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    Traffico di droga tra Italia e Francia, 23 arresti nella Piana. Sequestri

     

     

    Traffico di droga tra Italia e Francia, 23 arresti nella Piana. Sequestri

    01 ott 13 Un'operazione della Squadra mobile di Reggio Calabria ha portato a termine l'esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone accusate di aver fatto parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e hashish. L'indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dds) di Reggio Calabria, ha permesso di disarticolare, secondo quanto riferisce la Polizia di Stato, una pericolosa ed agguerrita organizzazione criminale transnazionale, con base operativa nella Piana di Gioia Tauro, che provvedeva ad importare dalla Francia ingenti quantitativi di cocaina e hashish che venivano successivamente smerciati in altre regioni italiane. Contestualmente è stato disposto anche il sequestro preventivo di un immobile a Gioia Tauro, del valore di oltre un milione di euro, che era nella disponibilità di uno degli indagati.

    Gli arresti: Nel corso dell'operazione della squadra mobile di Reggio Calabria sono state notificate le ordinanza di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Dda. Le persone coinvolte nell'operazione sono: Girolamo Magnoli, 44 anni di Cannes (Francia); Girolamo Magnoli (33) di Antibes (Francia); Filippo Iannì (57) di Palmi; Salvatore Ierace (24) di Gioia Tauro; Ippolito Raso (25) di Cinquefrondi; Michelangelo Raso (36) di Taurianova; Antonio Sorrenti (27) di Gioia Tauro; Antonino Lofaro (33) di Gioia Tauro; Giovanni Sacco (51) di Palermo: Salvatore Inzerra (46) di Palermo; Antonino Sala (29) di Palermo; Matteo Testa (29) di Palermo; Pietro D'Agostino (64) di Palermo; Angela D'Alia (51) di Palermo; Jerome Patrick Samarovski (25) di Cannes (Francia); Samir Saguia (37) di Casablanca (Marocco); Sodok Ghalloussi (25) di Cannes (Francia); Michele Giovanizzo (37) di Gioia Tauro; Arcangelo Furfaro (43) di Taurianova; Mirko Lucchetta (25) e Carmelo Guerrisi (23), entrambi di Gioia Tauro. Secondo gli investigatori al vertice dell'organizzazione c'era Girolamo Magnoli (44), il quale, oltre a promuovere, dirigere ed organizzare l'organizzazione, procurava in Francia lo stupefacente da importare in Italia. Magnoli aveva contatti diretti con il gruppo di trafficanti residenti in Francia.

    Tariffario in base a qualià e quantità. Nel corso dell'indagine della squadra mobile di Reggio Calabria che stamane ha portato all'arresto di 23 persone è emerso che il prezzo della droga variava secondo la qualità e la quantità acquistata. In media, il prezzo dell'hashish oscillava tra i 1.400 ed i 1.700 euro al chilo, mentre la cocaina tra i 45.000 ed i 50.000 euro al chilo. Dalle indagini sono emersi rapporti intensi tra il gruppo dei calabresi e quello dei palermitani. A capo del gruppo dei siciliani c'era Giovanni Sacco, residente nel quartiere Brancaccio del capoluogo siciliano, il quale curava l'acquisto sistematico di ingenti quantitativi di droga direttamente dai calabrese. L'indagine, durata oltre due anni, è stata caratterizzata da numerose intercettazioni telefoniche e da servizi di sorveglianza finalizzati a riscontrare il contenuto dei dialoghi tra i componenti dell'organizzazione

    Intreccio Calabria-Sicilia-Francia: Una stretta collaborazione tra personaggi vicini a Cosa Nostra ed esponenti della 'ndrangheta della Piana Gioia Tauro per la fornitura di stupefacenti. Ruota attorno a questo intreccio, che aveva ramificazioni fino in Francia, l'indagine della squadra mobile di Reggio Calabria che ha smantellato una organizzazione di trafficanti di droga. I poliziotti hanno arrestato 21 dei 23 destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta della Dda. I particolari dell'operazione "Griffe", così denominata perché gli indagati criptavano i loro contatti utilizzando nomi di marchi famosi, sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, dal Procuratore aggiunto Michele Prestipino, dal questore, Guido Longo, e dal Capo della Squadra mobile, Gennaro Semeraro. "Una operazione - secondo le valutazioni del Procuratore De Raho - particolarmente significativa. Il traffico di stupefacenti, soprattutto hashish e cocaina, era gestito da persone emigrate dalla Calabria domiciliate in Francia. Addirittura uno degli arrestati in Francia, Girolamo Magnoli, è risultato essere omonimo di un altro Girolamo Magnoli residente a Gioia Tauro". Nell'operazione sono stati arrestati anche francesi di origine magrebina. Il traffico oltre che rifornire molte aree di spaccio in tutta Italia, approvvigionava il quartiere palermitano di Brancaccio. Il Procuratore aggiunto Prestipino ha sottolineato "la pericolosità di queste organizzazioni, che si formano con base territoriale in provincia di Reggio Calabria e rappresentano l'anello intermedio tra l'attività di spaccio e la grande importazione, soprattutto quella proveniente dalle zone di produzione del Sud America".

    La droga indicata coi nomi della griffe. I nomi di diverse griffe della moda venivano utilizzati per indicare il tipo di droga che bisognava acquistare. E' questo uno dei particolari emersi nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria che stamane ha arrestato i componenti di una organizzazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina e hashish. Durante le indagini gli agenti della squadra mobile hanno compiuto numerose intercettazioni telefoniche dalle quali è emerso che i trafficanti di droga utilizzavano un linguaggio in codice e che si faceva riferimento a diverse case di moda. Proprio per questo motivo i poliziotti hanno deciso di chiamare 'Griffe' l'indagine che era in corso. In due distinte circostanze gli investigatori hanno sequestrato a Palermo una volta 75 chili di hascisc e l'altra due chili di cocaina. Sull'hascisc era stato imposto il marchio di una nota azienda che opera nel campo della moda. La droga veniva acquistata in Francia e poi importata in Italia utilizzando automobili di grossa cilindrata. Nelle auto erano realizzati degli appositi vani all'interno dei quali venivano nascosti l'hascisc e la cocaina. La droga, una volta giunta nella Piana di Gioia Tauro, veniva successivamente smistata in molte regioni italiane ed in modo particolare in Sicilia.

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