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    Ciucci rispolvera Ponte Stretto "Necessario", polemiche

     

     

    Ciucci rispolvera Ponte Stretto "Necessario", Meta "Opera superata", Scopelliti "Strategico"

    08 mag 13 Rispunta il Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo che il Governo Monti ha chiuso per legge il capitolo, l'amministratore unico di Anas Pietro Ciucci torna a parlare dell'opera, facendo notare che in realtà è "necessaria" per realizzare il corridoio europeo Helsinky-La Valletta. E l'ipotesi che il dossier venga riaperto non è poi così irreale, vista la presenza nel nuovo Governo del Pdl che con Silvio Berlusconi ha fatto di quest'opera uno dei propri cavalli di battaglia. "Appare poco plausibile il corridoio 5 Helsinky-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi. La proposta della Commissione Europea individua quali sezioni predefinite del corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale", ha detto Ciucci intervenendo al congresso nazionale della Fit-Cisl a Cagliari sul tema delle reti TEN-T. Un tema attuale, visto che entro giugno è prevista l'approvazione della nuova rete TEN-T da parte delle Istituzioni Comunitarie, mentre entro fine 2013 è prevista l'approvazione del nuovo strumento finanziario denominato CEF (Connecting Europe Facility). "Poiché il Piano economico e finanziario dell'opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto, l'eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della TEN-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il Ponte", ha spiegato Ciucci, evidenziando che nella proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt (tra Danimarca e Germania), un "progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina", è stato confermato quale progetto prioritario nell'ambito del Corridoio 5. Le parole di Ciucci fanno però insorgere il leader di Sel Nichi Vendola, che chiede a Letta di pronunciarsi sulla questione: "Pensavamo che fosse chiaro a tutti che il progetto era insostenibile e irrealizzabile. Pensavamo e pensiamo che il Ponte sullo Stretto sia un'opera strategica, per le mafie: più che ad unire due coste, serve ad unire due cosche". Anche il nuovo presidente della Commissione trasporti alla Camera Michele Meta sottolinea che il progetto "é stato superato nei fatti dalla mancanza di risorse e dalla necessità di concentrare gli sforzi per garantire la continuità territoriale del Mezzogiorno con il resto del Paese". A favore dell'opera, invece, il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che evidenzia "l'importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il Paese e non solo di una determinata zona". Intanto, con un decreto firmato dall'ex presidente del consiglio Monti è stata avviata la liquidazione, con la nomina del commissario liquidatore, della società Stretto di Messina. Il provvedimento era atteso in base alle decisioni prese dal precedente Governo, che il 2 novembre scorso ha chiesto alla concessionaria Stretto di Messina e al contraente generale Eurolink di firmare un atto aggiuntivo entro il 1 marzo: scadenza che non è stata rispettata, con conseguente decadimento del contratto siglato nel 2006.

    Ciucci "Necessario". "Appare poco plausibile il corridoio Helsinky-La Valletta senza un collegamento stradale da Napoli in poi". Nella proposta dell'Ue "non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale". Lo dice, secondo una nota, l'amministratore di Anas, Pietro Ciucci. "La proposta della Commissione Europea CEF individua quali sezioni predefinite del Corridoio la ferrovia Napoli-Reggio Calabria e Messina-Palermo e via mare Palermo-Valletta. Non viene specificato come collegare la Calabria alla Sicilia e rimane quindi la necessità di un ponte sullo Stretto: ferroviario, ma anche stradale", ha spiegato Ciucci - riferisce la nota - intervenendo oggi al congresso nazionale della Fit-Cisl a Cagliari sul tema delle reti TEN-T. "Il progetto - ha continuato l'amministratore unico di Anas - consiste di un ponte misto e lungo - su una distanza di 3.3 km tra i due piloni principali - sullo Stretto di Messina che collegherà l'isola più popolata del Mediterraneo (5 milioni di abitanti) al resto dell'Europa. Questo collegamento rappresenterà un caposaldo infrastrutturale per l'Europa le cui dimensioni sono paragonabili a quelle del ponte Oresund". "In merito - ha concluso - è opportuno precisare che, poiché il Piano economico e finanziario dell'opera non ha mai previsto, in via prudenziale, alcun contributo europeo a fondo perduto, l'eventuale approvazione della nuova proposta di sviluppo della TEN-T non implicherebbe una riduzione di risorse per il Ponte. Il nuovo status di opera non prioritaria potrebbe, tuttavia, rendere più difficile l'accesso agli strumenti finanziari che la BEI mette a disposizione nonché, in generale, ai mercati finanziari, tenuto conto dell'attuale situazione di tensione e volatilità degli stessi. Peraltro, va evidenziato che nella medesima proposta della Commissione Ue il Fehmarn Belt, un progetto assimilabile per certi aspetti al Ponte sullo Stretto di Messina, è stato confermato quale progetto prioritario nell'ambito del suddetto nuovo Corridoio multimodale 5 "Helsinki-La Valletta". Il Fehmarn Belt - precisa la nota -, che dovrebbe collegare la Danimarca alla Germania, è attualmente in fase di progettazione preliminare e nel 2011 ha beneficiato di contributi europei a fondo perduto per un ammontare pari al 42% dei costi sostenuti nello stesso anno.

    Meta "Progetto superato". "Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è stato superato nei fatti dalla mancanza di risorse e dalla necessità di concentrare gli sforzi per garantire la continuità territoriale del Mezzogiorno con il resto del Paese, migliorando soprattutto i collegamenti ferroviari e riprendendo il progetto delle autostrade del mare verso il quale si è nutrita troppa diffidenza in questi anni": così il Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, commenta le parole dell'Amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, secondo il quale è indispensabile la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina per il corridoio europeo. "Prima di pensare ad opere faraoniche, e difficili da realizzare in questo momento storico - aggiunge - bisognerebbe sforzarsi di riequilibrare i trasporti, in particolare delle merci, in favore del ferro liberando la rete autostradale e contribuendo in questo modo a diminuire le emissioni inquinanti".

    Scopelliti: opera strategica. "Nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l'importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il Paese e non solo di una determinata zona". Lo sostiene - informa una nota dell'ufficio stampa della Giunta - il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. "Così, mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto - prosegue - da noi dopo trent'anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l'opera viene meno il corridoio Helsinky - La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l'importanza dell'infrastruttura anche per realizzare l'alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell'Italia". "Se vogliamo rilanciare davvero il nostro Paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo - conclude Scopelliti - dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della società".

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