, una volta diagnostica la Bav, quali saranno i malati più a rischio di sviluppare una degenerazione valvolare o di parete dell'aorta ascendente o di entrambe. Lo studio ha quindi l'obiettivo di riconoscere caratteristiche peculiari e comuni all'interno di fenotipi omogenei, con la possibilità di identificare e stratificare un rischio evolutivo per ciascuna forma di Bav. "Appare quindi chiaro - aggiunge Failla - che solo un ospedale che tratta un numero elevato di malati, come il S.Anna, può risultare idoneo a partecipare a questo tipo di studi". Il secondo riconoscimento per il Centro regionale di Alta Specialità del Cuore arriva invece dalla Società Italiana di Diagnostica Vascolare, che ha identificato nel S.Anna uno dei Centri di riferimento per i suoi Corsi istituzionali teorico-pratici. Contestualmente, la stessa Sidv ha individuato nel dottor Elia Diaco, responsabile dell'ambulatorio di Angiologia del S.Anna, il proprio referente per la Calabria. I corsi, organizzati a livello regionale, sono rivolti a tutti i medici che si interessano delle patologie dell'apparato vascolare sia in ambito clinico sia in ambito diagnostico e si propongono un approfondimento sui percorsi diagnostico-terapeutici più idonei nel campo delle malattie vascolari, associato a una puntualizzazione sulle modalità di follow-up secondo le più aggiornate Linee guida nazionali ed internazionali.

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