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    Agguato a Varapodio, ucciso 28enne

     

     

    Agguato in piazza a Varapodio, ucciso 28enne

    17 mag 13 Un giovane, Vincenzo Cirillo, di 28 anni, è stato ucciso a colpi di pistola in un agguato a Varapodio, nel reggino. Cirillo, che aveva precedenti penali, è stato colpito mentre si trovava in Piazza Mercato, nel centro cittadino. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dell'agguato. Gli investigatori subito dopo l'agguato hanno sentito i testimoni ed hanno chiuso subito il cerchio. Infatti il delitto è scaturito da una lite ed è stato commesso da Antonio Bulzomì di 24 anni che si è costituito. Bulzomì ha subito ammesso di essere stato l'autore dell'omicidio. Secondo quanto dichiarato dal giovane, l'omicidio sarebbe avvenuto non in un agguato ma al culmine di una lite, sui cui motivi sono in corso accertamenti, scoppiata mentre i due si trovavano in piazza.

    Una lite tra amici scoppiata per futili motivi, pare la mancata restituzione di un piccolo prestito, poi degenerata fino all'esito tragico: sarebbe questo il movente dell'omicidio di Vincenzo Cirillo, 28 anni, avvenuto a Varapodio, nel reggino. A chiarire il movente dell'omicidio avvenuto nella tarda mattinata nella piazza principale del piccolo comune della Piana di Gioia Tauro è stato lo stesso responsabile, Antonio Bulzomì di 24 anni, che si è costituito ai carabinieri. Cirillo, raggiunto da alcuni colpi di pistola, è morto pochi minuti dopo. L'assassino si è recato nell'immediatezza dell'omicidio nella caserma dell'Arma ammettendo subito le sue responsabilità. In caserma, Bulzomì è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Gianluca Gelso, che ha coordinato le indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Taurianova. Cirillo e Bulzomì, il primo con precedenti per rapina e l'altro noto alle forze dell'ordine per resistenza a pubblico ufficiale, erano amici da tempo ma già in mattinata avevano avuto una prima discussione molto accesa. Secondo quanto emerso dall'interrogatorio, Bulzomì sollecitava alla vittima la restituzione di una somma di denaro che gli aveva dato in prestito. A distanza di qualche ora dal primo confronto, che sembrava fosse finito senza particolari conseguenze, i due si sono incontrati di nuovo all'interno di un bar dove hanno ripreso a litigare. Usciti dall'esercizio hanno avuto una colluttazione nel corso della quale Bulzomì sarebbe riuscito ad afferrare la pistola che Cirillo aveva con sé, sparando diversi colpi contro il rivale andati tutti a segno.

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