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    Anche per i rifiuti è guerra di campanile

     

    Anche per i rifiuti è guerra di campanile. Abramo e Speranza uniti su Pianopoli: stocca solo il catanzarese

    20 nov 13 La discarica di Pianopoli deve riaprire immediatamente per accogliere i soli rifiuti della provincia di Catanzaro. È la richiesta avanzata alla Regione, con un documento ufficiale, dalla conferenza dei sindaci della provincia di Catanzaro, presieduta nella tarda mattinata di oggi, a palazzo De Nobili, dal primo cittadino del capoluogo, Sergio Abramo, e dal sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che hanno anche annunciato, in caso contrario, un sit in, domani mattina, all'ingresso del sito della Piana. Un vero e proprio out out di campanile che scoppia proprio quando il sistema dei rifiuti sembrava ver trovato un equilibrio. Dopo i tanti anni in cui i rifiuti dell aprovincia di Cataznaro sono tati stoccati in tutte le discarche della Calabra da Coenza a Reggio Calbria ora il Sindaco Abramo scatena la guerra santa della monnezza. Da anni il sitema dei rigìfiuti è allo sbando e la Regione non si decide a investire nella differnziata ne da indicazione ai comuni che devono provvedere da soli a vviare un ciclo virtuoso anche per i rifiuti. Così come negli anni passati ci si divide anche sui rifiuti. "I motivi - è scritto in una nota - di quella che è stata definita da più parti una vera e propria assemblea di protesta contro l'attuale gestione del sistema calabrese dei rifiuti, sono ormai noti: la discarica di Pianopoli, attualmente chiusa, è l'unico sito di conferimento per tutti i rifiuti della regione e rischia, nel giro di pochi mesi, di esaurire la sua capacità, con gravissime ricadute ambientali che potrebbero profilare, entro l'estate, lo scoppio di una nuova, l'ennesima, emergenza ambientale". Alla riunione hanno partecipato i sindaci, o loro delegati, dei Comuni di Amaroni, Amato, Botricello, Caraffa, Cardinale, Centrache, Cerva, Chiaravalle, Cicala, Cropani, Curinga, Davoli, Decollatura, Fossato Serralta, Gagliato, Gasperina, Maida, Marcedusa, Martirano Lombardo, Miglierina, Montepaone, Palermiti, Petronà, Platania, San Floro, Serrastretta, Sersale, Settingiano, Soveria Mannelli, Soveria Simeri e Tiriolo. Tutti hanno convenuto sul fatto che "la provincia di Catanzaro non può continuare ad essere la pattumiera della Calabria, sobbarcandosi tonnellate di rifiuti di altri territori privi di discariche". "La Regione, al momento del varo della nuova legge sui rifiuti - hanno affermato ancora i sindaci - deve prevedere l'autonomia di conferimento in ogni provincia, perché se è vero che fino a questo momento abbiamo garantito piena solidarietà agli altri territori, è altrettanto vero che non si può più continuare in questo modo. Il sito di Pianopoli va riservato alla sola provincia di Catanzaro, mentre il sistema di pagamento dei debiti nei confronti del dipartimento regionale all'Ambiente, verso il quale i Comuni della nostra provincia sono i più virtuosi, deve essere rivisto pensando a una rimodulazione delle tariffe e a una decisa premialità per i Municipi virtuosi, allo stato attuale, invece, penalizzati più degli altri". Ora l apalla passa alla Regione che dovrà prendere una decisione prima che domani gli imam della monnezza prenderaanno posizione davanti ai cancelli di Pianopoli bloccando i rifiuti.

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