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    Ragazza di Vibo uccisa a Roma, forse da conoscente

     

     

    Ragazza di Vibo uccisa a Roma, forse da conoscente

    03 nov 13 Sono in corso accertamenti dei carabinieri per chiarire le cause della morte di Simona Riso, la 28enne trovata agonizzante mercoledì scorso a Roma da una vicina alle 7 del mattino nel cortile condominiale della sua abitazione. Fin dall'episodio della morte, anche alla luce della denuncia dei familiari, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per il reato di omicidio, ma senza indagati. Una procedura - si è appreso da ambienti investigativi - necessaria per poter effettuare una serie di accertamenti. Gli inquirenti stanno tentando di raccogliere anche elementi per far luce sulla vita privata della ragazza, sulle sue amicizie e relazioni, in attesa di chiarire se la frattura della costola della giovane, che ha causato il decesso per insufficienza respiratoria, possa essere stata provocata da una caduta o da un'aggressione. Al momento non ci sarebbero elementi sufficienti in merito all' ipotesi che Simona - originaria di San Calogero in provincia di Vibo Valentia, paese dove oggi si sono svolti i suoi funerali - possa essere stata uccisa o vittima di un'aggressione, ma tutte le piste restano ancora aperte, compresa quella del suicidio o dell'incidente.

    Il fratello "Fore uccisa da conoscente". "Mia sorella è stata uccisa e tra le piste c'è anche quella dell'omicidio da parte di un conoscente, quindi una persona con la quale Simona aveva avuto dei contatti". Lo ha detto Nicola Riso, fratello di Simona, la 28enne trovata agonizzante mercoledì scorso a Roma da una vicina alle 7 del mattino nel cortile condominiale della sua abitazione. "Alle 4.30 mia sorella ha sentito al telefono la madre dalla Calabria - spiega ancora Nicola Riso - Poi c'è un buco di due ore. In ogni caso non può essersi trattato di suicidio perché il corpo di mia sorella è stato trovato con jeans e maglietta e le chiavi con sé, quindi Simona era uscita da casa. Probabilmente è stata uccisa altrove e qualcuno l'ha portata nel posto dove poi è stata trovata"

    La cugina "L'hanno uccisa". ''Non cerchiamo vendette. Ciò che vogliamo è soltanto giustizia per la morte di Simona, che non si è suicidata ma è stata uccisa''. È uno dei passaggi più significativi della lettera che una cugina di Simona Riso ha letto nel corso dei funerali a San Calogero della giovane morta mercoledì scorso a Roma in circostanze non ancora chiarite. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dove si sono svolte le eseguie, era stracolma di gente. C'erano, oltre ai parenti, anche tanti amici di Simona Riso. Il parroco, don Antonio Farina, nell'omelia, non ha affrontato il tema delle cause della morte della giovane, esortando i familiari della ragazza a rifugiarsi nella fede per superare il loro dolore. ''Invito soprattutto voi a farvi forza'', ha detto il sacerdote, rivolgendosi, in particolare, ai genitori, Antonio e Caterina, ed ai tre fratelli di Simona Riso. Altri amici sono intervenuti brevemente nel corso dei funerali per ricordare la ragazza. L'uscita dalla chiesa del feretro è stata accolta con un lungo applauso. Nello stesso istante, inoltre, decine di palloncini colorati sono stati liberati in cielo. Don Antonio Farina ha anche reso noto che sabato prossimo, 9 novembre, giorno in cui Simona Riso avrebbe festeggiato il suo ventinovesimo compleanno, a San Calogero si svolgerà una fiaccolata in memoria della giovane.

    Il legale della famiglia: "E' stata uccisa". "Il convincimento della famiglia, e mio, è che Simona sia stata uccisa". Lo ha detto l'avvocato Sebastiano Russo, legale dei familiari di Simona Riso, la giovane di 28 anni morta mercoledì scorso a Roma. Il penalista incontrerà domani il pm Attilio Pisani, titolare dell'inchiesta aperta per l'ipotesi di omicidio volontario. "E' possibile che Simona abbia incontrato il suo assassino prima di uscire dal palazzo, magari sul pianerottolo. Non c'è ancora un nome, non ci sono indagati - ha spiegato l'avvocato Sebastiano Russo - ma si procede per omicidio volontario. E' possibile comunque che chi l'ha uccisa avesse dei rancori nei suoi confronti. E' stata anche sequestrata la cartella clinica dell'ospedale per verificare eventuali negligenze mediche".

    Indagini su omicidio volontario: La Procura di Roma indaga per omicidio volontario per la morte di Simona Riso, la ragazza di 28 anni morta all'ospedale San Giovanni di Roma, dopo aver detto 'Sono stata aggredita e violentata". Lo scrivono oggi il Corriere della Sera ed il Messaggero. La giovane era stata trovata quattro giorni fa da una vicina agonizzante nel cortile condominiale della sua abitazione. La decisione della Procura è arrivata dopo gli esiti dell'autopsia, ma anche dopo aver ascoltato i vicini. In un primo momento era stato ipotizzato un suicidio poichè il cugino che viveva con lei aveva detto agli investigatori che la giovane soffriva di depressione. Ma gli esami hanno escluso che avesse preso farmaci capaci di stordirla. Anche i familiari sono convinti che non si sia trattato di suicidio ma di omicidio.

    Al vaglio del PM la cartella clinica. Al vaglio del pm Attilio Pisani, titolare dell'inchiesta sulla morte di Simona Riso, c'è anche la cartella clinica acquisita presso il San Giovanni e tra gli aspetti che la famiglia solleciterà di approfondire c'è anche quello di verificare se nel Pronto soccorso dell'ospedale siano state adottate tutte le misure idonee per evitare il decesso della ragazza.

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