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    Convegno a Reggio su violenza donne: serve rivoluzione educativa

     

     

    Convegno a Reggio su violenza donne: serve rivoluzione educativa

    30 mag 13 "La violenza contro le donne è forse la più vergognosa violazione dei diritti umani. E forse è la più diffusa. Non conosce confini geografici, culturali o di stato sociale. Finché continuerà, non potremo pretendere di realizzare un vero progresso verso l'eguaglianza, lo sviluppo e la pace". La frase, pronunciata nel 1999 dall'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, é riecheggiata oggi nella Sala 'Giuditta Levato' di Palazzo Campanella al convegno dal titolo "Violenza sulle donne, l'approccio internazionale" promosso e organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale della Calabria - presente il Capo di Gabinetto Pasquale Crupi. A fare gli onori di casa è stato il vice presidente Alessandro Nicolò che ha reso omaggio ai relatori ringraziandoli della qualificata partecipazione che "arricchisce di riflessioni e contenuti il dibattito su un tema di stringente attualità, alla luce dei dati allarmanti che le statistiche e le cronaca offrono alla nostra attenzione. La battaglia contro il femminicidio - ha detto Alessandro Nicolò - é innazitutto una sfida culturale. Investire in educazione e formazione è il compito delle Istituzioni. La politica è chiamata ad affrontare una vera e propria rivoluzione educativa, analizzando il problema, informando, lavorando, concentrando energie, studiando leggi, trovando fondi per i ceni antiviolenza e coinvolgendo i media. A livello nazionale, si qualifica come una grande conquista, infine, la ratifica della convenzione di Istanbul che finalmente riconosce la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani". "Stiamo lavorando per l'istituzione dell'Osservatorio sulla violenza" - ha detto la presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità Giovanna Cusumano. "La Regione Calabria - ha aggiunto - intende affrontare il problema in modo organico, sistematico e legislativo. L'Osservatorio servirà a 'fotografare' la Calabria garantendo una lettura completa dei fenomeni economici, sociali e culturali sul nostro territorio". Un quadro degli strumenti internazionali Onu contro la violenza sulle donne è stato offerto poi da Sabrina Avakian, criminologa esperto diritti umani Unicri/Onu (United nations interregional crime and justice research isntitute, dipartimento specializzato dell'Onu). Nel ringraziare la presidenza del Consiglio e tutti i relatori, Sabrina Avakian non ha mancato di ribadire "l'importanza strategica nel contrasto della violenza sulle donne, del cambio cutlurale e di mentalità, precisando come la violenza attraversi tutti i Paesi, tutti i confini, tutte le culture e le classi sociali". L'esperta dell'Onu ha anche sottolineato "il valore dell'impegno sul campo, accanto alle donne, e la necessità di rendere accessibili tutti gli strumenti a loro tutela". Avakian si è soffermata diffusamente sui numeri della violenza nel mondo che vede le donne "vittime di forme di oppressione non solo fisiche ma anche psicologiche. Ed ancora, i matrimoni forzati, il dramma delle spose-bambine, le violenze e i femminicidi compiuti in nome di rituali barbari tra magia e superstizione, le ripugnanti pratiche dell'infibulazione - contro cui le Nazioni Unite hanno dichiarato 'tolleranza zero' e che ha visto l'Italia quale primo Paese a fare propria la risoluzione contro le mutilazioni genitali femminili". Alla tavola rotonda è intervenuta poi la criminologa e psicografologa Luciana Crucitti. Responsabile del centro di grafoanalisi clinica e foresen (Identità nascoste) dell'Imep Onlus (Istituto Mediterraneo di Psicologia di Reggio Calabria), Crucitti ha parlato dell'etimologia della parola amore che significa 'sconfiggere la morte'". "Oggi - ha detto - si fa molta confusione e si utilizzano le parole in modo improprio e, in nome dell'amore, spesso si giustifica qualsiasi nefandezza. E' necessario - ha aggiunto - lavorare sulla maturità emotiva intesa come capacità di dominare i propri impulsi e le proprie emozioni". Poi un passaggio sull'attività di prevenzione della violenza che "deve essere fatta da quanti ci credono veramente e lontano da interessi e business". Fra gli altri interventi - al convegno moderato dalla giornalista Gabrielle Lax - quello di Alessia Tripodo della Consulta provinciale, seguito da una lettura di brani e poesie di autori celebri, a cura degli attori Giacomo Battaglia e Gigi Misefari. "La violenza - ha detto Alessia Tripodo - non ha sesso e, indipendentemente da chi proviene, è comunque da condannare". Ha concluso i lavori Francesca Stillittano consulente legale del Centro Antiviolenza (Casa delle donne di Reggio Calabria). Stillitano che si è occupata degli "Aspetti giuridici del problema", ha divulgato i servizi del Centro Antiviolenza e ascolto: consulenza psicologica, mediazione familiare, consulenza legale ed infine un call center collegato al numero verde nazionale 1522 per offrire assistenza ed aiuto a chi si trova in difficoltà"

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