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    Ad Arcavacata iniziata costruzione fabbrica italiana di raggi X

     

     

    Ad Arcavacata iniziata costruzione fabbrica italiana di raggi X

    16 ott 13 Al via la costruzione della fabbrica italiana di raggi X, la sorgente Star. I lavori sono cominciati nei giorni scorsi presso il campus dell'Università della Calabria che sta realizzando il progetto in collaborazione con il Consorzio Nazionale di Scienze Fisiche della Materia (Cnism) con l'ausilio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Nell'edificio in costruzione, ad Arcavacata di Rende (Cosenza), oltre agli acceleratori di elettroni e i laser di potenza necessari per la produzione di raggi X, sarà ospitata anche la stazione sperimentale di microtomografia, ossia un microscopio tridimensionale a raggi X con caratteristiche uniche in Italia e fra i più avanzati al mondo, sviluppato in collaborazione con la Sincrotrone Trieste. ''I tempi di realizzazione dell'Hangar che ospiterà Star saranno estremamente rapidi'' ha osservato il responsabile unico del Procedimento Vincenzo Brancaccio, che insieme con il direttore dei lavori Roberto Scornajenghi, assicura la consegna dell'opera per l'inizio del 2014. L'edificio che ospiterà la sorgente, con una superficie di 1250 metri quadri, sorge accanto al Polo Tecnologico dell'università della Calabria anch'esso in costruzione. La sorgente Star è finanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, oltre ad essere uno strumento innovativo per la ricerca di base, la macchina promette di avere applicazioni nel settore medico diagnostico, nella caratterizzazione di materiali innovativi, nell'analisi per i beni culturali e la biologia. Cnism e Università della Calabria stanno infatti già lavorando alla costruzione di nuove proposte progettuali aperte agli enti di ricerca per nuove realizzazioni nel programma di fondi europei 2014/2020. L'obiettivo è inserire la macchina una volta costruita nella rete delle grandi facility europee. ''La rete di infrastrutture europee alla quale Star ambisce di contribuire – osserva il presidente del Cnism, Ezio Puppin – è quella delle facility di luce avanzata come, per esempio, la Extreme Light Infrastructure in fase di avvio a livello europeo''.

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