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    Antonio Fuoco, driver Academy Ferrari, un cosentino che ce l'ha fatta

     

     

    Antonio Fuoco, driver Academy Ferrari, un cosentino che ce l'ha fatta

    04 ott 13 E' ad Imola per l'ultima puntata del campionato di Formula Renault, Antonio Fuoco, driver dell'Academy Ferrari e attuale leader della classifica della corsa monoposto monomarca europea. Ha bisogno di un sol punto per vincere il titolo. A soli 17 anni, Antonio Fuoco, cosentino di Cariati, è l'esempio di un un calabrese che ce l'ha fatta. Grazie soprattutto ai suoi genitori, a mamma Lina e papà Gabriele, a suo fratello Leonardo che hanno fatto squadra ed hanno creduto nelle sue doti eccezionali. Grazie anche ai suoi manager Francesco Principe ed al mitico Enrico Zanarini, manager, tra gli altri, di Eddie Irvine (pilota Ferrari dal 1996 al 1999). Un filo sottile che lega quest'ultimo con Antonio b è la storia del suo casco. Il casco di Irvine. Voluto da Antonio ai tempi delle corse sui kart. "Mi ricordo che s'impuntò e voleva solo quel casco che costava tanti soldini", racconta il padre Gabriele. Un filo sottile che porta dritto dritto al manager che oggi si trova tra i suoi puledri di razza il campione cosentino di Cariati. A soli 16 anni mette le mani su di una Formula Reanult. A gennaio le prime prove in segreto a Vallelunga, ad aprile la prima gara in Formula Renault. Subito davanti a tutti a regalare la foto dei suoi scarichi agli avversari. Pole position e vittoria. Doti subito scoperte in Ferrari dove era già entrato a far parte dell'Accademia, il Ferrari Driver Academy (Fda) e tenuto sotto pressione da quel Luca Baldisserri ingegnere di macchina di quel tale campione del mondo di Formula uno che risponde al nome di Michael Schumacher. La sua carriera un fulmine costruito mattone dopo mattone, vittoria dopo vittoria. Sui kart dove vince di tutto e di più partendo dalla piccola pista di Torretta di Crucoli a due passi da casa sua. Scala tutti i campionati kart passando dalla 50 alla 60, al KF3 fino al KF2 dove semina vittorie a piene mani. Un bambino prodigio nato col piede pesante. "In formula è stato il mio approccio più bello" racconta ai suoi fan che questa estate a Cariati gli hanno tributato una festa in suo onore. "Si accellera anche in curva e la macchina ha una stabilità impressionante". Lui, che ha il piede destro di piombo, non cercava altro. A Maranello, dove vive quando non corre per il Campionato Formula Renault, respira odore di formula e vive a stretto contatto col reparto corse della Formulla Uno e di due personaggi che rispondono al nome di Alonso e Massa. Quest'anno ha compiuto 17 anni e tra sabato e domenica dovrà raccogliere un punto per un altro record da raccontare. La vetta del Campionato Formula Renault. Sei vittorie e tante pole position su piste mai viste. Una stella è nata e sta crescendo con i giusti ingredienti. Una serità e tanta applicazione che per un giovane della sua età è davvero fuori dal comune. La ricetta la conosce bene ed il successo non l'ha ubriacato. Tanto lavoro e tanto sudore senza grilli per la testa. Come un vero professionista. Ad maiora, campione. Il futuro è nelle tue mani. (pg)

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