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    Protesta a Gioia contro il rigassificatore, tensione

     

     

    Protesta a Gioia contro il rigassificatore, tensione. Rinviata riunione Comitato

    06 mar 13 Numerose persone, tra cui anche tanti studenti, stanno partecipando a Gioia Tauro ad una manifestazione contro la realizzazione del rigassificatore. La protesta si sta svolgendo nei pressi della sede dell'Autorità portuale. dove si sta svolgendo la riunione del comitato portuale. I manifestanti chiedono ai componenti del Comitato portuale di non votare la concessione demaniale alla società Lng Medgas che intende realizzare il rigassificatore. La Lng Medgas ha già ricevuto comunque tutte le autorizzazioni necessarie, dalla Via al decreto interministeriale finale di approvazione del progetto da parte del Governo. Precedentemente aveva acquisito tutti i pareri delle amministrazioni locali regionali e provinciali, dei vigili del fuoco e Genio civile opere marittime e delle capitanerie di porto. Uno degli ultimi atti per l'avvio dei lavori è la concessione demaniale del Comitato portuale per la realizzazione delle opere marittime: un pontile d'attracco e una condotta crigenica. Contro la concessione demaniale si sono schierati partiti politici e movimenti tra cui Sel, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle, che stanno protestando davanti all'autorità portuale contestando i componenti del Comitato portuale. La situazione è tenuta sotto controllo da polizia e carabinieri, che stanno garantendo ai componenti del comitato l'accesso all'interno dell'autorità portuale.

    Rinviata riunione Comitato. La riunione del Comitato portuale di Gioia Tauro che avrebbe dovuto decidere sulla concessione demaniale per le opere marittime del rigassificatore non si è svolta. Il rinvio della riunione a data e luogo da destinarsi è stato deciso a causa della protesta messa in atto da alcuni militanti di movimenti antagonisti ed ambientalisti che non ha consentito l'accesso alla riunione del Comitato di numerose persone che avrebbero dovuto parteciparvi tra cui il presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Lucio Dattola, che é stato strattonato dai manifestanti finendo anche a terra.

    Tensione. Momenti di tensione davanti alla sede dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, dove è in corso una manifestazione di protesta in concomitanza con la riunione del Comitato portuale che dovrà decidere sulla realizzazione del rigassificatore. I manifestanti, in particolare, sono riusciti a bloccare l'auto del presidente della Provincia di Reggio, Giuseppe Raffa, impedendone l'ingresso nell'area e costringendo lo stesso Raffa a fare marcia indietro. Contestato anche il presidente della Camera di Commercio di Reggio, Lucio Dattola, che è stato strattonato ed è caduto. Solo la presenza delle forze dell'ordine ha consentito poi a Dattola di entrare negli uffici del'Autorità portuale. Analoga situazione si è verificata all'arrivo della vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, che è riuscita ugualmente a guadagnare l'ingresso dell'edificio dove si dovrà tenere la riunione. La protesta sta andando avanti e i manifestanti chiedono che la riunione dell'Autorità portuale venga sospesa e rinviata.

    "Esprimo la mia più grande solidarietà al presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Lucio Dattola che oggi è stato vittima dell'intolleranza e della violenza dei manifestanti". Lo afferma, in una dichiarazione, la deputata del Pdl Jole Santelli in merito alla manifestazione di oggi davanti all'Autorità portuale di Gioia Tauro. "Manifestare la propria contrarietà al rigassificatore - aggiunge Santelli - non può implicare in alcun modo l'aggressività e la brutalità. La violenza è una vergogna, ma purtroppo in questo Stato è passata la tesi secondo cui essa è giustificata quando arriva da manifestanti sinistrorsi e simili".

    "Impedire il legittimo esercizio di rappresentanza politico-istituzionale è un fatto talmente grave da evocare in noi tutti momenti della nostra storia in cui la democrazia è rimasta sospesa, lasciando campo libero all'esperienza totalitaria". Lo sostiene il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, intervenendo, con una nota, sugli incidenti avvenuti stamattina a Gioia Tauro nei pressi della sede dell'Autorità portuale, dove era stata programmata una riunione sul rigassificatore. "Comprendo - aggiunge Raffa - le preoccupazioni della cittadinanza, nei cui confronti ho sempre dimostrato la massima disponibilità a tutela di quelli che sono i diritti alla sicurezza e la pubblica incolumità. Posto che l'intervento ricade in zona sismica, voglio ribadirlo, la mia presenza all'interno del Comitato avrebbe rappresentato l'opportunità per sostenere, ancora di più e con forza, le perplessità di una parte della cittadinanza che, in modo legittimo, si preoccupa del futuro dei propri figli. L'appello che rivolgo agli stessi cittadini è quello di evitare che queste loro legittime preoccupazioni, e parlo anche dei pescatori che con veemenza hanno espresso il loro dissenso alla realizzazione del rigassificatore, diventino strumento di lotta politica o di conflitti sociali che poco o nulla hanno a che vedere con una libera e partecipata democrazia". Il Presidente della Provincia ribadisce poi la tesi che, da qualche tempo, porta avanti sul diritto alla protesta. "Si tratta - dice - di un concetto fondamentale, secondo cui un cittadino che protesta chiede di partecipare alla gestione della cosa pubblica. Ma quando il dissenso diventa arbitrio e, soprattutto, espressione della violenza di un gruppo di facinorosi, si corre il rischio di sconfinare nel ghetto della prepotenza. Fenomeni, questi, che non dovrebbero avere diritto di cittadinanza nei nostri territori, ed in particolare nella Piana di Gioia Tauro, che sta facendo della partecipazione e della condivisione sociale una potente arma per chiedere con forza a chi governa idonei strumenti per uno sviluppo positivo del territorio".

    "Non è ammissibile che una protesta, come quella accaduta oggi davanti alla sede dell'Autorità portuale di Gioia Tauro, si trasformi in forme di violenza intollerabili: la mia vicinanza e solidarietà va all'amico e presidente di Unioncamere, Lucio Dattola vittima della foga inaudita di qualche facinoroso". Ad affermarlo è il deputato del Pdl, Giuseppe Galati. "E' inconcepibile - prosegue Galati - manifestare il proprio dissenso in tali modi ed ancor di più lo è quando a risultarne coinvolto è chi, come Lucio Dattola, ha sempre manifestato una notevole sensibilità verso le questioni di maggiore urgenza di carattere sociale ed economico della nostra regione. Episodi di tale tipo non contribuiscono certamente ad alimentare il libero dibattito democratico, che è quello che serve per affrontare le criticità e porvi rimedio".

    "Esprimo sincera solidarietà al presidente di Unioncamere Calabria Lucio Dattola, aggredito durante una manifestazione a Gioia Tauro. Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio dissenso, ma è inaccettabile che ciò avvenga attraverso la violenza, sintomo di un estremismo del tutto fuori luogo, da condannare con fermezza". E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore del Pdl Grande Città di Reggio Calabria, Daniele Romeo. "Sono certo - prosegue Romeo - che il presidente Dattola si lascerà presto alle spalle questo spiacevole episodio per continuare a dare il proprio prezioso supporto alla comunità calabrese".

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