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    Caso Fallara: depone Scopelliti "Su parcelle mi disse è vero"

     

     

    Caso Fallara: depone Scopelliti "Su parcelle mi disse è vero"

    27 mag 13 "Quando il Corriere della Sera pubblicò, ripreso dai consiglieri comunali del centrosinistra, che al Comune di Reggio Calabria si liquidavano parcelle per centinaia di migliaia di euro, chiamai immediatamente la dottoressa Fallara per chiedergliene conto. Mi rispose: 'Mi vergogno, ma e' tutto verò. Da quel momento, il 2 novembre del 2009, i nostri rapporti si interruppero". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, nell'interrogatorio cui è stato sottoposto al processo in cui é imputato, nella qualità di ex sindaco di Reggio Calabria, di falso ideologico e abuso d'ufficio per le autoliquidazioni fatte dall'ex dirigente del Comune Orsola Fallara, suicidatasi nel 2010. Le parcelle che Orsola Fallara si liquidò erano da mettere in relazione al suo incarico di rappresentante del Comune nella Commissione tributaria "Credo che la dottoressa Fallara - ha proseguito Scopelliti, difeso dagli avvocati Nico D'Ascola e Aldo Labate - si sia ritrovata bombardata e messa in ginocchio da alcuni mezzi d'informazione in un momento delicato della sua vita privata. Ecco perché ho capito il suo gesto estremo". Scopelliti ha aggiunto che "fino al 2009 il Comune di Reggio Calabria non manifestava particolari problemi di solvibilità, tanto che nel 2008 (ed a tale proposito il presidente della Regione ha consegnato un documento al tribunale, ndr) il Ministero dell'Economia aveva conferito al Comune 817 mila euro di premialità come riconoscimento della buona gestione dell'ente. Peraltro, se io avessi avuto contezza dello stato delle finanze del Comune di Reggio - ha detto ancora Scopelliti - così come per Catania e Roma avrei potuto chiedere al Governo Berlusconi un finanziamento di 30-40 milioni di euro a supporto dell'attività amministrativa che credo non mi sarebbe stato negato. Nessun dirigente abilitato, né tanto meno il segretario generale del Comune, tra l'altro, fece obiezione sul fatto che la dottoressa Fallara potesse rappresentare l'ente in Commissione tributaria". Scopelliti, inoltre, ha specificato che Orsola Fallara si autoliquidò 620 mila euro dopo che lo stesso Scopelliti si dimise da sindaco per candidarsi alla presidenza della Regione Calabria e gli subentrò come primo cittadino facente funzioni Giuseppe Raffa, attuale presidente della Provincia di Reggio Calabria. Rispondendo alle domande del pm Sara Ombra, Scopelliti ha detto che "Reggio Calabria non è un'anomalia nazionale. Semmai c'é un problema che riguarda i bilanci del 95% degli enti locali, come accertato dal Governo Monti".

    Legale Scopelliti: Non c'è nulla. "Non sono emersi, finora, fatti dimostrativi circa le responsabilità del presidente Scopelliti, se non di natura generica o riconducibili ad aspetti politici, che servano a dare una indicazione rilevante in ordine ai reati contestatigli". Lo ha detto l'avvocato Nico D'Ascola, difensore dell'ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, attuale presidente della Regione Calabria, commentando l'interrogatorio cui Scopelliti è stato sottoposto oggi nel processo in cui è imputato di falso ideologico e abuso d'ufficio per le autoliquidazioni dell'ex dirigente del Comune Orsola Fallara, morta suicida nel 2010. Rispondendo alle domande del presidente del Tribunale, Olga Tarzia, Scopelliti ha affermato di avere conosciuto l'arch. Bruno Labate, beneficiario di ingenti somme da parte dell'assessorato comunale alle Finanze senza riscontro e per questo condannato lo scorso gennaio in primo grado a cinque anni di reclusione, attraverso il parroco della parrocchia di San Giorgio Extra durante un sopralluogo in quel rione. "Seppi poi dalla dottoressa Fallara - ha detto Scopelliti - del loro rapporto sentimentale ed in altre occasioni l'architetto Labate mi disse di lavorare alla Cassa depositi e prestiti". Scopelliti ha anche risposto alle domande del pubblico ministero, Sara Ombra, sul cosiddetto 'modello Reggio'. "Nel momento del mio insediamento - ha detto Scopelliti - mi ritrovai dinanzi ad una delibera scandalosa del 1968 del settore Contenzioso che metteva in condizione tre avvocati di fatturare circa 1,5 miliardi di vecchie lire di parcelle all'anno. Revocai quell'atto e istituimmo una short-list, dando la possibilità ad oltre 130 giovani professionisti, con spesa minore, di difendere gli interessi del Comune nei diversi gradi di giurisdizione". "Fummo anche attaccati - ha aggiunto Scopelliti - per la vicenda degli swap con la Bnl e qualcuno disse che stavamo portando la città alla rovina, ma i fatti dicono che, con la Giunta del sindaco Arena, questa partita finanziaria è stata chiusa positivamente per il Comune, mentre in altri enti, come la Regione, questo meccanismo ha prodotto solo danni".

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