NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Domiciliari per il giornalista Gangemi

     

     

    Domiciliari per il giornalista Gangemi

    11 ott 13 Ha ottenuto gli arresti domiciliari il direttore de "Il dibattito", Francesco Gangemi, di 79 anni, arrestato nei giorni scorsi perché deve scontare una condanna a 2 anni per diffamazione aggravata a mezzo stampa. I giudici del tribunale di sorveglianza di Reggio Calabria hanno accolto l'istanza dei difensori, gli avvocati Lorenzo Gatto e Giuseppe Lupis. L'arresto era stato eseguito su disposizione della Procura generale di Catania. Ad attendere Francesco Gangemi fuori dal carcere di Reggio Calabria c'era il figlio Maurizio. Il provvedimento con il quale sono stati concessi gli arresti domiciliari è stato consegnato ai legali del giornalista. Alla base della richiesta c'erano i problemi di salute di Gangemi. Nell'ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Catania era evidenziato che il giornalista aveva omesso di presentare nei termini prescritti l'istanza per la concessione delle misure alternative alla detenzione . L'arresto di Gangemi aveva suscitato scalpore e riaperto il dibattito sull'approvazione del provvedimento per evitare il carcere per il reato di diffamazione.

    Siddi "Bene Gangei, ora riforma del codice". "La decisione del Giudice di sorveglianza di Reggio Calabria di far uscire da una cella il giornalista settantanovenne Francesco Gangemi, portato in carcere sabato scorso per scontare una condanna per diffamazione a mezzo stampa e per essersi rifiutato a rendere note fonti fiduciarie di notizie, va accolta con sollievo umano''. Lo dichiara il segretario della Fnsi, Franco Siddi. ''Resta però lo sconcerto per la decisione a monte di mandare in galera un uomo di settantanove anni, per di più malato - prosegue Siddi -, mentre la Corte Europea di Strasburgo condanna ripetutamente l'Italia per quello che rimane un mostro giuridico (il carcere per i reati a mezzo stampa). Una pena in assoluta sproporzione rispetto alla qualità del delitto contestato. Rimane perciò l'amarezza che non si siano subito valutate le condizioni alternative per l'esecuzione di una condanna a pena detentiva''. ''A questo punto - aggiunge il segretario Fnsi -, ogni altro atto di equilibrio e umanità che possa riguardare il caso Gangemi potrà essere preso in considerazione. La Fnsi è pronta anche a rivolgere un appello al Capo dello Stato perché possa considerare un intervento nell'esercizio delle facoltà che gli attribuisce la Costituzione. Certamente urgentissimo e non ulteriormente rinviabile - sia alla luce delle nuovi recenti sentenze di condanna della Corte Europea sui diritti dell'uomo, sia in relazione all'ultimo caso di un giornalista condannato al carcere - la 'riflessione' sull'esigenza di pervenire a una disciplina più equilibrata ed efficace dei reati di diffamazione a mezzo stampa" sollecitata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del provvedimento di commutazione della pena che egli adottò alla fine del dicembre scorso nei confronti del direttore del giornale Alessandro Sallusti. La riforma del Codice su questo punto, già all'esame della Camera, non può essere davvero in alcun modo ulteriormente rinviata''.

    Pirovano-Galizzi "Mai più altri Gangemi". "Abbiamo ricevuto l'attesa notizia dal figlio Maurizio con una cordiale ed emozionante telefonata. Un primo, ma insufficiente passo avanti, che deve concludersi con la restituzione della totale libertà a un giornalista colpito da una pena assurda". Il Movimento Liberi Giornalisti, attraverso Paolo Pirovano, segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, e Pierfrancesco Gallizzi, consigliere della Fnsi, commenta così la concessione degli arresti domiciliari al direttore de "Il dibattito", Francesco Gangemi. "Il figlio Maurizio - hanno aggiunto - era contento di aver potuto riabbracciare il padre e ha ringraziato tutti coloro che hanno espresso solidarietà a suo padre". "La nostra battaglia - concludono i due esponenti del Movimento Liberi Giornalisti - non termina oggi: non dovrà mai più ripetersi un caso Gangemi".

    Parisi: "Notizia che da solievo". "La concessione degli arresti domiciliari a Francesco Gangemi suscita un'immediata sensazione di sollievo, che non deve, però, far passare in secondo piano la gravità dell'atto perpetrato ai danni di un giornalista, tra l'altro di 79 anni e in precarie condizioni di salute, per il reato di diffamazione a mezzo stampa". Lo afferma il vicesegretario nazionale della Fnsi, Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria. "E, soprattutto, arrestato - aggiunge - per non aver voluto rivelare la fonte di una notizia" Carlo Parisi rinnova, quindi, l'appello al Parlamento "perché riformi, con urgenza, la legge sulla diffamazione, come si è impegnata a fare di recente la Camera, per evitare il ripetersi di queste vergogne".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore