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    Figlia sparatore a Palazzo Chigi: chiedo giustizia. Il fratello "Una vittma"

     

     

    Figlia sparatore a Palazzo Chigi: chiedo giustizia. Il fratello "Una vittma"

    07 ott 13 "Come mio padre, anch'io sono convinta che Preiti fosse lucidissimo quel giorno";"domani il GUP deciderà se accogliere le richieste della difesa e io mi aspetto che almeno un po' di giustizia venga fatta.Visto che il rito abbreviato gli è già stato dato speriamo in qualcosa di più sostanzioso" Lo ha detto- nel corso di un'intervista telefonica a "Mattino 5" la trasmissione condotta da Federica Panicucci e Federico Novella- Martina Giangrande, figlia del brigadiere Giuseppe, rimasto gravemente ferito a seguito della sparatoria avvenuta per mano di Luigi Preiti a Piazza Montecitorio durante il giuramento del Governo Letta. "Mio padre non sta meglio, è ancora in ospedale. Continuiamo a fare fisioterapia", ha raccontato la ragazza, riferendo che il suo genitore "si chiede ancora perché Preiti ha colpito loro. Purtroppo io non so cosa rispondergli perché la realtà è che una motivazione non c'è" . "La famiglia non si è mai messa in contatto con noi. E' arrivata una lettera da parte di Preiti, mi è stata consegnata dal Comando Generale dei Carabinieri ma se devo essere sincera non me ne faccio niente. - ha aggiunto Martina Giangrande- Non mi interessa. Non c'è giustificazione a questo gesto. Mio padre rifarebbe tutto quello che ha fatto quel giorno".

    Il fratello "Vittima del sitema". "Mio fratello è uno delle tante vittime del sistema perché purtroppo non funziona più niente in Italia: separato dalla moglie, otto mesi che non vedeva il figlio perché era dovuto tornare giù ad abitare con i miei genitori. Il lavoro non c'era, i soldi nemmeno. Quello che ha fatto Luigi è incredibile perché se l'ha fatto lui lo può fare chiunque": così -in un'intervista a Mattino Cinque- Arcangelo Preiti, fratello di Luigi, l'uomo che il 23 aprile scorso ha aperto il fuoco a Piazza Montecitorio durante il giuramento del Governo Letta, ferendo 3 Carabinieri. "Sono andato in carcere diverse volte e ho trovato un uomo molto provato- ha riferito il fratello di Preiti- Mi ha chiesto come sta il signor Giangrande ed è contento che si stia riprendendo. Ha capito di aver sbagliato. Mi ha detto: 'non preoccupatevi per me, uscirò di qui meglio di come ero. Lui ora sta iniziando a rendersi conto di quello che ha fatto, prima non capiva niente. Ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime con delle lettere. Ha detto che non voleva fare quello che ha fatto e che è molto dispiaciuto".

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