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    Partecipazione massiccia a manifetazione contro legge stabilità, a Corigliano

     

     

    Partecipazione massiccia a manifetazione contro legge stabilità, a Corigliano

    11 nov 13 E' molto alta, secondo quanto riferiscono i sindacati, l'adesione dei lavoratori di tutti i settori allo sciopero proclamato per oggi da Cgil, Cisl e Uil in provincia di Cosenza contro la legge di stabilità. Una manifestazione, una delle prime indette a livello nazionale, è in corso a Corigliano Calabro. Secondo Cgil, Cisl e UIl, ''massiccia è la presenza dei forestali, dei lavoratori in mobilità e degli Lsu-Lpu, con adesioni dal settore dei servizi e delle pulizie ospedaliere, dall'edilizia civile, dai trasporti e dall'agricoltura arrivando a far registrare punte del 100% dei lavoratori alla Dormiflex di Oriolo, alla Europak Laterizi di Altomonte e alla Carena spa, attiva nel cantiere di Laino dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria''

    Sindacati: un successo. "La scelta di tenere la manifestazione a Corigliano Calabro, cuore pulsante della Sibaritide, è stata dettata dal fatto che quest'area, la più produttiva dell'intera regione, risulta ancora ad oggi abbandonata e dimenticata e priva di ogni investimento pubblico". E' quanto hanno spiegato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in occasione della manifestazione unitaria contro la legge di stabilità che per la provincia di Cosenza si è tenuta a Corigliano Calabro. L'iniziativa, promossa in occasione dello sciopero e svoltasi nel Centro d'eccellenza, è stata la prima a tenersi nell'intero Mezzogiorno. Una manifestazione a cui hanno partecipato, oltre ai segretari generali della Cgil comprensoriale del Pollino, Angelo Sposato, e di Cosenza, Giovanni Donato, al segretario generale regionale della Cisl, Tonino Russo, e al segretario generale della Uil calabrese, Roberto Castagna, tantissimi, lavoratori, pensionati, precari e disoccupati. Affrontati temi di carattere nazionale assieme alle vertenze territoriali più significative: la sanità, la giustizia, la legalità, il sistema della mobilità e dei trasporti, il precariato, il dissesto del territorio. Cgil, Cisl e Uil, nel corso della manifestazione, hanno richiamato, più volte, ''alle responsabilità la Giunta regionale, che sta sottovalutando - hanno detto - il crescente disagio sociale del popolo calabrese, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani e che non riesce a dare risposte con un piano strategico di uscita dalla crisi. La Calabria e il nostro territorio - hanno sostenuto i rappresentanti sindacali - hanno bisogno di una rappresentanza politica autorevole nei confronti di un Governo nazionale che dia risposte ai bisogni di tutti i cittadini calabresi''. ''Scopelliti - hanno concludeo i sindacati - deve capire che la Calabria si sta risvegliando e oggi si è dato, in questo senso, un ulteriore segnale con l'alta adesione allo sciopero unitario a Corigliano Calabro"

    Castagna "Inizia stagione di lotte". ''Cambieremo la legge di stabilità perché abbiamo ragione. Siamo l'unico Paese dell'Ocse in recessione. Abbiamo perso un milione e duecentomila posti di lavoro, nel quinquennio, e sprecato cento miliardi di ricchezza''. Lo ha detto Roberto Castagna, segretario generale della Uil calabrese, a conclusione dello sciopero generale unitario svoltosi a Corigliano Calabro. ''Il Governo Monti - ha aggiunto Castagna - ha tranquillizzato i mercati, ridotto di 30 miliardi il debito pubblico ma ha bloccato i contratti, non indicizzato le pensioni, creato gli esodati e non diminuito le tasse con il risultato di un ritorno alla recessione. L'unica scelta da fare e' aumentare la domanda interna, redistribuendo una parte delle risorse a favore dei lavoratori e dei pensionati. Una riduzione delle tasse credibile e concentrata esclusivamente su lavoratori dipendenti e pensionati''. ''L'iniziativa di oggi - ha detto ancora Castagna - quella del 15 novembre a Catanzaro e Reggio e le innumerevoli iniziative su tutto il territorio nazionale sono solo l'inizio di una lunga stagione di lotta che auspichiamo porti ad un vero cambiamento nella gestione politica ed economica del Paese. Dalla Calabria più forte sarà l'impegno perché più pesante e' la situazione economica e sociale''.

    Speranza "Protesta sacrosanta". "La mobilitazione dei sindacati calabresi, partita oggi con lo sciopero generale in provincia di Cosenza e la manifestazione di Corigliano, che proseguirà nei prossimi giorni nelle altre province della nostra regione è sacrosanta". E' quanto ha dichiarato il coordinatore regionale di Sel Gianni Speranza. "La situazione sociale ed economica della Calabria - prosegue Speranza - è drammatica, come abbiamo avuto modo di denunciare nel corso della visita della delegazione parlamentare di Sel nei giorni scorsi nella nostra regione. Ad aggravare la situazione arrivano oggi i dati sulla cassa integrazione in deroga: quella autorizzata a settembre segna meno 98,5% sull'anno precedente e meno 99,3% rispetto al solo mese di agosto. Questi dati collocano la Calabria all'ultimo posto e tutto ciò nel totale silenzio da parte della Regione. Occorre dare risposte ai senza lavoro, a coloro che rischiano di perderlo, agli Lsu e Lpu, ai giovani. In Parlamento faremo la nostra parte con gli emendamenti che i nostri parlamentari hanno presentato nella discussione sulla legge di stabilità. In piazza sostenendo le ragioni dei sindacati e dei lavoratori a partire dalla manifestazione di oggi"

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