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    Sequestrate dai CC del NOE a Catanzaro aree stoccaggio rifiuti

     

     

    Sequestrate dai CC del NOE a Catanzaro aree stoccaggio rifiuti

    15 nov 13 I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Catanzaro hanno compiuto numerosi controlli durante i quali sono stati effettuati alcuni sequestri e denunciate sette persone per violazione delle norme sull'ambiente. Nel capoluogo è stata sequestrata un'area di quattromila metri quadrati in uso alla società "Aimeri Ambiente" perchè c'era lo stoccaggio di rifiuti pericolosi e non, proveniente dalla raccolta urbana all'interno di cassoni posti nell'area adibita esclusivamente a parcheggio. Sono stati poi sequestrati un capannone, un rimorchio per motrice e mille quintali di pneumatici di proprietà di una ditta che non aveva l'autorizzazione per la gestione, trattamento e stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi. E' stato sequestrato anche un impianto di lavorazione di materiale inerte perchè non aveva l'autorizzazione allo scarico di reflui industriali. Il valore complessivo dei beni sequestrati è di circa 3 milioni di euro.

    "L'area sequestrata dai carabinieri, a causa dei disagi che interessano sia l'impianto di trattamento Rsu di Alli (ormai saturo) sia la discarica di Pianopoli (la cui strada d'accesso è franata), è stata temporaneamente e solo per poche ore al giorno oggetto di trasbordo di rifiuti urbani non pericolosi, bensì catalogati come biodegradabili e ingombranti". Lo afferma la società Aimeri Ambiente circa il sequestro di un'area effettuato dai carabinieri del Noe di Catanzaro. "Tale soluzione - prosegue Aimeri - è stata quindi adottata per consentire alla ditta di svolgere regolarmente il servizio di pulizia delle strade, evitando il degrado igienico-ambientale nel territorio comunale di competenza. Una misura certamente forzata visto che da giorni i mezzi della nettezza urbana sono costretti ad affrontare lunghissime code per poter accedere all'impianto di Alli, con notevoli ritardi e disservizi sulla rete di raccolta. Aimeri Ambiente, che da sempre svolge la propria attività nel pieno rispetto delle regole e della legge attraverso una politica interna rigorosa e trasparente, ha sin da subito denunciato alle autorità competenti la grave situazione in cui versa l'impianto di trattamento dei rifiuti di Alli e presenterà delle controdeduzioni alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro al fine provare la correttezza del suo operato alla luce della normativa vigente"

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