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    Uccide il convivente con bagno bollente, donna arrestata dai Cc a Frascineto

     

     

    Uccide il convivente con bagno bollente, donna arrestata dai Cc a Frascineto

    27 mag 13 Avrebbe ucciso il convivente ottantenne procurandogli ustioni di primo e secondo grado con acqua bollente. Per questo motivo, Pina Ferrari 46 anni (nella foto in alto), di Cosenza ma residente a Frascineto, è stata sottoposta a fermo con l’accusa di omicidio preterintenzionale, a Frascineto, dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. L'uomo, Donato Annesi, di 82 anni, è morto per le ustioni il 25 maggio scorso all'ospedale Cardarelli di Napoli. La donna, è accusata anche di avere percosso l'anziano.Tutto è iniziato lo scorso 24 maggio, nella prima nottata, quando la Ferrari chiamava l’utenza 112 della Compagnia di Castrovillari chiedendo l’intervento di una pattuglia presso la propria abitazione perchè, a suo dire, un uomo di sua conoscenza si era nascosto sotto il letto e non voleva andare via. Sin dal primo momento la richiesta appariva strana, ma l’operatore ha comunque mandato la pattuglia per accertare quanto riferito visto che sentiva dei lamenti di sottofondo nella chiamata ricevuta. I militari che giungevano per primi sul posto si trovavano davanti ad uno scenario raccapricciante: l’Annesi era posizionato con metà corpo sotto il letto e metà fuori, avvolto in una coperta bagnata dalla propria urina. L’umo a terra non aveva la forza di muoversi. Immediatamente i militari intervenuti rimuovevano la rete e il materasso che ancora coprivano l’anziano signore e chiedevano l’intervento di una ambulanza del 118. Successivamente, alle domande poste nell’immediatezza alla Ferrari, questa rispondeva che il signore era un uomo di sua conoscenza che nel pomeriggio quando si trovava da solo in casa sua si era fatto una doccia bollente con i vestiti addosso, procurandosi delle ustioni. Il quadro clinico iniziale, nonostante le lesioni di 2° e 3° grado, non faceva temere per la vita del malcapitato, ma successivamente l’aggravarsi del quadro clinico nonostante il trasferimento presso il centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli, consentiva in un primo momento di salvare la vita dell’anziano che però moriva nella notte di domenica. Le indagini che nel frattempo sono andate avanti, hanno sin da subito fatto emergere le incongruenze nella versione dei fatti forniti della signora. Discrepanze che sono apparse ancora più evidenti allorquando l’Annesi, in uno dei pochi momenti di lucidità, aveva riferito che era stata la Ferrari a buttargli una pentola di acqua bollente addosso perché aveva urinato nel letto. L’uomo aveva poi riferito che non era la prima volta che avvenivano questi episodi di punizione nei suoi confronti ma che al contempo non voleva che succedesse qualcosa di brutto alla propria amata. Gli accertamenti successivi presso il pronto soccorso facevano emergere che la vittima aveva ricorso alle cure dell’ospedale per ben 3 volte negli ultimi anni, riportando lesioni compatibili con aggressioni ma riferite come incidenti domestici. Tranne un caso in cui risulta un’aggressione, però senza autore. L’atteggiamento della Ferrari poi ha insospettito sempre più, apparendo preoccupata per le sorti dell’Annesi, di cui dalla sera di sabato non aveva più notizie e per le quali telefonava più volte al 112. Anche il modo in cui ha accolto i carabinieri che nella mattinata di ieri sono giunti presso la propria abitazione per accompagnarla in caserma ha insospettito. Infatti questa sin da subito si difendeva dicendo che lei non aveva fatto nulla e che non c’entrava niente, sebbene nessuna accusa le fosse stata ancora mossa e non fosse ancora a conoscenza del tragico epilogo. Fatto un sopralluogo nell’abitazione, raccolti e analizzati tutti gli elementi d’indagine, considerato anche che nell’abitazione della Ferrari vi erano già alcune buste con abiti dentro, considerato sia la gravità degli indizi sia il pericolo di fuga si procedeva a fermo di P.G. concordando tutte le attività con la Procura della Repubblica di Castrovillari, ovvero il Sost. Proc. Dott. Santosuosso ed il Procuratore Dott. Giacomantonio. La Ferrari si trova presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa di convalida della misura cautelare.

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