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    Prenotazioni stabili per la Pasqua in Calabria

     

     

    Prenotazioni stabili per la Pasqua in Calabria

    30 mar 13 I turisti che hanno prenotato, fino al 27 di marzo, per alloggiare nel periodo pasquale in una struttura ricettiva calabrese sono perlopiù famiglie con bambini, si fermano per circa 2 giorni e nella stragrande maggioranza dei casi sono italiani. A rilevarlo - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - il Sistema Informativo turistico regionale, che ha realizzato un'indagine previsionale sulle vacanze pasquali in Calabria attraverso l'analisi del sentiment di circa 400 operatori turistici. Tra gli stranieri, a scegliere la Calabria come destinazione turistica pasquale, principalmente tedeschi, inglesi, austriaci e russi. Resta alta la preoccupazione tra gli operatori calabresi per la crisi economica che impedirebbe un incremento dei flussi turistici mantenendo stabile il borsino delle prenotazioni. "I risultati dell'indagine sono in linea con le previsioni a livello nazionale. Adesso - evidenzia il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - con la terza fase attuativa del Piano di Coesione, metteremo in campo ben 70 milioni di euro per migliorare il sistema di accoglienza, qualificare l'offerta turistica e sostenere il crescente interesse dei vettori aerei e dei tour operator verso la nostra destinazione". "Malgrado la persistente crisi economica - sostiene il dirigente generale del Dipartimento Turismo, Raffaele Rio - il clima che si respira tra gli addetti ai lavori, in questo periodo pasquale, è quello del bicchiere 'mezzo pieno' sia per gli ospiti che arriveranno che per i calabresi che si sposteranno. In tempo di perdurante crisi e conseguente calo dei consumi, è la tesi più diffusa, tutto ciò che può arrivare da presenze e soggiorni è manna dal cielo. E' necessario sostenere con azioni concrete l'attuale condizione economica e di mercato dei nostri operatori non soltanto spingendo sulla leva della promo-commercializzazione ma anche rivedendo l'inopportuna tassa di soggiorno, accelerando i provvedimenti normativi sulla defiscalizzazione di chi investe nel settore turistico e chiedendo immediata attuazione anche sui decreti delle reti di impresa turistica che potrebbero rappresentare una concreta boccata di ossigeno e di rilancio della filiera turistica regionale". In materia di prenotazioni prevale la stabilità rispetto al 2012. La maggioranza degli operatori intervistati (56,9%) dichiara che le prenotazioni sono rimaste stabili o diminuite di poco rispetto all'anno precedente. Sono veramente pochi coloro che dichiarano un aumento delle prenotazioni (1,5%), mentre il 41,6% dichiara una flessione. Considerando le due grandi aree turistiche, Ionio e Tirreno (che insieme detengono più del 90% dei posti letto calabresi) si osserva che, per il 63% degli operatori intervistati dell'area ionica le prenotazioni sono in linea con quelle registrate nel 2012, mentre sul Tirreno è leggermente più significativa la percentuale di coloro che hanno fatto registrare un incremento (3,1%). Molti operatori hanno precisato che tendenzialmente per questo periodo le prenotazioni avvengono all'ultimo momento, quindi per avere maggiori informazioni bisognerebbe ripetere l'indagine appena dopo Pasqua. Dai risultati dell'indagine emerge che la clientela di riferimento del periodo è costituita principalmente da turisti italiani (83% dei casi), il 23,2% indicano la Campania come regione di provenienza, con circa i 2/3 della clientela italiana che proviene dal Mezzogiorno. Il 38,5% degli operatori rispondono che i turisti stranieri, che hanno prenotato nella propria struttura provengono dalla Germania, il 16,4% dal Regno Unito, l'8,7% dall'Austria e, per la prima volta, si affacciano i turisti russi per il 4,1% degli operatori. Altri paesi sono menzionati con percentuali poco significative. Target e permanenza: prevale la famiglia con bambini. Soggiorno in prevalenza di 2-3 notti. A scegliere la Calabria come destinazione turistica per le vacanze pasquali principalmente le famiglie con bambini secondo il 46,2% delle modalità di risposta degli operatori. A seguire nella graduatoria dei target rilevati le coppie (39,1%), i gruppi organizzati (10,3%) e i single (4,5%). Il periodo di permanenza dei turisti nelle strutture secondo il 69,1% degli operatori intervistati è di 2-3 notti e di una notte per il 28,2% dei casi. Solo nel 2,8% delle strutture ricettive calabresi il periodo di pernottamento supera i 3 giorni. Ben 7 operatori su 10 attribuiscono la diminuzione della durata del soggiorno alla crisi economica ancora in atto, e chi ha avuto un aumento delle prenotazioni, ha dichiarato di aver attuato e promosso politiche dei prezzi. La metologia. L'indagine è stata condotta, fra il 18 e il 27 marzo 2013, attraverso una rilevazione diretta ad un campione rappresentativo di 400 operatori della filiera turistica del territorio regionale calabrese, ripartito tra, strutture ricettive alberghiere (alberghi e Residenze Turistico Alberghiere) e strutture ricettive extralberghiere (Bed&Breakfast, Alloggi agro-turistici, Ostelli per la gioventù, altri esercizi ricettivi). La rilevazione è avvenuta tramite la somministrazione di un questionario strutturato con domande a risposta chiusa e domande a risposta aperta, dirette a rilevare l'andamento del movimento turistico nel periodo di Pasqua 2013 nel territorio regionale calabrese.

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