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    Scomparsa Prefetto Manganelli, messaggi di cordoglio

     

     

    Scomparsa Prefetto Manganelli, messaggi di cordoglio

    21 mar 13 La segreteria regionale della Cgil esprime il cordoglio alla famiglia e alla Polizia di Stato per la scomparsa di Antonio Manganelli. "E' stato - è scritto in una nota - un leale servitore dello Stato impegnato per la legalità e il contrasto a tutte le forme di criminalità organizzata".

    "In questo momento di grave lutto per tutta la Polizia di Stato, migliaia di uomini e donne si stringono, forti del senso di appartenenza che li contraddistingue, nel doveroso tributo dovuto al simbolo di un'Istituzione che è uno dei pilastri della vita dello Stato, la garanzia della vita democratica, il baluardo in difesa della sicurezza di tutti". E' quanto afferma Giuseppe Brugnano, segretario regionale del Coisp - Sindacato indipendente di Polizia, che all'indomani della morte del Capo della Polizia, ha scritto al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo,'per avanzare la proposta d'intitolare al prefetto Antonio Manganelli una strada o una piazza del capoluogo calabrese. "Lavoratore indefesso - sostiene Brugnano - Manganelli è stato da ultimo il Capo della Polizia e, in tale veste, anche l'interlocutore dei sindacati con i quali ha instaurato l'ovvia dialettica anche dura e serrata, quando è servito, ma sempre e comunque corretta. Ma Manganelli è stato prima di tutto e su tutto un poliziotto italiano. Un poliziotto che ha percorso un lungo cammino, misurandosi con il difficilissimo compito di investigatore antimafia in una terra di frontiera come la Sicilia, accanto a giganti quali Giovanni Falcone e Salvatore Borsellino. E i tanti sacrifici personali e professionali che ha saputo sostenere, affrontando anche la malattia senza venire meno ai propri doveri, rappresentano quelli di migliaia di colleghi che silenziosamente e anonimamente si battono ogni giorno per difendere gli italiani". "Per questo, per tutto ciò che il Capo della Polizia rappresenta per il nostro Paese - conclude Brugnano - siamo convinti che un omaggio a Manganelli, così come alle migliaia di appartenenti alla Polizia di Stato, rappresenti uno di quei gesti importanti per servitori tanto ampiamente ricambiati dall'affetto dei cittadini, quanto avaramente celebrati dalle Istituzioni".

    "Con la scomparsa di Antonio Manganelli l'Italia perde uno straordinario servitore dello Stato, una persona leale e perbene, un professionista". Così Vincenzo Speranza, ex questore di Reggio Calabria, ricorda il prefetto e capo della Polizia, deceduto ieri. "In questi momenti - dice Speranza - ricordo l'impegno di Manganelli quando era primo dirigente del Servizio centrale operativo (Sco) a Roma. Fin dal 1990, quando io ricoprivo l'incarico di dirigente della squadra mobile e della Criminalpol di Reggio Calabria, in occasione della lotta alle cosche che si erano organizzate per rapinare i tir in viaggio dal Nord al Sud del Paese e, soprattutto, in occasione del sequestro di Roberta Ghidini, quando Manganelli a Brescia ed io nella Locride abbiamo coordinato le attività investigative, concluse in tre mesi con la liberazione della ragazza. Tra di noi c'é sempre stata grande collaborazione, anche a Catania, quando furono raggiunti una serie di brillanti risultati, primo fra tutti l'arresto del boss Benedetto Santapaola". "Ricordo con affetto e commozione - conclude Speranza - l'uomo e il funzionario di polizia. Una persona franca, capace di mantenere, con correttezza, rapporti umani di grande slancio. Un galantuomo, che mancherà all'Italia"

    "La morte del prefetto Manganelli priva il Paese di un grande italiano, ma colpisce soprattutto la grande famiglia della Polizia di Stato, composta da tanti uomini e tante donne che quotidianamente mettono a rischio la propria vita per assicurare ai cittadini serenità e sicurezza. A tutti loro, in questo triste momento, va la gratitudine del popolo italiano". Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, in un messaggio inviato al questore, Guido Marino, per la morte del Capo della Polizia. Abramo, nel messaggio, esprime "il cordoglio di tutta la città per l'immatura scomparsa di un fedele servitore dello Stato, guida illustre e prestigiosa della polizia di Stato". Abramo si dice anche "pronto ad attuare iniziative che possano servire a ricordare in città la grande figura del prefetto Manganelli, indicandola alle giovani generazioni come esempio luminoso di dedizione e senso del sacrificio e del dovere".

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