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    Una scuola nel palazzo confiscato alle cosche a Corigliano

     

     

    Una scuola nel palazzo confiscato alle cosche a Corigliano

    01 mar 13 Si è rivelata una vera e propria festa della legalità a Corigliano Calabro - presenti i ministri dell'Interno Annamaria Cancellieri e dell'Istruzione Francesco Profumo - l'inaugurazione del Centro per attività formative, di laboratori e iniziative didattiche all'interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. Alla manifestazione, assieme a Maria Fedele, coordinatrice nazionale del progetto "Più scuola meno mafia" promosso dal Miur e dal Comune di Corigliano Calabro, hanno partecipato molti docenti e studenti delle scuole di ogni ordine e grado, testimonial del principio che la mafia si combatte soprattutto con l'istruzione, la formazione e l'educazione alla legalità. "Possiamo trasformare questo nostro Paese - ha detto Profumo - e renderlo normale. Non c'é bisogno di cose speciali, basta solo il rispetto delle regole, degli altri, dei più deboli. Oggi qui abbiamo avviato questo nuovo processo. Negli occhi dei ragazzi di Corigliano ho visto la speranza di vivere in un Paese più sereno, in un Paese più rispettoso delle regole, in un Paese capace di dare loro un futuro. La mafia può continuare a dettare leggi solo se non c'é istruzione". "E' importante confiscare - ha detto il ministro Cancellieri - ma è molto importante anche restituire. Quello della restituzione alla collettività dei beni confiscati è il momento più importante perche ciò che è stato tolto viene ridato ai cittadini per i bisogni primari e più significativi. Arrivando qui - ha aggiunto il ministro - ho avvertito una grande passione tra i tanti giovani presenti. Questa volontà di farcela a tutti i costi secondo me è fondamentale". L'edificio confiscato, ubicato in contrada "Gennarito" verrà gestito dall'Ipsia "Nicholas Green", guidato dalla dirigente scolastica Susanna Capalbo. "Questo - ha detto Maria Fedele - è il secondo progetto che attuiamo a Corigliano Calabro. Abbiamo iniziato con la struttura confiscata in località Fabrizio Grande dove è stato creato un asilo. In quella circostanza c'é stato qualche problema in quanto alcune madri si rifiutavano di mandare i loro bimbi. Con il tempo, però, hanno capito mandando i bambini a scuola". Soddisfatta anche Rosalba Scialla, commissario prefettizio al Comune di Corigliano, sciolto per infiltrazioni mafiose. "Vogliamo - ha detto - utilizzare questo bene per finalità educative e sociali per lo sviluppo e la crescita del territorio. Non è stata una scelta facile, ma abbiamo deciso di andare avanti lo stesso per affermare la presenza dello Stato".

    "Qui ho avvertito una grande passione e la volontà di volercela fare a tutti i costi elementi che, secondo me, sono fondamentali. Se ci saranno persone così motivate credo che ce la potremo fare". Lo ha detto a Corigliano Calabro il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. "Questo momento - ha aggiunto il ministro - è il culmine del lavoro portato avanti dalle forze dell'ordine e dalla magistratura. Un lavoro che ha visto il sacrificio e l'impegno di tante persone. Un lavoro che si è concluso con la restituzione di questo bene al territorio". "Assieme a questo - ha detto ancora il ministro Cancellieri - deve nascere anche una volontà da parte del territorio di reagire e di riappropriarsi di tutte quelle risorse di cui è stato privato. Un epilogo vittorioso, vincente. Speriamo che, da questo luogo, si possano dare ai giovani quelle conoscenze che servono per poter affrontare bene le sfide della vita".

    "La mafia può vincere solo se non c'é istruzione. Il fatto che questo bene oggi sia parte delle strutture per l'educazione è un elemento di grandissima attenzione". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, a Corigliano Calabro per partecipare con il ministro Cancellieri alla cerimonia di inaugurazione del centro di animazione permanente ubicato all'interno di un edificio confiscato alla criminalità organizzata. "Credo - ha aggiunto Profumo - che il progetto 'Piu' scuola meno mafià, che è diventato Progetto Paese a cui partecipano migliaia di scuole, sia ormai profondamente integrato nella nostra quotidianità". Il ministro dell'Istruzione, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha poi definito uno slogan azzeccato quello scelto per l'iniziativa dal Miur "Più scuola meno mafia". Nella cittadina dello Jonio cosentino quattro mesi addietro é stato confiscato un altro bene che è stato consegnato al Comune per farne un asilo.

    "E' importante confiscare, ma è molto importante anche restituire": lo ha detto il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, intervenendo a Corigliano Calabro, assieme al ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, all'inaugurazione di un centro sociale di animazione permanente realizzato all'interno di un edificio sottratto alla criminalità organizzata. L'iniziativa è stata promossa nell'ambito del progetto "Più scuola meno mafia", voluto dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e dal Comune di Corigliano Calabro e che vede il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e delle associazioni socio-culturali attive sul territorio. "Quello della restituzione alla collettività dei beni confiscati - ha aggiunto il ministro dell'Interno - è il momento più importante. Perche quello che è stato tolto va restituito ai cittadini per i bisogni primari e più significativi".

    "La utilizzazione di un bene confiscato alle organizzazioni criminali e mafiose è un fatto positivo e di grande valore simbolico. La presenza di due autorevoli ministri come quelli dell'Interno e dell'Istruzione alla manifestazione di questa mattina sottolinea l'importanza ed il valore di questa iniziativa". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio che ha partecipato a Corigliano all'inaugurazione, presenti i ministri Annamaria Cancellieri e Francesco Profumo, del centro sociale di animazione permanente realizzato in un edificio confiscato alle organizzazioni criminali. "La partecipazione di tantissimi giovani e del mondo della scuola - prosegue Oliverio - costituisce un segnale incoraggiante per la città di Corigliano che merita una presenza attiva e fattiva da parte dello Stato e delle istituzioni ad ogni livello per costruire una prospettiva di crescita, di sviluppo economico e sociale nella affermazione della legalità e dei basilari principi della vita democratica".

    "Questo di Corigliano Calabro è il secondo progetto che attuiamo. Abbiamo iniziato con la struttura confiscata in località Fabrizio Grande dove abbiamo creato un asilo". Lo ha detto Maria Fedele, coordinatrice del progetto "Più scuola meno mafia" nel cui ambito è stato realizzato a Corigliano Calabro il centro sociale di animazione permanente ubicato in un edificio confiscato alla criminalità organizzata. "Per l'asilo - ha aggiunto Fedele - abbiamo avuto qualche problema in quanto alcune madri si rifiutavano di mandare i loro bimbi, ma con il tempo hanno capito e hanno ripreso a mandare i bambini all'asilo. Questo progetto nasce per utilizzare i beni confiscati alla mafia per fare scuole o centri per i ragazzi. Abbiamo lavorato su questo bene a Corigliano perché qui vogliamo creare dei centri con i giovani e per i giovani. Oggi inauguriamo un centro di formazione che riunisce le scuole, l'istituto agrario e l'alberghiero, in modo che insieme si faccia per dare possibilità di lavoro. Il problema del Sud è questo: i ragazzi si diplomano e vanno via. Non è possibile che si vada avanti così. Noi dobbiamo cercare di tenere questi giovani nella loro terra"

     

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