Arresti rapinatori ufficio PT Catanzaro grazie a segnalazione cittadini - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Arresti rapinatori ufficio PT Catanzaro grazie a segnalazione cittadini

14 nov 13 Numerose persone hanno fornito elementi utili alla polizia di Stato per individuare le quattro persone che ieri hanno tentato una rapina nell'ufficio postale di Sant'Elia a Catanzaro. Per la tentata rapina gli agenti delle volanti hanno arrestato Agostino Antonio Claudio Manno, di 51 anni; Cristian Fanello (35), Salvatore Massaria (51) e Manuel Belville (22). I particolari dell'operazione sono stati resi noti stamane nel corso di una conferenza stampa del questore del capoluogo calabrese, Guido Marino, e del dirigente delle volanti, Gianluigi Crusco. "Alcuni cittadini - ha detto Marino - hanno segnalato alla centrale operativa che era in corso la rapina ed hanno dato elementi utili per individuare i malviventi, ad esempio un pezzo della targa dell'automobile utilizzata per fuggire. Questa è la conferma che i cittadini hanno compreso che la sicurezza è un bene di tutti. Ora quelle persone che ci hanno aiutato non saranno disturbate per eventuali testimonianze perchè non c'è bisogno". I quattro malviventi, armati e con il volto coperto da passamontagna, sono entrati ieri nell'ufficio postale ed hanno tentato la rapina usando un piccone per infrangere una vetrata. Quando una impiegata ha reagito mettendosi ad urlare i quattro sono fuggiti a bordo di una Fiat Uno. I poliziotti, dopo aver ricevuto la segnalazione della tentata rapina, hanno rintracciato l'automobile con a bordo i quattro e l'hanno inseguita per diversi chilometri. L'automobile ha proceduto a velocità elevata facendo anche manovre azzardate. I poliziotti hanno quindi deciso di sparare un colpo di pistola ad un pneumatico per fermare la corsa del mezzo. Uno dei quattro malviventi ha inserito la retromarcia ed ha lanciato la Fiat Uno contro l'automobile della polizia. Dopo l'impatto i poliziotti sono riusciti a bloccare i quattro e ad arrestarli. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Vincenzo Russo.